Sbloccata, o quasi, la manovra dalla UE arriva il provvedimento per le vittime di BPVi, di Veneto Banca e di altre 9 banche interessate
 Come si respirava dal 27 novembre 2018, data dell'ultimo incontro ufficiale al Mef con la cabina di regia delle associazioni e dei legali delle vittime delle banche venete e non solo con il sottosegretario M5S Alessio Villarosa per qualche minuto sostenuto, verbalmente, anche da uno dei due vice premier, Matteo Salvini, ancora in versione "spacco tutto io in Europa", i vari emendamenti, prima quello approvato alla Camera, poi l'altro, sia pure più completo, fatto circolare in commissione bilancio del Senato, erano solo dei "preavvisi" di quello che, a manovra complessiva ora, quasi, approvata dalla Ue, sarà veramente il provvedimento a favore di, questo è l'unico dato ad oggi certo, Banca Popolare di Vicenza  Veneto Banca, Banca dell'Etruria e del Lazio, CariChieti, Banca delle Marche, CaRiFe, Banca Crediveneto, Banca Padovana di Credito Cooperativo, Popolare Province Calabre, BCC Paceco e, meno amaro in fundo, è il caso di dire visto il dramma di partenza, Bcc Brutia.			
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			Come si respirava dal 27 novembre 2018, data dell'ultimo incontro ufficiale al Mef con la cabina di regia delle associazioni e dei legali delle vittime delle banche venete e non solo con il sottosegretario M5S Alessio Villarosa per qualche minuto sostenuto, verbalmente, anche da uno dei due vice premier, Matteo Salvini, ancora in versione "spacco tutto io in Europa", i vari emendamenti, prima quello approvato alla Camera, poi l'altro, sia pure più completo, fatto circolare in commissione bilancio del Senato, erano solo dei "preavvisi" di quello che, a manovra complessiva ora, quasi, approvata dalla Ue, sarà veramente il provvedimento a favore di, questo è l'unico dato ad oggi certo, Banca Popolare di Vicenza  Veneto Banca, Banca dell'Etruria e del Lazio, CariChieti, Banca delle Marche, CaRiFe, Banca Crediveneto, Banca Padovana di Credito Cooperativo, Popolare Province Calabre, BCC Paceco e, meno amaro in fundo, è il caso di dire visto il dramma di partenza, Bcc Brutia.			
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			Cena di Natale Apindustria Vicenza, la Lettera del presidente. Lorenzin e Berton premiano Matteo Manzardo: "nella Rotor successo nel ricambio aziendale"
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Pubblicato il 19 alle 1.13, aggiornato col testo della lettera del presidente alle 10.05. Si è tenuta ieri sera, 18 dicembre, alla storica Trattoria Lovise di Costabissara la Cena di Natale 2018 dei Mandamenti Vicenza e Ovest Vicentino di Apindustria Vicenza a cui ha preso parte anche Giovanni Coviello, direttore della nostra testata VicenzaPiù nonché amministratore unico della società editrice associata all'associazione nata 44 anni fa. A fare da padrone di casa il presidente provinciale Flavio Lorenzin accompagnato dalla signora Antonella, galantemente "corteggiata" per tutta la serata proprio da uno dei fondatori, il cav. Antonio Fabris, presidente della 3F Ingranaggi di Carré. Â
Continua a leggereNorma in senato per vittime delle due banche venete prevede indennizzo del 30% su 39.3 euro per BPVi (cioè 12 €) e per Veneto Banca su 30.5 euro (9 €). Rocca: "M5S, è giusto?"
 
				
			
			
			Dopo aver pubblicato "In anteprima le Proposte emendative che riguardano commi 256-268, già art. 38 per le vittime di BPVi, di Veneto Banca e delle altre 9 banche interessate" abbiamo chiesto, al solito, un commento anche al dr. Riccardo Federico Rocca dello studio Legale Rocca di Milano di cui alleghiamo ora le riflessioni.
1. La quinta Commissione permanente (Bilancio) nella seduta pomeridiana di domenica 16 Dicembre 2018 ha confermato il testo dell'emendamento all'art. 38 statuendo che, per le due banche ex popolari venete, la misura dell'indennizzo è (attuale comma 260, precedente comma 5) pari al 30 per cento del valore contabile delle azioni nel bilancio di esercizio chiuso al 31dicembre 2011.
Continua a leggereIn anteprima le Proposte emendative che riguardano commi 256-268, già art. 38 per le vittime di BPVi, di Veneto Banca e delle altre 9 banche interessate
 Dopo quanto anticipato in esclusiva il 14 dicembre ("In anteprima esclusiva il testo che sabato 15 approda in Senato per le vittime di BPVi, di Veneto Banca e, non più?, delle quattro banche risolte"), commentato il 15 ("Incostituzionale la formulazione "allargata" dell'art. 38 capo III legge di bilancio per le vittime di BPVi, di Veneto Banca ecc.? Rocca: il rischio è che sia azzerato come i... soci") e integrato il giorno stesso ("Articolo 38 per le vittime delle banche: oltre a BPVi e Veneto Banca ci sono anche le 4 risolte e altre 5 banche in Lca tra cui la BCC Brutia, il tutto almeno sulla carta") pubblichiamo immediatamente le Proposte emendative che riguardano i commi 256-268, già art. 38 ddl 1334 /2018 della legge di bilancio. 			
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			Dopo quanto anticipato in esclusiva il 14 dicembre ("In anteprima esclusiva il testo che sabato 15 approda in Senato per le vittime di BPVi, di Veneto Banca e, non più?, delle quattro banche risolte"), commentato il 15 ("Incostituzionale la formulazione "allargata" dell'art. 38 capo III legge di bilancio per le vittime di BPVi, di Veneto Banca ecc.? Rocca: il rischio è che sia azzerato come i... soci") e integrato il giorno stesso ("Articolo 38 per le vittime delle banche: oltre a BPVi e Veneto Banca ci sono anche le 4 risolte e altre 5 banche in Lca tra cui la BCC Brutia, il tutto almeno sulla carta") pubblichiamo immediatamente le Proposte emendative che riguardano i commi 256-268, già art. 38 ddl 1334 /2018 della legge di bilancio. 			
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			Incostituzionale la formulazione "allargata" dell'art. 38 capo III legge di bilancio per le vittime di BPVi, di Veneto Banca ecc.? Rocca: il rischio è che sia azzerato come i... soci
 Egr. direttore Coviello, circa la bozza del testo, da lei subito resa nota e che dovrebbe sostituire al senato l'art. 38 della legge finanziaria approvata dalla Camera, devo dire che da un punto di vista personale sono peraltro sconcertato, poiché il testo dell'art. 38 approvato  dalla Camera  era a mio avviso ottimo, mentre i capataz di alcune associazioni, invece di ringraziare, volevano stupidamente giocare al rialzo (100.00  euro è troppo poco, il 30% deve essere  un acconto, l'arbitrato Consob è troppo impegnativo (?), il costo di carico deve essere sostituito dal valore massimo, ancorché basato su un bilancio  falso ecc...). Ma la morale è sempre quella: chi gioca col fuoco finisce per bruciarsi, e nel caso di specie nessuno riceverà alcunché. Il perché è presto detto.
				
			
			
			Egr. direttore Coviello, circa la bozza del testo, da lei subito resa nota e che dovrebbe sostituire al senato l'art. 38 della legge finanziaria approvata dalla Camera, devo dire che da un punto di vista personale sono peraltro sconcertato, poiché il testo dell'art. 38 approvato  dalla Camera  era a mio avviso ottimo, mentre i capataz di alcune associazioni, invece di ringraziare, volevano stupidamente giocare al rialzo (100.00  euro è troppo poco, il 30% deve essere  un acconto, l'arbitrato Consob è troppo impegnativo (?), il costo di carico deve essere sostituito dal valore massimo, ancorché basato su un bilancio  falso ecc...). Ma la morale è sempre quella: chi gioca col fuoco finisce per bruciarsi, e nel caso di specie nessuno riceverà alcunché. Il perché è presto detto.Continua a leggere
Dl Fisco, on. Pierantonio Zanettin: governo ambiguo, bocciato odg con il no a ipotesi di patrimoniali
Particolarmente attivo in questo inizio di legislatura è l'on. Pierantonio Zanettin di Forza Italia che non ha perso lo smalto dell'impegno pur essendo al suo quarto mandato parlamentare che lo rende il più "blasonato" tra i deputati e i senatori vicentini. Oltre al suo cavallo di battaglia, quello della giustizia (è stato anche membro del Csm e ora è componente della Commissione Giustizia della Camera) l'avvocato vicentino ha partecipato attivamente al dibattito sulla nascitura legge di bilancio e ieri è intervento (qui il video) sulla manovra fiscale opponendosi a ipotesi di patrimoniali.Â
Continua a leggereIl Pil...u diventa un partito: lo fonda Vincenzo Boccia con Confindustria
 L'altra sera, intervistato da Corrado Formigli come la Pizia di Delfi in procinto di rompere le acque e sgravare l'oracolo, un tizio in evidente stato confusionale litigava con la grammatica e la sintassi italiane cercando di compitare qualche pensierino di senso compiuto. Era Vincenzo Boccia, nientemeno che presidente della Confindustria. E meno male che la qualifica era scritta nella didascalia in sovrimpressione, sennò uno spettatore distratto avrebbe potuto scambiarlo per un parcheggiatore abusivo in fregola di dottrine economiche. 			
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			L'altra sera, intervistato da Corrado Formigli come la Pizia di Delfi in procinto di rompere le acque e sgravare l'oracolo, un tizio in evidente stato confusionale litigava con la grammatica e la sintassi italiane cercando di compitare qualche pensierino di senso compiuto. Era Vincenzo Boccia, nientemeno che presidente della Confindustria. E meno male che la qualifica era scritta nella didascalia in sovrimpressione, sennò uno spettatore distratto avrebbe potuto scambiarlo per un parcheggiatore abusivo in fregola di dottrine economiche. 			
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			Borsa boccia Ieg - Fiere di Rimini e Vicenza, il capogruppo Lega a Rimini Marzio Pecci: pres. Cagnoni risponda in Commissione e si dimetta
 Gentile direttore, a seguito della mancata quotazione in Borsa di IEG (che vede Fiera di Vicenza come socio) ed alle dimissioni del presidente dell'Organismo di Vigilanza, avv. Claudia Domizia Perucca Orfei e del vice presidente del cda Matteo Marzotto, nella mia qualità di capogruppo Lega nel consiglio comunale di Rimini ho chiesto la convocazione della Commissione di controllo e garanzia per sentire i dimissionari suddetti, l'ad dott. Ugo Ravanelli ed il presidente Lorenzo Cagnoni (nell'immagine da sx Marzio Pecci, Lorenzo Cagnoni e Ugo Ravanelli). 			
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			Gentile direttore, a seguito della mancata quotazione in Borsa di IEG (che vede Fiera di Vicenza come socio) ed alle dimissioni del presidente dell'Organismo di Vigilanza, avv. Claudia Domizia Perucca Orfei e del vice presidente del cda Matteo Marzotto, nella mia qualità di capogruppo Lega nel consiglio comunale di Rimini ho chiesto la convocazione della Commissione di controllo e garanzia per sentire i dimissionari suddetti, l'ad dott. Ugo Ravanelli ed il presidente Lorenzo Cagnoni (nell'immagine da sx Marzio Pecci, Lorenzo Cagnoni e Ugo Ravanelli). 			
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			Arriva in senato l'art. 38 capo III della legge di bilancio per le vittime di BPVi, Veneto Banca e quattro risolte...: passi avanti di don Torta, Arman e Ugone per gli "indori"?
 Dopo anni dall'impossibilità di monetizzare le proprie azioni, da domani al senato si entra nel merito della formulazione reale e tuttora ignota dell'articolo 38 del capo III della Legge di Bilancio (nella nostra foto esclusiva l'ultima riunione al Mef con Villarosa e un saluto di Salvini) scritto per il ristoro delle vittime di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca, delle quattro banche risolte e di chi altro vi fosse ricompreso. Questo avviene dopo l'approvazione il 27 dicembre 2017 da parte di tutti i parlamentari della legge 205, dopo la mancata unione totale delle associazioni che avevano contribuito ad idearla e l'avevano spinta non limitandosi a protestare e dopo il conseguente spazio di contestazione lasciato al Coordinamento Banche di don Enrico Torta e a Noi che credevamo nella BPVi. 			
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			Dopo anni dall'impossibilità di monetizzare le proprie azioni, da domani al senato si entra nel merito della formulazione reale e tuttora ignota dell'articolo 38 del capo III della Legge di Bilancio (nella nostra foto esclusiva l'ultima riunione al Mef con Villarosa e un saluto di Salvini) scritto per il ristoro delle vittime di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca, delle quattro banche risolte e di chi altro vi fosse ricompreso. Questo avviene dopo l'approvazione il 27 dicembre 2017 da parte di tutti i parlamentari della legge 205, dopo la mancata unione totale delle associazioni che avevano contribuito ad idearla e l'avevano spinta non limitandosi a protestare e dopo il conseguente spazio di contestazione lasciato al Coordinamento Banche di don Enrico Torta e a Noi che credevamo nella BPVi. 			
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			Ascopiave, cordata italiana per i 700mila clienti: una strada diversa da quella di Aim Vicenza e Agsm... per ora
 
				
			
			
			Oltre ad A2A, Hera, Engie ed Edison un'offerta in arrivo da Vivigas-Bluenergy mentre Aim Vicenza va con Agsm Verona... per ora.
Per il dossier Ascopiave si profila all'orizzonte un nuovo soggetto, che potrebbe essere interessato ai circa 700mila clienti elettricità e gas, sui quali la multiutility veneta punta a individuare un partner di maggioranza. Si tratterebbe, in particolare, di una cordata tutta italiana, più precisamente riferibile al Nord-Ovest, in via di formazione e composta da due operatori energetici consolidati nella vendita come Vivigas e Bluenergy. In ogni caso, va ricordato, il dossier si trova ancora una fase preliminare.Â
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