Notizie e dati sul lavoro che sono state ignorati: male anche in Veneto
I dati diffusi dall'INPS nell'Osservatorio sul Precariato relativo ai primi sei mesi di quest'anno, evidenziano ancora una volta come le assunzioni a tempo indeterminato previste dal famigerato "jobs act" siano in netto calo. Si dirà che è frutto della diminuzione degli incentivi generosamente dati alle imprese per le assunzioni stabili e per la trasformazione dei contratti a termine in tempo indeterminato, ed è proprio qui il fallimento della (contro)riforma del governo Renzi. I contratti a tempo indeterminato franano, crescono quelli a tempo determinato, i voucher "esplodono". I dati dell'INPS sono impietosi con chi si ostina ancora a parlare di successo (più o meno clamoroso) del "jobs act".
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Morti sul lavoro, in testa Vicenza con Napoli: la sicurezza "costa troppo". Perché i "grandi sindacati" non ne parlano?
L'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro in Italia informa che, dall’inizio dell’anno al 20 agosto 2016, sono 411 e che superano i 900 se si considerano i deceduti sulle strade ed in itinere. I morti per infortunio sui luoghi di lavoro in Veneto sono 37. Questo è il dettaglio per provincia: Belluno 4; Padova 6; Rovigo 2; Treviso 3; Venezia 3; Verona 4; Vicenza 15. A livello nazionale Vicenza è, con Napoli, la provincia con il maggior numero di morti. È una strage senza fine. Non ci vengano a dire che è "un'emergenza" perché è una caratteristica di un modello di sviluppo spaventoso nel quale i profitti di qualcuno hanno maggior valore della vita di ognuno (e la sicurezza "costa troppo").
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Lavoro, rapporto Istituto Toniolo: giovani pronti adattarsi, non sono rinunciatari
E' aumentata molto negli ultimi anni la disponibilità dei giovani ad adattarsi al lavoro e a continuare a cercare di vedere positivamente la propria vita. Emerge dal 'Rapporto Giovani', promosso dall'Istituto Toniolo di Studi Superiori, secondo il quale i giovani tra 18 e 32 anni valutano con un voto medio di 4,3 (su una scala da 1 a 5) il senso di soddisfazione sulla propria vita. Dallo studio, presentato al Meeting di Rimini, emerge anche che tra gli under 30 che vivono con i genitori, la percentuale di chi progetta l'uscita entro un anno dall'intervista è poco più di un quarto nella fascia 18-24 e a poco più di un terzo nella fascia 25-29. "L'Italia è uno dei paesi che meno hanno aiutato i giovani a proteggersi dai rischi della crisi", spiega uno dei curatori del rapporto, Alessandro Rosina. "Eppure i giovani italiani non sono rinunciatari. Hanno in partenza progetti di vita importanti da mettere in atto e un atteggiamento positivo verso il lavoro".
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In Veneto 1931 contratti di secondo livello
La Regione Veneto comunica che con 1931 contratti di secondo livello il Veneto è la terza regione in Italia, alle spalle di Lombardia ed Emilia Romagna, per stipula di contratti integrativi, aziendali o territoriali. Un contratto su 7, tra quelli di secondo livello in Italia, è sottoscritto da aziende e lavoratori veneti. Una sorta di primato, messo a segno in particolare nell’ultimo anno, con ben 1063 accordi aziendali e 219 territoriali firmati nel 2015. “E’ il lusinghiero risultato di un cambiamento culturale promosso e accompagnato dalla Regione Veneto e dalle sue parti socialiâ€, dichiara l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, commentando i dati del ministero del Lavoro, diffusi oggi dal più importante quotidiano economico nazionale.
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Morti di lavoro, PCI e FGCI veneti: tragedia volutamente dimenticata. Fino all'11 agosto in Veneto ben 36 di cui 14 a Vicenza: due record negativi
Una nota sui morti di lavoro a firma Giorgio Langella (segretario PCI - Veneto) e Dennis Vincent Klapwijk (FGCI - Veneto)Possibile che quasi nessuno senta l'obbligo di informare l'opinione pubblica di quanti sono i lavoratori che muoiono di lavoro e sul lavoro? Quella delle cosiddette "morti bianche" è una tragedia che non può essere considerata un'emergenza perché è dovuta a condizioni di lavoro del tutto insicure, precarie, pericolose ma che ormai sono considerate normali. Ed è indecente che i principali organi di informazione tacciano o, al massimo, si limitino a qualche articolo di circostanza che dà la notizia di una tragedia che viene quasi sempre imputata al caso o a un evento imprevedibile. Ma quello che succede non è dovuto a un destino imponderabile e crudele. È risultato di un modello di sviluppo che considera chi vive del proprio lavoro null'altro che un ingranaggio, un pezzo che serve a produrre profitto individuale di chi è "padrone".
Continua a leggereArtigianato vicentino, continua il trend positivo degli occupati
Confartigianato Vicenza comunica che dopo il secondo semestre 2015 che si era chiuso con un più 0,1%, continua il trend positivo dell’occupazione nelle imprese artigiane della provincia di Vicenza. Nei primi sei mesi del 2016, infatti, si registra una crescita dello 0,7% rispetto ad analogo periodo dello scorso anno. E così il bilancio è di due variazioni positive consecutive negli ultimi 8 anni. Sono questi i dati che emergono dall’ultima elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza su un campione di 2.109 imprese.
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Lettura dei dati Istat di giugno e posti di lavoro: chiaro e netto No al referendum costituzionale
L'occupazione a giugno di quest'anno cresce. I nuovi dati ISTAT lo confermano. La notizia è data con ampio risalto dagli organi di informazione on-line. Ansa riporta: “Ancora in crescita gli occupati, +329 mila in un anno†e “Il tasso di disoccupazione dei giovani ai minimi dal 2012. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat, a giugno prosegue la tendenza positiva già registrata nei tre mesi precedenti. Trainano gli indipendenti, mentre sono stabili i posti fissi.†Si vuole evidenziare come tutto vada bene e che, evidentemente, il jobs act è stato un successo. Quel successo sostenuto da Tito Boeri solo pochi giorni fa su dati INPS che, invece, riportavano qualcosa di molto diverso.
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Crisi Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, rete tra Cgil, Cisl, Uil, Caritas e InOltre: "attenzione ai finti esperti che offrono aiuto"

