BPVi, Gianni Mion e Fabrizio Viola riportano i prestigiosi quadri a Prato. Cambio di rotta rispetto a Gianni Zonin: “aveva forse qualche ambizione napoleonica”

Un sosia scambiato per Iacopo De Francisco: saperci correggere "fotografa" la nostra libertà... di non approfondire i numeri della transazione BPVi e il presunto viaggio di Iorio a Miami "più di piacere che di lavoro"

BPVi: Consob, proposta sanzione ex Cda da 4,2 milioni. Ipotesi violazioni in materia trasparenza banca-clientela

Comuni "aggregati" a Confindustria Vicenza a pagamento: Grumolo e Creazzo "spiegano", Montecchio Maggiore e Bressanvido no

Il sistema politico imprenditoriale ha toccato il fondo da cui risollevarsi? Amen
«Confindustria Vicenza conta più di 2.000 imprese associate (comprese le aggregate estere), per un totale di oltre 82.000 addetti»: così si legge sul "chi siamo" del sito degli industriali di Vicenza. Con questa premessa appare sorprendente annoverare tra chi è iscritto e versa una quota annuale una serie di Comuni del Vicentino. Noi nell'elenco, letto rapidamente, abbiamo trovato quelli di Montecchio Maggiore, Bressanvido, Grumolo delle Abbadesse e Creazzo e a loro, nelle persone dei relativi sindaci e dei segretari comunali in carica, il 16 dicembre 2016 abbiamo inviato via Pec una richiesta in cui chiedevamo di «sapere per quale ragione tecnica o di altro tipo e a quale costo il suo comune sia iscritto a Confindustria Vicenza». Nessuna risposta, solleciti vari ma l'ultimo, inviato il 7 gennaio, ha sortito l'effetto finale di farci ricevere le cortesi risposte di due dei "comuni confindustriali", Grumolo delle Abbadesse e Creazzo, e di confermarci i silenzi, perchè?, di Montecchio Maggiore e Bressanvido.
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Vicenza, "Noi che credevamo nella BPVi" organizza incontro al Centro Sport Palladio

Coldiretti Vicenza: allevamenti veneti e vicentini messi a dura prova da prezzo e qualità di latte e carne

Iacopo De Francisco lascia BPVi

Transazione, azione di responsabilità e capacità di Fabrizio Viola si incrociano nel salvataggio di BPVi e Veneto Banca
In questo periodo è massima l'attenzione sul salvataggio delle due ex Popolari venete intrapreso dal suo nuovo management che ruota intorno a Fabrizio Viola, scelto dal socio di fatto unico, il Fondo Atlante, che lo ha nominato ad di Banca Popolare di Vicenza e presidente del comitato esecutivo di Veneto Banca, salvataggio per il quale è preliminare ai previsti consistenti tagli dei costi e all'immissione altrettanto pesante di nuovi capitali, almeno 3.5 miliardi, il successo della proposta di transazione avanzata a 94.000 soci della banca vicentina e a 75.000 di quella montebellunese. Ci arrivano in quest'ambito due note, una da Riccardo Federico Rocca dell'omonimo studio milanese e l'altra da un lettore affidabile che preferisce mantenere pubblicamente l'anonimato ma che ci gira, facendolo suo, il commento che circola in ambienti vicentini qualificati su un articolo di Lettera 43.
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza e Veneto Banca: la strada dell'Arbitro Consob

Come avevamo previsto tre mesi fa, le offerte di ristoro comunicate da Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza rappresentano un contentino. Per entrambe le oramai ex popolari venete l'offerta riguarda gli acquisti (di titoli già emessi) e le sottoscrizioni (di titoli di nuova emissione) avvenuti a partire dal 2007 tramite le banche dei due gruppi. Per Veneto Banca l'offerta prevede un risarcimento pari al 15% delle perdite subite al netto delle vendite effettuate e dei dividendi percepiti: il prezzo offerto varia quindi da 4.50 a 6.00 euro per azione a seconda della data di acquisto. Più questa è recente, maggiore è il prezzo offerto per via dei dividendi che non vengono detratti. Per Banca Popolare di Vicenza il prezzo è invece fissato a 9.00 euro per azione. Continua a leggere