Fiera di Vicenza al 20% nella fusione con Rimini. Va bene a Matteo Marzotto, Corrado Facco e soci pubblici. Ci perde la città

Banche, italiani i più tartassati: commissioni nette sui ricavi le più alte

Confartigianato, proposte al Governo in vista della prossima legge di bilancio

In vista della prossima legge di bilancio, Confartigianato ha presentato al Governo una serie di richieste in materia fiscale relative al mondo della piccola impresa. La prima riguarda l'introduzione dell'Iri, imposta sul reddito imprenditoriale, che potrà consentire anche alle aziende personali (ditte individuali e società di persone) di beneficiare, già dal 2017, di una tassazione al 24% per i redditi non prelevati dal titolare o dai soci, come già previsto per le società di capitali. Continua a leggere
"Vicenza. La città sbancata", lanci sull'agenzia di stampa nazionale AGI

Di seguito pubblichiamo i lanci dell'agenzia di stampa nazionale AGI, ripresi già anche da diversi quotidiani, sul libro "Vicenza. La città sbancata"
Editoria: 'Vicenza. La citta' sbancata', libro su Banca Popolare. (AGI) - Roma, 28 set. - Nell'agosto 2010 l'agenzia di rating Fitch declasso' la Banca Popolare di Vicenza da A- a BBB+. Fu il primo campanello d'allarme. Giovanni Coviello, direttore di 'VicenzaPiu', scrisse il 4 agosto 2012: "Il rating Standard&Poor's della Banca Popolare di Vicenza crolla da BBB- a BB+, ma tutto tace". E' una lunga serie di segnali di pericolo incombente quelli raccolti nel libro 'Vicenza. Continua a leggereSquadre di legali, consulenti e associazioni a tutela dei soci BPVi e Veneto Banca, Codacons Veneto: no alla rassegnazione!

Dal 13 agosto 2010 informiamo i nostri lettori su quello che sei anni dopo è ufficialmente diventato il disastro della vecchia Banca Popolare di Vicenza e che ora racconta con la nostra raccolta di articoli in 344 pagine "Vicenza. La città sbancata", il libro testimonianza che dopo la sua prima pubblicazione a fine giugno è arrivato alla seconda ristampa che è anch'essa in via di esaurimento. Da tempo, poi, raccontiamo la cronaca dei fatti dopo l'era di Gianni Zonin con al centro da un lato gli sviluppi della nuova gestione, ad oggi, diciamo, ben poco produttivi, e dall'altro un'inchiesta che a Roma per la situazione simile, e forse meno grave se non altro per entità complessiva e per gli intrecci con i vari poteri, Veneto Banca e il suo "uomo di riferimento" Vincenzo Consoli, è già approdata ai suoi arresti domiciliari, al sequestro di suoi beni per 45 milioni di euro e alla chiamata in causa di altri 14 esponenti dei vertici della banca di Montebelluna, sindaci inclusi.
Continua a leggereIncontro BPVi-sindacati, Gianni Mion: "fusione con Veneto Banca strada migliore". Giuliano Xausa: "in vista licenziamenti di massa"

Banca Popolare di Vicenza apre gratuitamente la sede storica di Palazzo Thiene

BPVi, il ruvido Mion ha già mandato a quel paese Iorio secondo lo "sciocchezzaio bancario" su Lettera43

Franco Conte di Codacons aggiunge consigli alla lettrice disperata per il flop delle azioni BPVi che ha scritto a [email protected]: la diffida-reclamo va fatta, no amnistia ai ladri

1) gli scavalcati non possono che essere quelli che hanno presentato la domanda per iscritto di cessione delle azioni, ma quelli che lo hanno fatto a voce potranno avere tutela sulla mancata "liquidabilità del titolo" sopravvenuta. In termini semplici: quando ha comperato le azioni anche nel 19... il titolo non era quotato ma prevedeva una procedura per la vendita, nei tempi migliori pochi giorni e poi via via qualche settimana, poi mesi e infine il titolo è diventato "invendibile". Nei rari tentativi di conciliazioni questo aspetto è stato valorizzato con il riconoscimento di una percentuale (30/35 %) del danno subito. Una rondine non fa primavera ma riteniamo che sia una prospettiva interessante. Continua a leggere
“Tassa” sui salvataggi bancari, Codacons: pronti a denunce per appropriazione indebita

In arrivo la tassa sui salvataggi bancari, che sarà applicata sui conti correnti degli italiani. Alcune banche, infatti, stanno inviando comunicazioni ai propri correntisti, informando dell’applicazione di questo nuovo e suggestivo balzello, il cui importo arriva a 25 euro, motivando tale scelta con la necessità di rientrare dei costi del “Fondo Nazionale di Risoluzioneâ€. Secondo il Codacons si tratta di una tassa inaccettabile, contro la quale scatteranno una raffica di denunce. Mentre i danni del terremoto sono pagati dai cittadini e non dalle banche, le conseguenze della mala gestione bancaria viene scaricata sugli italiani, attraverso tasse come quella imposta ora da alcuni istituti bancari.
Continua a leggere