BPVi e Veneto Banca, per i nostri lettori ecco la relazione Commissione d’inchiesta regionale: regione dovrà costituirsi parte civile
Giovedi 13 Ottobre 2016 alle 18:45 | 0 commenti
La Commissione consiliare d’inchiesta del Consiglio Regionale del Veneto su Banca Popolare di Vicenza (nella foto l'ex presidente Gianni Zonin) e Veneto Banca sotto la presidenza del Consigliere Maurizio Conte ha preparato una relazione, votata all’unanimità dall’Aula il 30 giugno 2016, nella quale impegna il Presidente Luca Zaia a costituire la Regione parte civile nei processi penali che s’instaurino nei confronti degli ex vertici, direttori e funzionari delle due banche. Il documento (cliccando qui potete scaricarlo e visualizzarlo) per la prima volta viene diffuso sulla stampa. Si tratta di una ricostruzione dettagliata dell'incredibile vicenda delle due Popolari venete, con le audizioni, tra le altre, di associazioni, di sindacati, degli attuali organi di controllo delle banche e delle autorità di vigilanza.
L'inchiesta, che ha beneficiato anche del contributo del dipartimento di economia dell'Università Ca' Foscari di Venezia, presenta nella seconda parte una analisi tecnico-economica sugli scenari passati e futuri del sistema bancario veneto che riguarda Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
“Non è stato facile occuparsi della commissione banche perché la ferita è grande, gli animi sono accesi" ci dice un componente del Servizio attività e rapporti istituzionali Seconda commissione consiliare permanente che riferisce anche di una telefonata di insulti ricevuta da un risparmiatore udito in audizione. Perchè Il dramma è anche questo: la gente, tradita nella fiducia, perde la testa ed inveisce contro il sistema.
Ma “il bel progetto di legge (qui il documento originale) di cui si sono fatti firmatari i commissari componenti della Commissione “banche†- ci riferisce la stessa persona - recante iniziative regionali per la promozione ed il sostegno dell’educazione economica e finanziaria a livello sociale. Perché quanto è accaduto, che è solo in parte, però, prodotto di scarsa consapevolezza sociale degli strumenti finanziari e del concetto di "capitale di rischio", non abbia a ripetersi. Il Consiglio regionale spera di poter approvare il progetto di legge in questione entro la fine dell’annoâ€.
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