Nuova BPVi in tribunale: "baciate" lecite. Il GdV nasconde il Cda dietro il Fondo Atlante e la tesi assolverebbe Gianni Zonin e tutto il "cucuzzaro". Antonino Cappelleri archivi e assegni i pm al problema di Variati: i profughi
Oggi il quotidiano locale riferisce della "giustificazione" in tribunale da parte dei nuovi vertici della Banca Popolare di Vicenza delle cosiddete "operazioni baciate" nascondendo, tanto per cambiare e per "abbellire" come in passato i vertici della Popolare, la scelta delle tesi legali a loro sostegno dietro la nuova proprietà , il Fondo Atlante, che più di una volta ha, invece, dichiarato ufficialmente e in documenti inequivocabili, che non è suo compito gestire la banca, le cui decisioni e operazioni sono di totale e completa responsabilità del Cda, quello sì nominato dal fondo. Premettiamo questa fondamentale precisazione (le tesi sono della nuova BPVi e non della proprietà , anche se questa di certo non se ne lagna) per raccontare ai lettori la verità , come fatto in "Vicenza. La città sbancata", che ha raccolto in 342 pagine a 9,99 euro e di cui è in corso la seconda ristampa i nostri articoli testimonianza sul caso BPVi pubblicati fin dal 13 agosto 2010.
Continua a leggereLa tenuta in Virginia di Gianni Zonin fu di Thomas Jefferson, Carlo Cambi di Libero: "per il presidente Usa le banche sono liberticide e i finanziamenti truffano il futuro, ma l'ex BPVi ha truffato il presente"

Veneto Banca taglia e chiede dimissioni Cda BIM. Ma BPVi cosa fa con costi Uffici stampa, Mini e privilegi di Iorio e con Marino Breganze e uomini di Zonin nei Cda di Banca Nuova e Fondazione Roi? E Achille Variati rimane muto

La Banca Popolare di Vicenza non risponde ancora (forse sono tutti in ferie?) alle nostre domande sulle spese legate ad addirittura tre "organi di comunicazione" (Giampiero Beltotto portavoce consulente a partita Iva, vari dipendenti interni e agenzia esterna Image Bulding) fatti pagare ad Atlante 1 da Gianni Mion, Salvatore Bragantini & c., sulla doppia auto e sulle spese di ristrutturazione dell'appartamento dell'ad Francesco Iorio, impoverito da quando ha dovuto rinunciare alla buonuscita milionaria dopo aver incassato una buona entrata da 1,8 milioni di euro. E i "comunicatori multipli" della BPVi non hanno avuto ancora mandato per rispondere alle altre nostre domande nè sulla permanenza di Marino Breganze ai vertici col resto del vecchio Cda monco solo di Zonin della disastrata Fondazione Roi (su cui nulla dice neanche Achille Variati nella foto tra Breganze e Zonin sui quali mai si è espresso con coraggio), ma soprattutto alla presidenza di Banca Nuova.
Continua a leggereManovra, Il Fatto: zavorra da 37 miliardi di derivati su 150,9 miliardi di debito pubblico

di Stefano Feltri, da Il Fatto Quotidiano
Nel 2015 le perdite da derivati sono arrivate a 6,7 miliardi e il governo ha fatto privatizzazioni per 6,6 miliardi. Coincidenze? Le due voci si compensano nelle tabelle che misurano le variazioni del debito, ma come ogni anno la legge di Stabilità sulla quale il governo sta già lavorando viene scritta senza considerare l'impatto che avranno i contratti stipulati su 150,9 miliardi di debito pubblico (il "nozionale"). Il ministero del Tesoro non fornisce stime sull'impatto negativo previsto in corso d'anno, anche se è rilevante. Siamo passati dai 2,1 miliardi del 2011 ai 6,7 del 2015. E, come ricostruisce Bruno Tinti (in un'altra pagina del giornale, ndr), il Consiglio di Stato ha sancito che i giornalisti non hanno titolo a richiedere copia dei contratti tra ministero e banche. Ammesso che siano comprensibili.
Continua a leggereCgia: investimenti -109,7 mld in 8 anni. Nel 2015 investiti 258,8 mld, bene telecomunicazioni e ricerca

Good banks, Il Sole 24 Ore: per la cessione torna l'ipotesi «spezzatino»

di Luca Davi Marco Ferrando, da Il Sole 24 Ore
Il dossier sulle good bank si riapre. E a prendere quota ora è la soluzione "spezzatino". Dopo che nelle scorse settimane sono state rispedite al mittente le tre offerte vincolanti inviate dai fondi di investimento (che erano indirizzate prevalentemente all'acquisto dell'intero blocco degli istituti) ora, secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, a tornare in gara sono quei soggetti che nei mesi scorsi si erano fatti avanti con alcune manifestazioni d'interesse non vincolanti. Nel dettaglio, a essere state contattate dall'Autorità di risoluzione, assieme ai cda delle banche guidati da Roberto Nicastro e dagli advisor (lo studio Chiomenti per gli aspetti legali, Société Générale per quelli finanziari e Oliver Wyman per quelli strategici) sarebbero state le italiane Ubi, Bper e Banca Popolare di Bari. Continua a leggere
I miliardi finti non risolveranno l'inghippo bancario di BPVi, Veneto Banca e del sistema. Palombi su Il Fatto: i nodi verranno al pettine

Imprese turistiche, in Veneto lotta agli abusivi

I risultati di una ricerca della Camera di Commercio di Milano sul sistema ricettivo turistico del Veneto, resi noti ieri da un quotidiano, offrono all’assessore regionale al turismo, Federico Caner, di fare chiarezza su alcuni importanti aspetti relativi allo sviluppo delle imprese in questo settore trainante dell’economia veneta. “L’indagine – spiega Caner – evidenzia che la ripresa del turismo non si evince unicamente dalla crescita delle presenze, ma anche dal ‘boom di imprese’ registrato nell’ambito della ricettività turistica. In verità , la ricerca non considera le imprese cessate, cosa che fa, invece, l’anagrafe che la Regione aggiorna costantemente insieme alle Province, fotografando più precisamente la situazioneâ€. Continua a leggere
La cricca dal Mose: dalla Pedemontana all'Alta Velocità, dal Passante alla Brescia - Padova e tutto il resto... W questo Veneto?

Valdastico Nord, Nogara-Mare, Passante, SR 10, Via del Mare, A4, Gra di Padova, tangenziali venete, Valsugana. Ma anche Alta Velocità , Porto, sublagunare. E, ovviamente, la Pedemontana. Non c'è Grande Opera, tra quelle in via di costruzione, progettazione, elucubrazione in Veneto, che non si ritrovi nelle diecimila e più pagine di intercettazioni raccolte tra il 2010 e il 2013 dalla Guardia di finanza nell'ambito delle indagini sul Mose, e tutte, ma proprio tutte, interessavano all'ex presidente di Mantovani Piergiorgio Baita. Ora, Mantovani era (è) un'impresa di costruzioni, sicché quello è il business, però sorprende come Baita, non a caso definito «abilissimo» dai suoi stessi detrattori, fosse in grado di giocare (e spesso vincere) su più tavoli contemporaneamente, in una girandola di telefonate e un muovere di pedine da capogiro. Continua a leggere
Il Sole 24 Ore: focus su NPL Popolari venete. BPVi con almeno 8 mld da piazzare sta peggio di Veneto Banca e suo rating è B-. Ma c'è chi sul web prende colpo di... sole e inverte dati
