Il vicentino Variati è l'unico veneto nella finanza che conta: è nel Cda di Cdp che salva anche le banche
La Cassa depositi e prestiti è una società per azioni per l'80% circa del Ministero dell'Economia e delle Finanze e per il resto di Fondazioni bancarie, che gestisce, tra l'altro, una parte consistente del risparmio nazionale, quell postale, è l'azionista principale di Eni, Terna e Snam, eroga finanziamenti alle opere infrastrutturali pubbliche e, da "braccio armato" del Mef, ora guida anche il salvataggio di varie banche a partire dalle due popolari di casa nostra, la Vicentina e Veneto Banca. Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, appena entrato a far parte del suo Consiglio di amministrazione composto da 13 membri, su nomina diretta del ministro Padoan su indicazione unanime dell'UPI (Unione delle Province d'Italia), ha concesso al direttore di VicenzaPiu.tv l'intervista video che qui vi proponiamo. Continua a leggere
Sulla BPVi ancora lucciole per lanterne dei talenti del web che non imparano da Tirozzi. Con valori e liquidità giù, Iorio e Dolcetta guardano alla Cdp con Variati nel Cda
A volte si prova orgoglio per le proprie "creature", a volte ci si chiede perchè col tempo si rovinino. Ebbene ieri sera, domenica 10 aprile, chi vi scrive ha gioito per aver lanciato nel 2004 nella Minetti Vicenza di volley femminile di A1 Valentina Tirozzi allora non ancora diciottenne e che ieri, appunto, da capitana della Pomì Casalmaggiore ha riportato in Italia dopo 6 anni la Volleyball Champions League. Non sempre, però, i talenti, per lo meno quelli da me lanciati, hanno mantenuto fino in fondo le promesse.
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Il vescovo Pizziol a BPVi: ridate i soldi ai soci! Un lettore al GdV: no, Zonin santo subito!
Il vescovo di Vicenza, Monsignor Beniamino Pizziol, venerdì scorso, 8 apprile, riferendosi alla "crisi" della banca Popoalre di Vicenza ha dichiarato "i responsabili devono porre rimedio a tale dissesto e restituire il denaro!". Sappiamo tutti, o quasi, che la Chiesa è attraversato anch'essa sa sussulti di speculazioni e da conati di ricchezza contro cui papa Ratzinger si è dimesso per lanciare un messaggio di una forza sovrumana che ha raccolto con altrettanta determinaziona Papa Francesco. Ma evidentemente non deve pensarla così Giuseppe Sartori, un lettore della stampa amica, della Banca Popolare di Vicenza dal 1867 ci dicono, che ha inviato una lettera pubblicata lì sabato a tutta pagina (e per giunta di fronte alla rubrica più letta, quella degli annunci funebri) e che qui riprendiamo per proporla anche ai nsotri lettori.
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Governo e Cassa Depositi e Prestiti "azionano" una SGR per salvare anche BPVi. De Francisco rivaluterà ora Variati nel Cda della Cdp?
Il meccanismo di intervento a sostegno degli aumenti di capitale delle banche e dello "smaltimento" delle loro sofferenze individuato dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp)e dal governo per risolvere i problemi del comparto bancario ha acceso il listino di Piazza Affari. E fa capire l'importanza della nomina di Achille Variati nel Cda della Cassa. del cui scarso "potere" si prendeva una volta gioco il vice direttore generale della nuova (?) BPVi, Iacopo De Francisco, che già allora, anticipando la brutta figura della banca con Report, ci chiedeva di non trasmetetre un'intervista. Di seguito Andrea Greco di Repubblica spiega come una Sgr (Società di Gestione del Risparmio), il veicolo che, appunto, verrà attivato dalle decisioni del Governo e della Cdp, aiuterà la Banca Popolare di Vicenza e Veneto banca a salvarsi dal crack, sia pure a prezzo di ulteriori, grossi sacrifici sul valore delle loro azioni in Borsa.
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Il Giornale di Vicenza e la BPVi, compagni di merende dal 1867? Lo dice La storia della Banca Popolare Vicentina di Gabriele De Rosa
A chi non è capitato, appena arrivati a scuola, di incontrare il bulletto che ti tormentava a scuola e di essere difesi dall’amico che ti dava una mano nei momenti di bisogno? La stessa situazione, seppur paradossale, si potrebbe ricostruire in ciò che è avvenuto in due episodi nel 1867 e nel 1879 riiportati nel libro “La storia della banca Popolare Vicentina†di Gabriele De Rosa edizione Laterza, regalato ai soci in edizione speciale da..., sì proprio da lui, dall'ex presidente Gianni Zonin oggi quasi "scomunicato" dal vescovo Pizziol, ndr. I due episodi mettono insieme la Banca Popolare di Vicenza e il sostegno ricevuto già allora dal Giornale di Vicenza.
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Il BPVi...zietto data 1868: se vuoi un mutuo, compra un'azione della Popolare di Vicenza
Immaginate di essere dei vicentini a metà ‘800, più precisamente nel 1868. Il Veneto è da due anni annesso al regno d'Italia, Vicenza è una rigogliosa cittadina di 35.690 abitanti situata alle pendici di Monte Berico piena di contadini, artigiani e piccoli imprenditori mercantili. In questo contesto di epoca vittoriana volete aprire una vostra attività , ma non avete le risorse necessarie per avviarla. Vi trovate, dunque, a chiedere un mutuo all'unico istituto bancario presente a Vicenza, una banca nata nel settembre di due anni prima, 1866, la Banca Popolare di Vicenza. Con un capitale sociale di 49.320 Lire e 414 soci essendo l'unica banca presente nel territorio fino al 1876 (cosa che non potete all'epoca conoscere) siete "costretti" a chiedere loro un prestito per aprire la vostra attività .
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"Il Grande Imbroglio" delle banche: scritto da Stefano Righi, introdotto dal direttore di VicenzaPiù, commentato da De Silvestri
Insolita la presentazione del libro “Il Grande Imbroglio - Come le banche si prendono i nostri risparmi†di Stefano Righi, giornalista de Il Corriere della Sera, tenutasi ieri presso i chiostri di S. Corona (e di cui vi proponiamo qui la registrazione integrale di VicenzaPiu.Tv rinviando a fra poco anche il video con il dibattito in sala, ndr). Protagonista principale, vista la location, è stato lo scandalo finanziario della BPVi che sin da subito è stata citata dai relatori e che interessava i presenti, vittime o indignati spettatori della vicenda degli ultimi anni. A fare da padrone di casa c'era l'autore e l'evento è Giovanni Coviello, Direttore Responsabile di VicenzaPiù, che in una breve introduzione ha accennato al lavoro mediatico e di indagine sulla Popolare svolto dalla propria testata giornalistica sin dal 2010 e volto ad avvisare, spesso in completa solitudine, i vicentini che qualcosa stava andando per il verso sbagliato.
Continua a leggereAzione di responsabilità contro il Cda BPVi: un lettore la chiede ora anche per Iorio & c.
Mentre crescono i timori intorno alla Banca Popolare di Vicenza (Unicredit "aborre" l'aumento di capitale e la Consob "interroga" Iorio e Docetta mentre BPVi dà in pegno azioni Cattolica per avere liquidità ,...), un lettore, nel "suggerirci" un articolo ulteriore per la nostra rassegna stampa quotidiana*, "firma" una provocatoria richiesta di azione di reponsabilità , questa volta non solo contro il vecchio Cda, già e per ora almeno graziato dai soci facendo montare ire e sberleffi generali verso i "becchi e contenti", ma anche contro quello attuale accusato di... Leggete la lettera firmata.
"Egregio direttore, una diversa e nuova azione di responsabilità andrebbe proposta nei confronti del nuovo cda. Con il tergiversare con la azione di responsabilità verso i vecchi amministratori ha creato un enorme danno di immagine e conseguentemente di fiducia nella banca. Prova ne siano gli 8 miliardi di raccolta fuggiti a dicembre (un quarto del totale, è stato detto) e le difficoltà circa l’aumento...".
Continua a leggereLa caccia a chi ha graziato Zonin & c. parte dalla lista finale dei soci top 999 BPVi, che l'Ad Iorio poteva non rendere noti. E intanto Giuseppe Zigliotto si fa Brutus... con la Zeta
Se, come visto, i responsabili della mancata azione di reponsabilità contro Zonin & c. non sono i dipendenti della Banca Popolare di Vicenza, forse molti di loro sono tra i soci top 999 BPVi (in effetti 998 più nominalmente la Banca a cui vengono tecnicamente associati tutti gli altri più piccoli, in totale circa 117.000). Abbiamo pubblicato nomi e dati di questi soci di cui a seguire forniremo i dettagli dei top fra i top, fino al n. 56, la Zeta srl di Giuseppe Zigliotto, membro del Cda della banca dal 2003, indagato e in uscita per fine mandato dalla presidenza di Confindustria Vicenza, ma con i suoi successori a lui dati per grati. Sono da cercare fra i soci top quelli che hanno, almeno per ora, salvato con un mare di astensioni chi ha affossato banca ed economia del territorio perchè con la fine del voto capitario erano i grandi azionisti con le loro azioni ad avere peso in assemblea.
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Informazione "finanziaria": brava la BPVi a rendere "pubblici" i soci top anche se non dovuto, lecito per Veneto Banca non farlo. Ok membri indipendenti Cda, dubbi su "cooptati"
C'è indubbiamente l'ignoranza e la carenza di informazioni "finanziarie" tra le tante e gravi componenti che hanno determinato la spoliazione del territorio per miliardi di euro grazie al poof della "bolla" delle azioni e ai fidi ora chiamati a un difficile rientro anche se li chiamano "baciati", poof e fidi a rientro favoriti dai precedenti membri (ir)responsabili dei Cda e dai vertici gestionali complici di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, con quest'ultima spinta a errori maggiori dalla sua folle volontà di ingerenza su tutti i poteri locali, istituzionali, associativi e mediatici. Non è un male, quindi, spendere un po' di tempo anche oggi, di domenica, a spiegare qualche altra cosa.
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