La Commissione europea e' stata informata delle decisioni prese dalla commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager sulle due banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, e sulla multa a Google per abuso di posizione dominante. Lo ha indicato il portavoce comunitario indicando che i commissari "hanno ascoltato sia Vestager che il vicepresidente Dombrovskis su tali importanti decisioni e la loro positiva ricezione". Il portavoce non ha voluto specificare il tipo di discussione dei commissari sugli aiuti di Stato per l'operazione Intesa SanPaolo per le due banche venete, limitandosi a dire che "si e' ricordato il quadro giuridico generale nel quale la decisione si inserisce".
Se ieri, 26 giugno, chi ha fatto il titolo di apertura del Giornale di Vicenza "BPVi, 5 miliardi per salvarla" era peggio informato di chi ha scritto sopra nell'occhiello "Il decreto del Governo liquida le ex Popolari" e sotto nel sommario "Oggi sportelli aperti sotto Intesa", oggi abbiamo capito perchè. Il titolista ha evidentemente il fax rotto e tutte le sue mail sono in spam, occupandosi lui stesso sia dell'occhiello che del titolo, dopo aver annunciato in alto ai, residui, lettori del GdV che era stata "creata direzione ad hoc per l’integrazione di BpVi e Veneto Banca" ha annunciato trionfalmente nel titolo "Il piano di Intesa per le venete".
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"Ostacolo all'esercizio delle funzioni della autorità pubbliche di vigilanza il reato contestato dai pm Maria Sabina Calabretta e Stefano Pesci. Nell'elenco anche l'ex presidente Flavio Trinca": questi il titolo e il sommario delle anticipazioni di NordEst Economia in cui appaiono contestazioni per cifre di gran lungo inferiori rispetto al buco plurimilardario palesatosi nel periodo successivo a quello dei fatti contestati e che si è concretizzato il 26 giugno nella messa in liquidazione dell'Istituto montebellunese insieme a quello vicentino. In attesa di cifre e informazioni più precise riportiamo l'articolo del portale del gruppo Finegil a cui fanno capo, tra gli altri quotidiani della galassia Repubblica La Stampa, Il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso e la Nuova Venezia.Continua a leggere
Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono in liquidazione coatta amministrativa e sulla questione e sulle sue implicazioni, dopoLuigi Ugone, presidente di "Noi che credevamo nella BPVi", abbiamo intervistato per voi su analisi generali e su consigli pratici anche Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti, e Fabrizio Zampieri, economista dell'associazione. Il premier Paolo Gentiloni ha affermato che il disastro delle banche è nato ancora prima delle crisi e a tal proposito Paccagnella dice: "Questa denuncia è fondamentale per i soci ingannati dai vecchi amministratori che sono incoraggiati a far valere i propri diritti ma è anche vero ora che il crack è stato voluto dalla BCE, la fusione è stata respinta e ci ha portato a questa situazione. La politica non era interessata a salvare le banche".
Luigi Ugone, presidente dell'associazione Noi che credevamo nella BPVi & in Veneto Banca ha analizzato in un'intervista esclusiva concessa al nostro direttore Giovanni Coviello quello che sta succedendo e quello che succederà dopo la messa in "liquidazione coatta amministrativa", cioè in fallimento, della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. "Gentiloni, riconoscendo che la cause del disastro nascono prima della crisi economica dice cose che la Procura non ha ancora detto - dice Ugone tra le molte altre cose denunciate nel video - e questo è gravissimo. Il dissesto della banca ha creato più danni economici della seconda Guerra Mondiale. La banca è in liquidazione e non si sa per colpa di chi, questo è inaccettabile". Infine Ugone ha invitato tuti i risparmiatori a partecipare alla manifestazione organizzata insieme al Coordinamento banche di Don Enrico Torta e altre associazioni e in programma in piazza di Signori venerdì 30 giugno alle 20 con l'obiettivo di far saltare l'accordo: "È arrivata l'ora di contarci!".
Il CdA della Banca Popolare di Vicenza, riunitosi d'urgenza venerdì 23 giugno, nel prendere «atto della decisione della Commissione Europea di non ammetterla alla "Ricapitalizzazione Precauzionale" richiesta al MEF il 17 marzo scorso» e che il Single Resolution Board della Banca Centrale Europea aveva deciso che la Banca era «a rischio di dissesto, attivando il processo previsto dall'art. 19 del Decreto 180/2015» aveva ripercorso l'attività svolta «a partire dall'insediamento, il 13 luglio scorso, per far fronte alla gravissima perdita di reputazione subìta dal Gruppo a causa dei ben noti eventi, e al conseguente calo della sua operatività , adoperandosi anche per ridurre i connessi rischi legali».
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Nella giornata di oggi è giunto a realizzazione il piano di intervento predisposto per la soluzione della crisi di Veneto Banca. A seguito delle decisioni delle Autorità europee e in conformità al Decreto Legge del 25 giugno 2017 n.99, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, su proposta della Banca d'Italia, ha sottoposto la banca a liquidazione coatta amministrativa. La Banca d'Italia ha nominato gli Organi liquidatori nelle persone dei sigg. avv. Alessandro Leproux, prof.ssa avv. Giuliana Scognamiglio e dott. Fabrizio Viola, quali Commissari liquidatori, e dei sigg. avv. Franco Benassi, dott. Giuseppe Vidau, prof. avv. Andrea Guaccero quali componenti del Comitato di sorveglianza.
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Nella giornata di oggi è giunto a realizzazione il piano di intervento predisposto per la soluzione della crisi di Banca Popolare di Vicenza. A seguito delle decisioni delle Autorità europee e in conformità al Decreto Legge del 25 giugno 2017, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, su proposta della Banca d'Italia, ha sottoposto la banca a liquidazione coatta amministrativa. La Banca d'Italia ha nominato gli Organi liquidatori nelle persone dei sigg. dott. Claudio Ferrario, prof. avv. Giustino Di Cecco e dott. Fabrizio Viola, quali Commissari liquidatori, e dei sigg. avv. Maria Elisabetta Contino, prof. avv. Francesco De Santis e prof. avv. Raffaele Lener quali componenti del Comitato di sorveglianza.
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