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Bcc verso l'Assemblea straordinaria, ecco perchè vince Iccrea

Di Piero Zanin Lunedi 15 Maggio 2017 alle 11:26 | 0 commenti

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Manca appena una manciata di giorni, poi le regole del gioco cambieranno ancora. Il prossimo 28 maggio le Bcc venete si incontreranno per un'assemblea "straordinaria", in tutti i sensi, destinata a fare storia e alla quale parteciperanno tutti i vertici del credito cooperativo veneto.  Il quadro è complesso. Il Cda delle Bcc Venete si è riunito lo scorso mercoledì per dare il via alla variazione dello statuto (cambiamenti già decisi nel 2014) e quindi convocare l'assemblea. E' stata questa probabilmente l'ultima decisione, presa unitariamente, dell'attuale Consiglio che esprima una maggioranza ormai solo teorica e non più pratica. L'attuale Cda, infatti, con 6 membri su 10 appoggia Cassa Centrale ma la maggioranza delle Bcc venete (13 a 11) si è schierata in favore di Iccrea

Un cambiamento radicale, che di fatto allontana l'ipotesi di un'asse Veneto-Trentino. La spaccatura ha generato la richiesta di allargare la prossima assemblea a tutti i membri e ha interrotto la discussione sulla successione dell'attuale direttore Fabio Colombera. La Riforma del credito cooperativo è una buona notizia per i risparmiatori. Banche di dimensioni modeste devono confluire in grandi gruppi, ricevendo in cambio maggior solidità, servizi sia a livello tecnico (ad esempio informatico e di gestione) sia a livello strategico (in termini di possibili prestiti ma anche di operatività all'estero). Per questo, la decisione di in che gruppo confluire tra Iccrea o Cassa Centrale è un punto di svolta per il futuro del credito cooperativo veneto. Cassa Centrale sembrava in vantaggio, poi il ribaltone. Nel vicentino, però, nessuna sorpresa. La Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, ad esempio, è sempre stata schierata con Iccrea, a cui si appoggia da tempo come fornitrice di servizi. Difficile, però, comprendere quale sia la molla scattata nei vertici delle altre Bcc venete. Più semplice spiegare a livello pratico la nuova scelta: il passaggio in Iccrea è gratis Cassa Centrale, invece, in mancanza delle adeguate coperture ha necessità di un aumento di capitale per "l'acquisizione" del Credito cooperativo veneto. Soldi facilmente reperibili come "tassa" d'ingresso dei nuovi istituti di credito. Un particolare, qui la stranezza del cambio di rotta dell'ultimo Cda, nota da tempo.

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