Quotidiano | Categorie: Storia, Diritti umani

70° Carta Nazioni Unite: conferenza sabato 24 in Sala Stucchi

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 22 Ottobre 2015 alle 10:42 | 0 commenti

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Comune di Vicenza 

La Conferenza annuale dell’International Peace Bureau sul tema Peace Paths – Percorsi di Pace, in occasione del 70° anniversario dell'entrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite, quest’anno si tiene a Padova e Vicenza dal 23 al 25 ottobre.

 Con la collaborazione di un ampio gruppo di realtà italiane: Centro di Ateneo per i Diritti Umani e Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace dell’Università di Padova, Beati i Costruttori di Pace, Lions Club International, Comune di Vicenza, Fondazione Fontana, World Social Agenda, Unimondo, Banca Etica, Rete Italiana per il Disarmo, Pax Christi, Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Archivio Disarmo. 
Nel pomeriggio del 24 ottobre , dalle 16 alle 18.30 (ingresso libero, informazioni                            [email protected]), la Conferenza sarà ospitata dal Comune di Vicenza, a palazzo Trissino nella Sala degli Stucchi all’insegna di “La strada per la pace e il progresso passa per le città del mondo – quelle più grandi e quelle più piccole” . Verranno affrontati i temi della costruzione di una cultura di pace, della mobilitazione delle comunità intere in difesa dei beni comuni, in particolare dal punto di vista della stretta collaborazione tra movimenti, associazioni ed Enti Locali. 
Interverranno per il Comune di Vicenza il sindaco Achille Variati, Mayor for Peace, e l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala ; Mr Ko Kwon-Il, Chairman of Anti-Base Committee, Gangjeon Village, Jeju Island, Corea; Albino Bizzotto, Beati i Costruttori di Pace; Giusy Armiletti, sindaco di Dueville; Piera Moro, sindaco di Marano Vicentino; Flavio Lotti, direttore del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani; Matteo Soccio, Casa per la Pace, Vicenza. 
Particolarmente significativa è la partecipazione di Mr. Ko, presidente del comitato del Villaggio di Gangjeon che porta avanti da anni una lotta nonviolenta contro la costruzione di una enorme base navale. Insieme al popolo di Lampedusa ha vinto quest'anno il Premio annuale “Sean MacBride” dell'International Peace Bureau. 
Saranno presenti ed interverranno molti dei membri del Direttivo e del Consiglio internazionale di IPB: Ingeborg Breines, Co-presidente IPB (Norvegia); Reiner Braun, Co-presidente IPB (Germania); Colin Archer, Segretario Generale IPB (Svizzera); Dave Webb, Presidente di Campaign for Nuclear Disarmament, Board IPB (Regno Unito); Iain Atack, Professore di Peace Studies, AFRI Action from Ireland, Board IPB (Dublino); Nathalie Gauchet, Mouvement de la Paix, Board IPB (Francia); Paul Lansu, Pax Christi internazionale, Vice presidente IPB (Belgio); Tarja Cronberg, Unione per la Pace, ex Ministro ed Europarlamentare, Board IPB (Finlandia); Alexander Harang, Associazione per la Pace, Board IPB (Norvegia); Jordi Calvo, Centro Studi per la Pace, Board IPB (Barcellona); Janis Alton, Voices of Women for Peace, Board IPB (Canada); Victor de la Barrera Naumann, Tesoriere IPB (Svizzera); Ann Jordan, Campaign for Nuclear Disarmament, Board IPB (Regno Unito). 
Il programma patavino della Conferenza è articolato in tre sessioni. 
La prima sessione si tiene nell’Aula Nievo del Palazzo del Bo dell’Università di Padova venerdì 23 ottobre con inizio alle 15 sul tema “Pace e Pianeta”. La discussione verterà sull’interdipendenza delle azioni per la pace e il disarmo, con le necessarie strategie ecologiche e di contrasto alle cause dei cambiamenti climatici, in vista di auspicabili convergenze di movimenti per la Conferenza COP 21 di Parigi del prossimo dicembre. 
Sempre nell’Aula Nievo alle 18 si svolgerà la seconda sessione con la consegna del premio annuale di IPB “Premio Sean MacBride” per il 2015, assegnato ex aequo al Popolo di Lampedusa e al Villaggio di Gangjeon, sull’Isola di Jeju in Corea. 
La mattina di sabato 24 ottobre (ore 10-13), Giornata internazionale delle Nazioni Unite che quest’anno coincide con il 70° anniversario dell’entrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite , si svolgerà la terza sessione sul tema “The UN Charter is still alive: Strengthening and Democratising the United Nations”. 
Federico Mayor Zaragoza, presidente della Fondazione Cultura di Pace e già direttore generale dell’UNESCO (1987-1999) terrà la lezione magistrale sul tema A Refounded United Nations System is more necessary than ever: “We, the peoples…” now, yes, we can. Nel corso dell’evento, interverranno Antonio Papisca, professore emerito dell’Università di Padova e titolare della Cattedra UNESCO “Diritti umani, democrazia e pace”, Reiner Braun e Ingeborg Breines, co-presidenti dell’International Peace Bureau, Massimo Fabio, rappresentante del Lions Club International alla FAO. 
Sarà garantita la traduzione simultanea inglese-italiano-inglese delle tre sessioni presso l’Università di Padova; sono tutte a ingresso libero fino a esaurimento posti. Per partecipare è necessario compilare il modulo di iscrizione online al link. 
Il 25 ottobre, giornata finale, vedrà la riunione del Consiglio Internazionale di IPB, aperta a chiunque voglia partecipare come uditore, ma tutta in inglese senza traduzione. Si terrà nella sede di Beati i costruttori di pace. 
International Peace Bureau (IPB) 
La fondazione dell’International Peace Bureau risale al 1891-2, quando un ampio percorso consultivo portò all’adozione del suo statuto nel quarto Congresso Universale della Pace a Berna. L’IPB è stato insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1910; nel corso degli anni, tredici dei suoi segretari o consiglieri hanno ricevuto a loro volta il Premio Nobel per la Pace. Oggi IPB riunisce 300 organizzazioni internazionali di 70 diversi paesi, nonché membri individuali; tutti insieme, formano una rete globale con un patrimonio straordinario di esperienze e competenze nel condurre campagne su obiettivi comuni. L’IPB gode di Status Consultivo alle Nazioni Unite dal 1977. Il programma principale delle attività di IPB in anni recenti riguarda il Disarmo per lo Sviluppo Sostenibile, di cui la Giornata Globale di Azione sulle Spese Militari (G-COMS) è un elemento fondamentale. 
" Premio Sean MacBride” 2015 
Sean MacBride, statista e rivoluzionario irlandese, entrò negli anni ‘30 nell’IRA ma se ne dissociò nel 1939, scegliendo di perseguire una via politica e nonviolenta per l’indipendenza dell’Irlanda. Nel 1946 fondò il partito irlandese Clann na Poblachta e ricoprì l’incarico di Ministro degli Esteri dal 1948 al 1951: in quegli anni contribuì in maniera determinante alla stesura della Convenzione Europea dei Diritti Umani del Consiglio d’Europa. Nel 1974 fu insignito del Premio Nobel per la Pace e nel 1976 gli venne conferito anche il Premio Lenin per la Pace, divenendo così l’unica persona a ricevere entrambi i riconoscimenti. Membro fondatore e Segretario, tra il 1961 e il 1974, di Amnesty International, ricoprì anche l’incarico di Segretario dell’International Peace Bureau tra il 1968 e il 1974 e ne fu Presidente dal 1974 al 1985. Sean MacBride è morto nel 1988. 
Il Popolo di Lampedusa ha dato al mondo un esempio straordinario di solidarietà umana, offrendo vestiti, cibo e alloggio a tutte le persone che sono arrivate, disperate, sulle loro coste. La risposta dei lampedusani colpisce ancora di più se contrapposta alle politiche ufficiali e alle azioni dell’Unione Europea, tese esclusivamente a rafforzare i confini nel tentativo di impedire a questi migranti di entrare. Consapevole della sua cultura stratificata nei secoli, un simbolo dell’evoluzione della regione mediterranea dove diverse civiltà si sono incontrate, si sono fuse, hanno costruito e innovato sulla base delle realizzazioni reciproche nel corso dei secoli, arricchendosi a vicenda, l’isola di Lampedusa mostra anche al mondo che la sua cultura di ospitalità e il suo rispetto per la dignità umana sono gli antidoti più efficaci al nazionalismo e al fondamentalismo religioso. 
Il Villaggio di Gangjeon, sull’isola di Jeju, è il sito prescelto per la costruzione di una enorme basa navale da parte del governo sudcoreano. L’isola fu teatro di un terribile massacro negli anni 1948-54, quando il governo sudcoreano si rese responsabile dell’uccisione di circa 30.000 contadini che si erano ribellati contro l’occupazione statunitense. Solo molti anni dopo, nel 2006, il governo pronunciò ufficialmente le proprie scuse per il massacro e l’isola venne dedicata “alla pace mondiale”. Da oltre 8 anni gli abitanti portano avanti una protesta nonviolenta con atti di disobbedienza civile contro la costruzione della base navale: in molti sono stati arrestati e condannati e pene detentiva, nonché a pagare salatissime multe. La lotta nonviolenta dei 2000 abitanti del Villaggio di Gangjeon e di molti altri isolani è sostenuta da una rete internazionale di attivisti per la pace e il disarmo. 

Il 24 ottobre segna anche l’inizio della Settimana ONU per il Disarmo. Si concluderà quel giorno la raccolta firme lanciata in agosto dalla manifestazione Pace in Bici, in occasione del 70° anniversario dei bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki. Si tratta di petizioni indirizzate al Governo italiano in cui si chiede una risposta chiara che escluda l’acquisto di F35 con capacità nucleare, e si lancia l’appello affinché anche l’Italia aderisca alla Solenne Promessa dell’Austria di impegnarsi per un mondo libero da armi nucleari, e si esprima sostegno alla Repubblica delle Isole Marshall nel suo ricorso contro le potenze nucleari davanti alla Corte Internazionale di Giustizia. 

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