Giovedi 10 Maggio 2018 alle 09:19
Settanta milioni di euro. È più o meno la cifra necessaria per l'aumento di capitale che la famiglia Zonin, aiutata dall'advisor Mediobanca, avrebbe in mente per la controllata Casa Vinicola Zonin 1821, una delle maggiori aziende del settore, con una importante propensione all'export (circa il 90% dei ricavi viene generato fuori dall'Italia). Il nuovo socio, secondo le attese, dovrebbe essere preferibilmente straniero. L'obiettivo sarebbe infatti quello della crescita internazionale del gruppo, anche tramite acquisizioni, per aggiungere nuovi marchi e attività alle etichette Principi di Butera, Ca' Bolani, Tenuta il Bosco e ai vigneti americani della Barboursville: la tenuta si trova in Virginia su una superficie di 500 ettari, di cui 90 a vigneto.
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Lunedi 7 Maggio 2018 alle 11:12
Gli eredi di
Gianni Zonin, a cui il padre tutto ha donato sia pure ora sub judice, aprono a nuovi soci, come si legge su
Economia del Corriere della Sera di oggi, di cui pubblichiamo l'articolo a seguire. Vi si parla di un valore della società sui 400500 milioni ma le cose, intanto, non tornano. Innanzitutto la
Zonin SPA è prevalentemente una socieà commerciale, che acquista il vino dalle circa 10 società agricole della famiglia che, a quanto ci risulta, non c'entrano oggi con la SPA e sulle quali o su parte delle quali potrebbe, comuqnue, pendere la spada di Damocle dei sequestri per le vicende della
BPVi di papà Gianni.
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Venerdi 27 Aprile 2018 alle 09:21
Continue pressioni da parte dei dirigenti della
Popolare di Vicenza per indurre il proprio personale a piazzare ai clienti le azioni della banca; clienti obbligati ad accettare per non perdere mutui e finanziamenti; dipendenti minacciati di rimozione o licenziamento nel caso di minima obiezione in merito alla irregolarità delle operazioni che erano spinti a concludere. È grazie a centinaia di email, acquisite nel corso delle indagini assieme alle testimonianze di numerosi funzionari, che la
Consob ha "incastrato" i vertici della
Bpvi, e ora sono quelle stesse comunicazioni di lavoro, inviate in via telematica tra il 2013 e il 2015, ad aver convinto la Corte d'appello di Venezia a confermare le sanzioni inflitte dell'organismo di vigilanza della Borsa.
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Giovedi 26 Aprile 2018 alle 10:10
Crisi bancarie, il
decreto per i rimborsi potrebbe essere già oggi all'attenzione dal governo. Il Fondo di ristoro da 100 milioni per le vittime di reati finanziari previsto dalla legge di bilancio è stato messo a punto dal Ministero delle Finanze e ora potrebbe confluire in un decreto di Palazzo Chigi. Prima dell'emanazione definitiva è però necessario il parere del Consiglio di Stato, che potrebbe arrivare nel giro di una settimana. Il Fondo, inserito nella manovra durante l'iter parlamentare, prevede una dotazione di 100 milioni di euro in quattro anni - dal 2018 al 2021- e sarà finanziato attraverso il Fondo interbancario di garanzia e il Fondo dei conti dormienti.
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Mercoledi 25 Aprile 2018 alle 09:57
Il 4 marzo 2017 erano praticamente senza fondi e la loro crisi rischiava di scatenare problemi anche a Mps e «un effetto contagio nel sistema bancario italiano, specialmente tra le banche più deboli». Per questo la Ue autorizzò l'Italia a prestare garanzie pubbliche alle obbligazioni per una decina di miliardi che i due istituti emisero per cercare di tamponare le falle. A rischiare - a causa delle
banche di Vicenza e Montebelluna - era, nell'aprile dell'anno scorso, l'intera «economia italiana», non solo il Veneto come si disse due mesi dopo. La corsa agli sportelli, paventata nel giugno 2017 come possibile conseguenza di un mancato salvataggio, c'era già stata: tra il7 e il 21 marzo 2017.
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Martedi 24 Aprile 2018 alle 09:29
Ex popolari, Sga prepara un'offerta ai Confidi per disinnescare il rischio sulle micro-imprese. Adesso che c'è anche l'evidenza dei dati, diventa chiaro il rischio che sta di fronte alla spa del Tesoro nella gestione delle imprese con i crediti incagliati provenienti da
Bpvi e
Veneto Banca. Aziende, per semplificare, in difficoltà nella restituzione dei prestiti concessi a suo tempo, ma dove gli affidamenti sono ancora attivi e quindi con una possibilità di tornare in bonis. Così, dopo il primo incontro di dieci giorni fa in
Veneto Sviluppo, Marina Natale, amministratore delegato della società nata per gestire la liquidazione del Banco di Napoli e che ora deve gestire il portafoglio di 18 miliardi di crediti deteriorati e sofferenze delle Venete, punta a rivedere i
Confidi nel giro di un paio di settimane, per avanzare un'offerta concreta.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Mercoledi 28 Febbraio 2018 alle 12:59
Gallia in uscita, Costamagna vuole restare. In tanti bramano quelle poltrone: Arcuri di Invitalia, Miccichè, Scannapieco (Bei) e lo scalpitante Palenzona. Ma molto dipende da chi ci sarà a Palazzo Chigi.Sarà che il drammaturgo Anthony McCarten ne ha scritto una memorabile storia e che il regista Joe Wright, dirigendo un formidabile Gary Oldman, l'ha trasformata in un film da Oscar ("L'ora più buia"), ma mai come di questi tempi è stata evocata la figura di Winston Leonard Spencer Churchill. Forse è per questo, o forse è per la Brexit, o forse perché di statisti come lui non ce ne sono più da troppo tempo e se ne sente maledettamente la mancanza, sta di fatto che il grande politico inglese si è risvegliato dal lungo sonno della storia.
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Categorie: Economia&Aziende
Martedi 30 Gennaio 2018 alle 14:46
Le dimissioni di Fabrizio Viola da commissario di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca presentate la settimana scorsa dal 31 gennaio saranno effettive. L'ex ad di Mps (oltre che di BPVi e presidented del comitato strategino dell'Iatituto di Montebelluna, ndr) ritiene concluso il proprio mandato dopo aver completato la dismissione degli asset non incorporati da Intesa San Paolo. Il contratto di cessione di 18 miliardi di sofferenze e incagli alla Sga del Tesoro è ormai quasi perfezizonato dopo la firma del decreto ministeriale. Sono stati raggiunti accordi per la cessione del 71,6% di Banca Intermobiliare ad Attestor, del 70,7% di Farbanca e Cefc, del 9% di Cattolica alla Berkshire Hathaway di Warren Buffett. Restano ancora da sistemare Pestinuova, Claris e il 39,8% di Arca Sgr, gli asset immobiliari e le opere d'arte.
Ilcittadinoonline.it
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Venerdi 26 Gennaio 2018 alle 08:17
Ex Popolari, artigiani in allarme: l'intervento del fondo di
Veneto Sviluppo con
Gianni Mion come consulente non basta, ignora decine di migliaia di piccole imprese finite nella liquidazione di Popolare Vicenza e Veneto Banca. La Cisl attacca: «Mion a rischio di conflitto di interessi perché ex presidente di Popolare Vicenza». Il caso scoppia a pochi giorni dal possibile trasferimento di 18 miliardi di sofferenze e crediti a rischio alla sga.
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Giovedi 25 Gennaio 2018 alle 09:58
Veneto Sviluppo vuole un fondo da 200 milioni con
Gianni Mion per salvare le imprese in «ostaggio» dei crediti in difficoltà delle ex popolari. Il conto l'ha fatto ieri il presidente della finanziaria regionale,
Fabrizio Spagna, con i dati di
Kpmg, consulenti delle liquidazioni
Bpvi e
Veneto Banca nella due diligente che farà transitare i crediti in difficoltà alla
Sga: «
Sono mille le imprese venete, con ricavi tra 10 e 100 milioni, con prestiti incagliati». Aziende vive, con prestiti aperti e non revocati, da luglio nel limbo, visto che di fatto nessuno le sta gestendo e che ancora non si sa bene come lo potrà fare la Sga, che non essendo banca non potrà garantire nuovo credito.
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