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I 'bond cuscinetto' per le banche, le nuove passivita' che potranno essere emesse dal prossimo anno, novita' inserita nel Ddl Bilancio, viene vista con interesse dai banchieri presenti alla Giornata Mondiale del Risparmio interpellati da Radiocor. La prima valutazione e' quella dell'Abi, con il direttore generale Giovanni Sabatini: "Era necessario adeguare la normativa italiana a quella europea e' quindi importante che sia entrata nella legge di Bilancio, i requisiti per i 'bond cuscinetto' sono urgenti per le banche sottoposte al Tlac", quelle sistemiche.

I nuovi titoli nella gerarchia dei creditori si porranno in una posizione intermedia tra i bond senior e i bond subordinati, sono quindi passivita' aggredibili prima dei bond senior con un effetto di maggior tutela per risparmiatori che sottoscrivono le obbligazioni senior. I bond cuscinetto "sono interessanti e noi li studieremo", commenta l'amministratore delegato di Ubi Victor Massiah: "sono un'ulteriore opportunita' di funding", aggiunge il banchiere anche se non ritiene che si possa pensare a prime emissioni "a brevissimo".

Valutazione positiva anche da parte del presidente del Credito Valtellinese Miro Fiordi: "E' positivo che ci siano ma finche' non vediamo tutte le regole per il requisito Mrel non possiamo dire altro". La soglia per il requisito Mrel, che riguarda tutte le banche, dovra' essere messa a punto dal Single resolution board. Chi invece ancora non li ha messi nel mirino e' Intesa Sanpaolo. L'amministratore delegato Carlo Messina ha detto che la banca non ha iniziato a studiare il nuovo strumento. Possibilista sull'utilizzo del nuovo strumento e' la Popolare dell'Emilia Romagna con il suo amministratore delegato Alessandro Vandelli: "Aspettiamo di capire le dimensioni del cuscinetto Mrel, cioe' di capire quanti bond di questo tipo potremo avere in bilancio. Poi, naturalmente serviva un intervento legislativo che ora sta arrivando. Quindi credo che li prenderemo in considerazione come tutto il sistema bancario".