(ANSA) - MILANO, 2 FEB - Veneto Banca ha lanciato oggi due emissioni di titoli con garanzia dello Stato, come previsto dal decreto 'salva-risparmio', per un importo complessivo di 3,5 miliardi di euro. L'emissione si articola in due tranche da 1,75 miliardi con scadenza febbraio 2019 e cedola allo 0,4% e con scadenza l'anno successivo e cedola 0,5%. "I titoli - spiega la banca - sono stati sottoscritti interamente dall'emittente e verranno venduti sul mercato, o utilizzati come collaterale a garanzia di operazioni di finanziamento". L'operazione, è stata effettuata a servizio della gestione della liquidità della Banca di Montebelluna (Treviso).
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Per le banche la fiducia non è molto... è tutto. Quindi, quando la perdono, hanno un solo obiettivo: riconquistarla. Sì, ma anche la fiducia ha un suo prezzo, e non solo in senso metaforico. Normalmente un prezzo è la sintesi di una contrattazione, nell'economia classica viene definito come punto d'incontro fra domanda ed offerta. In alcuni casi, tuttavia, il prezzo viene imposto, diventando un diktat: prendere o lasciare. E' il caso delle due ex banche popolari venete che, ricordiamolo, tecnicamente non sono fallite. Al momento, infatti, a perderci dei soldi sono stati solo gli azionisti, quindi Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca si trovano in una situazione diversa rispetto alle quattro banche "commissariate" dal Governo nel novembre del 2015.
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di Giorgio Langella e Dennis Klapvijk (PCI e FGCI del Veneto)
I dati più recenti continuano a raccontarci l'Italia del lavoro in forte difficoltà . È evidente che le soluzioni adottate e i correttivi proposti da chi è al governo del paese non risolvono il problema e che è assente una seria pianificazione di quanto è necessario fare. A dicembre 2016 il tasso di disoccupazione totale è, secondo le stime fornite dall'ISTAT, "stabile" al 12% (quello giovanile risulta in crescita e raggiunge il 40,1%). I disoccupati ammontano a oltre 3,1 milioni di unità . Negli ultimi 12 mesi, per ogni classe di età , i disoccupati sono in crescita.
Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca con due note distinte ma dal contenuto analogo comunicano di aver ricevuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze il decreto con il provvedimento di concessione della garanzia dello Stato su nuove emissioni obbligazionarie ai sensi del Decreto Legge n. 237/2016 e di aver contestualmente avviato l'operatività necessaria per l'emissione di titoli garantiti. Questo passo, sia pur atteso, era indispensabile per attivare nuovi canali per l'approvvigionamento della liquidità necessaria a gestire il graduale risanamento dei due Istituti, che, superato lo scoglio delle litigation, andranno verso una fusione con un annessa ricapitalizzazione.
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Dopo un lungo periodo di grande prudenza pubblica del Procuratore capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, che a noi a maggio 2016 aveva detto che entro primavera 2017 probabilmente si sarebbe arrivati a una richiesta di rinvio a giudizio per i responsabili dei reati ipotizzabili a carico degli indagati per il disastro della Banca Popolare di Vicenza a trazione Gianni Zonin, ci avevano stupito alcune frasi e deduzioni a lui attribuite e lette sulla stampa locale e, poi, rimbalzate anche su quella non vicentina (qui un esempio, ndr) anche perchè, come faceva poi notare qualche commentatore nazionale, quelle anticipazioni, se vere, avrebbero potuto indurre i destinatari di alcuni provvedimenti cautelari ipotizzati (la stessa banca oltre agli indagati) a prendere qualche contro misura del tipo di quelle già note ed attivate dall'ex presidente della vecchia BPVi, tecnicamente spogliatosi dei suoi beni.
Dopo la presentazione del nuovo Consiglio Direttivo del Mandamento di Vicenza di Apindustria provinciale, il cui neo presidente Luigi Benincà è ora alla guida di 300 aziende associate, e prima di una splendida cena preparata e servita dagli studenti dell'Istituto San Gaetano - Indirizzo Alberghiero/Turistico, si è svolto nel salone della scuola il convegno sul tema "Alternanza Scuola - Lavoro: una sfida per la scuola e l'impresa". La Coordinatrice del convegno Maria Menin, Vicepresidente Apindustria VI, ha gestito con piglio concreto gli interventi dei relatori tra cui Paolo Faccin, direttore del San Gaetano, Barbara Olper, coordinatrice Rete Orientainsieme Vicenza, Giorgio Spanevello, direttore ITS meccatronico, Luisa Fattori, funzionario CCIAA Vicenza, Michela Giampietro, responsabile personale SAIV group, oltre alla dr.ssa Peloso e alla dr.ssa Marta Maltauro.
Il fabbisogno di capitale della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca sarà significativamente inferiore ai 5,7 miliardi di euro ipotizzati da indiscrezioni di stampa. È quanto ha spiegato una fonte vicina al consiglio della Banca Popolare di Vicenza, a margine del Cda dell'istituto berico in cui l'ad Fabrizio Viola ha illustrato le linee guida del progetto di fusione che verrà discusso con la Vigilanza della Bce. Nel corso del consiglio Viola ha parlato, tra l'altro, del piano di fusione, dello scorporo degli Npl e della ricapitalizzazione. Oggi è in programma anche un Cda di Veneto Banca, di cui Viola è presidente del comitato strategico, mentre domani il banchiere sarà a Francoforte, dalla Bce, per illustrare il suo piano.
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Al 31 dicembre 2016 il patrimonio del Fondo Atlante risulta investito in Banca Popolare di Vicenza S.p.A., Veneto Banca S.p.A. e nel fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso denominato "Atlante II". Ai fini della valutazione delle partecipazioni del Fondo, Quaestio Capital Management SGR, non avendo direzione e coordinamento delle banche partecipate, deve basarsi necessariamente su dati oggettivi e di pubblico dominio, deve tener conto delle prospettive di lungo periodo (avendo il Fondo durata quinquennale) e non può fare riferimento a prezzi di mercato in quanto le partecipazioni non sono quotate. Tenuto conto che gli ultimi bilanci disponibili risalgono al 30 giugno 2016, della circostanza che il patrimonio netto delle banche a quella data era significativamente superiore al valore dell'investimento complessivo effettuato, anche considerando l'ultimo versamento in conto futuro aumento di capitale del dicembre 2016, e della breve durata trascorsa dall'effettuazione dell'investimento, la SGR ritiene che non sussistano adeguati elementi per discostarsi da una valutazione al costo storico degli investimenti.
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Si è tenuta lunedì 30 gennaio all’Istituto San Gaetano in via Mora a Vicenza l'assemblea per tutte le aziende associate di Apindustria del mandamento di Vicenza, durante la quale era in programma la presentazione ed elezione del nuovo Consiglio Direttivo del Mandamento. A seguire si è svolto anche un importante convegno dove è stato affrontato il tema “Alternanza Scuola-Lavoro: una sfida per la scuola e l’impresaâ€. Una serata conclusa con una cena preparata e servita dagli studenti dell’Istituto San Gaetano - Indirizzo Alberghiero/Turistico.
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