Banca Popolare di Vicenza: "aiuti ai terremotati del Centro Italia". Luca Zaia: "grazie ai vertici BPVi"

Oggi Cda della BPVi di Gianni Mion: oltre ai nuovi "rossi" si aspettano risposte a vecchie domande tra cui questa: non sono troppi gli oltre 500.000 euro dati all'organizzazione esterna di comunicazione?

Oggi ci sarà un Cda della Banca Popolare di Vicenza, quella nuova presieduta da Gianni Mion con al suo fianco il vice e vicario Salvatore Bragantini e in un ruolo più "operativo" Francesco Iorio, arrivato in BPVi il 22 maggio 2015, regnante ancora Gianni Zonin, e confermato direttore generale e amministratore delegato, nonostante il suo piano di rilancio della banca avesse toppato tutti gli obiettivi, "in segno di continuità col passato più recente" come aveva risposto Mion alla specifica osservazione e domanda del collega dell'Ansa il 7 marzo 2016 all'atto della prima assemblea a guida Fondo Atlante. Quel giorno il nuovo proprietario aveva cambiato tutto il Cda precedente, meno appunto Iorio, e rispedito a casa Stefano Dolcetta, che aveva ricevuto il 23 novembre 2015 il testimone da Gianni Zonin dimissionario per obbligo, che frequentava da anni anche per le vicende della Fiamm e col quale non aveva parlato, ma anche sì... del nuovo incarico.
Continua a leggereGianni Zonin, la bella storia di un successo imprenditoriale. Con alcune domande dei 118.000 soci traditi della BPVi
Il video che vi mostriamo ("A Family Business, A Business of Families", 10 aprile 2013) lo abbiamo pubblicato ieri, domenica 4 settembre, alle 17.51, ma, visto, l'enorme successo che sta riscuotendo lo ripubblichiamo ora in cima al nostro portale di informazione per raccontare in 13 minuti, con le sue stesse parole e con le imamgini da lui scelte, l'indubbio successo imprenditoriale di Gianni Zonin e della sua famiglia. È di sicuro una bella storia quella che la "Casa Vinicola Zonin - Vintners since 1821" mostra al mercato Usa, dove, in Virginia, dal 1976 è targata Zonin la Barboursville Vineyards, la tenuta che fu di Thomas Jefferson, utilizzando come testimonial il famoso gambellarese, enologo a 19 anni mentre la mamma lo voleva "avvocato" e che ora da poco meno di un anno ha ceduto, prudentemente, proprietà e bastone di comando di aziende e possedimenti vari proprio alla sua famiglia a causa delle vicende che l'hanno coinvolto come presidente ventennale della Banca Popolare di Vicenza nel cui Cda è stato per ben 36 anni.
Continua a leggereTanto tuonò che piovve: al foglio locale serve una "ispezione" del centro destra per beccare le telecamere "cieche" dei vigili e un parere dell'esperto per accorgersi che la crisi a Vicenza dipende dalla BPVi. Ma anche no

I miliardi finti di Renzi non risolveranno l'inghippo bancario senza una vera ripresa economica

di Marco Palombi, da Il Fatto Quotidiano
Bentornati nella realtà . Dopo Ferragosto - archiviati i miliardi virtuali di sgravi fiscali che Matteo Renzi evoca e Pier Carlo Padoan dovrà far saltare fuori in autunno (imamginina da Dagospia, ndr) - i titoli bancari italiani tornano a ballare in Borsa. Gli analisti sono concordi: sono vendite di investitori esteri e se non ci fosse il Quantitative easing della Bce gli effetti si vedrebbero anche sui titoli di Stato come nell'estate dello spread. Come mai questi signori non si fidano dell'Italia e delle sue banche? Non sanno che Atlante 2 - dopo che il numero 1 s'è accollato le pericolanti Popolari venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ndr) - sta per salvare Monte dei Paschi di Siena dando l'abbrivio a una grande operazione di mercato sulle sofferenze bancarie (i crediti inesigibili)? In realtà , i grandi fondi di investimento sanno tutte queste cose, solo che non ci credono affatto. Le sanno anche le grandi banche italiane, solo che non possono dire di no a un piano sponsorizzato dal governo. Continua a leggere
Susanna Camusso criticherà a Cernobbio la classe dei policanti - affaristi e dei padroni - imprenditori - banchieri?

Fiera di Vicenza, Matteo Marzotto: "36,8 mln ricavi". E parla di Rimini Fiera

Apertura VicenzaOro, Matteo Marzotto: confermare e potenziare il nostro ruolo di top player

Sindacati banche, pronti a sciopero: "Per premier necessario taglio 150.000 addetti. Adesso basta!"

Per Gianni Zonin libero e Vincenzo Consoli ai domiciliari due pesi e due misure: un'opinione di Vicenzapiù? No, lo scrive anche L'Opinione

"Banche, Consoli il capro espiatorio", così è titolato oggi un articolo di Federico Tassinari su L'Opinione. Che per Gianni Zonin libero (anche di donare i suoi beni) e Vincenzo Consoli ai domicilairi (e con i beni personali sottoposti a sequestro cautelare per 45 milioni di euro, questione su cui a breve pubblicheremo un'intervista video "tecnica" a un noto ex magistrato) ci siano due pesi e due misure da parte delle procure interessate, quella di Vicenza per l'ex dominus della Banca Popolare di Vicenza e quella di Roma per l'ex stratega della Veneto Banca non è, quindi, un dubbio che è venuto solo a noi. Di sicuro, come dice anche Tassinari, senza avere in mano le carte e senza conoscere nei dettagli le strategie dei due procuratori, è difficile avere certezze se non quella che è ad oggi incomprensibile la differenza dei provvedimenti presi a carico di Consoli e non di Zonin se le ipotesi di reato, come le procure ci dicono, sono le stesse per entrambi loro due oltre che per i "co-coinvolti".
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