"Visco sì, Visco no" e Barbagallo si defila, ma Luigi Ugone di "Noi che credevamo nella BPVi" insorge: se non è solo propaganda elettorale, i politici approvino in Finanziaria il ristoro di tutti i soci truffati!
Mercoledi 18 Ottobre 2017 alle 09:38
Dopo l'approvazione della mozione del Partito Democratico che ieri, 17 ottobre, ha di fatto sfiduciato al gestione di Bankitalia da parte di Ignazio Visco, che punta alla conferma fra un mese come governatore e che ha trovato subito tra i suoi "difensori" il presidente Sergio Mattarella, per motivi apparentemente istituzionali e/o per corrispondere agli equilibri di potere dettati dalla BCE, e Forza Italia, per quali ragioni onestamente questo giornale non lo comprende a meno che non si limitino elettoralemente a dire l'opposto di quello che pensa il Pd renziano, è intervenuto Luigi Ugone.
Continua a leggereL'astensione al referendum veneto dei socialisti di Nencini e Fantò tra contraddizioni e mancata... Vigilanza sulle banche venete
Lunedi 4 Settembre 2017 alle 09:30
La posizione (espressa di recente nel direttivo regionale socialista del Veneto, presieduto dal segretario Luca Fantò) sul referendum sull'autonomia dei socialisti veneti, quelli che riconoscono nell'on. Riccardo Nencini il loro Segretario nazionale, è sotto il profilo della tecnologia politica di un qualche interesse. La precisazione relativa ai socialisti "nenciniani" è d'obbligo perché di socialisti ve ne sono tanti altri che non militano in nessuna altra formazione politica, oppure lo fanno all'interno di Movimenti e Partiti, vedi Forza Italia, che poco hanno da spartire con gli alleati del PD. I socialisti nenciniani veneti hanno deciso di astenersi nel referendum, come altri soggetti politici.
Continua a leggere
Il comandante GdF per evasioni non scovate si appella mai all'ostacolo alla Finanza? Eppure per Visco i flop delle banche sono tutta colpa dell'ostacolo alla... Vigilanza
Domenica 3 Settembre 2017 alle 00:17
Dopo la rivelazione dell'esposto presentato, tramile il suo legale Michele Gentiloni Silveri, cugino del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dal banchiere Pietro D'Aguì, fondatore e amministratore delegato fino al 2013 di Banca Intermobiliare (Bim), ancora oggi controllata da Veneto Banca in LCA dopo molti tentativi di cessione bloccati per vari motivi nel passato, Giorgio Meletti prosegue oggi su Il Fatto Quotidiano nel suo "racconto" delle indagini in corso, "finalmente!" diremmo e non da soli, da parte della Procura di Roma su Banca d'Italia, guidata dal governatore Ignazio Visco e dal capo della vigilanza Carmelo Barbagallo, storici sponsor di Banca Popolare di Vicenza e Gianni Zonin e mai troppo amici di Veneto Banca di Vincenzo Consoli, lo si legge sempre più spesso e non solo qui da noi, con gli effetti che conosciamo.
Continua a leggere
Crac bancari, Libero: ... eppure Carmello Barbagallo da Sostituto è diventato Capo dell'Ispettorato di Vigilanza di Bankitalia
Lunedi 14 Agosto 2017 alle 10:08
Gli italiani tendono ad avere la memoria corta, persino se si parla dei loro risparmi. Poi adesso è estate, fa caldo, c'è voglia di leggerezza, ma è sempre meglio rinfrescarci la memoria sulle prodezze del sistema bancario italiano e soprattutto su chi dovrebbe vigilare i nostri risparmi, affinché per i giovani - ovvero il futuro del nostro Paese - uno straccio di futuro esista. In questi ultimi quindici anni, a danno dei cittadini e dei loro gruzzoli accumulati con la fatica di una vita, è successo veramente di tutto, ma sempre con un unico denominatore comune: il consumato tradimento verso la fiducia dei piccoli, inconsapevoli, risparmiatori.Continua a leggere
Il Fatto conforta le "tesi" di VicenzaPiù: Banca d'Italia si svegliò 2 anni dopo e non denunciò i trucchi di Zonin sui conti della BPVi
Domenica 6 Agosto 2017 alle 01:23
"Reticenza dei controllori - via Nazionale sapeva tutto dei trucchi di Zonin sui conti ma per 21 mesi il capo della vigilanza Barbagallo ha taciuto informazioni ai pm": ecco come il sommario dell'articolo scritto su Il Fatto Quotidiano odierno da due firme eccellenti, quelle di Carlo Di Foggia e Giorgio Meletti, mette in ordine e sintetizza quanto la molto più modesta mia firma scrive e sostiene da tempo su VicenzaPiù col supporto di documenti che abbiamo (...letto) anche noi, a parte le missive esplicative citate dai due maxi colleghi. Buona lettura col nostro modestissimo avallo...
Il direttore
Continua a leggereSette banche da “salvare”, il conto per l’Italia arriva a 68 miliardi. Il Fatto: 32 solo per BPVi e Veneto Banca
Domenica 9 Luglio 2017 alle 17:55
Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco sono molto contenti. Il crac della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, lasciate marcire per anni da una Vigilanza bancaria distratta se non complice, è stato risolto impegnando 17 miliardi dei contribuenti, ma era "l'unica soluzione, comunque la migliore". E adesso, soprattutto, ci assicurano che la crisi bancaria è finita, che è tutto a posto, non ci sono altre minacce in vista. È vero, lo avevano già detto il 22 novembre 2015, dopo il come sempre frettoloso e sgarruppato bail-in all'italiana di Banca Marche, Etruria, Cassa Ferrara e Carichieti.
Continua a leggere
Banche e vigilanza, cosa non ha funzionato. Il Sole 24 Ore Plus: Banca Popolare di Vicenza ispezionata sei volte!
Sabato 8 Luglio 2017 alle 23:23
Cosa non ha funzionato nei controlli interni ed esterni lungo i tragitti verso i dissesti di Mps, Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, ma anche Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti? Se oltre mezzo milione di piccoli investitori hanno visto bruciare decine di miliardi di risparmi allocati in azioni e bond subordinati, un problema di vigilanza evidentemente c'è stato. Strumenti giuridici per tutelare i risparmiatori, azionisti in primis, e far valere la responsabilità delle autorità di controllo ci sono. Ma le situazioni variano caso per caso.
Continua a leggere
Due mld e 300.000 euro di danni per Veneto Banca o due mld per BPVi, la differenza fa "danno spaventoso". E danni d'immagine di Consoli & c. per un mld? #denicolastaisereno, tutti recuperati da Iorio e Carrus made in BCE
Domenica 18 Giugno 2017 alle 00:58
Continuano a stupire dei dietrologhi come noi le disparità di trattamento, bankitaliota, giuridico e mediatico, tra la Banca Popolare di Vicenza di Gianni Zonin, l'ingenua vittima di infidi collaboratori da lui scelti per aiutare la povera gente, e Veneto Banca di Vincenzo Consoli, il figlio diretto di Belzebù che i suoi soci li ha scuoiati. Un altro indizio del nostro retro pensiero? Parte l'azione di responsabilità contro amministratori e sindaci di BPVi per due miliardi, cifra di cui si viene a sapere con una certa... calma, e pare che nessuno se ne accorga o se ne meravigli. Parte l'analoga azione di Montebelluna e un decimo di secondo dopo quantifica il danno "in circa 2 miliardi e 300 milioni di euro" Alessandro De Nicola, senior partner dello studio Orrick, il rappresentante nelle assemblee di Quaestio sgr che gestisce il Fondo Atlante e uno dei consulenti di cui si è avvalsa Veneto Banca nel mettere a punto l'atto di citazione.Â
Continua a leggere

