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Boom di denunce per estorsione, CGIA: +64% negli ultimi 5 anni. Veneto ultimo nel Nordest con comunque il + 79,5%

Di Redazione Economica VicenzaPiù Mercoledi 23 Agosto 2017 alle 13:11 | 0 commenti

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Boom di denunce per estorsione: +64% negli ultimi 5 anniSecondo i dati dell'Ufficio studi della CGIA, negli ultimi 5 anni (2010-2015) le denunce per estorsione sono aumentate del 64,2 per cento: in valori assoluti sono passate da 5.992 a 9.839. Gli incrementi percentuali più importanti hanno interessato in particolar modo le regioni del Nordest: nel Trentino Alto Adige del +188 per cento (in valore assoluti +94), in Emilia Romagna del +172,8 per cento (+ 501 in termini assoluti) e in Friuli Venezia Giulia del +125,4 per cento (+79 denunce). L'ultima regione nordestina, il Veneto, ha registrato un incremento percentuale del 79,5 per cento, pari ad un aumento in termini assoluti di 217 denunce.

La regione con il più alto numero di denunce segnalate all'Autorità giudiziaria è la Lombardia che nel 2015 ne ha registrate 1.336. Al secondo posto troviamo la Campania con 1.277 e al terzo il Lazio con 916 (vedi Tab. 1).

"Il fenomeno estorsivo - dichiara il coordinatore dell'Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo - è un tipico reato praticato dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso ai danni degli imprenditori. Oltre ad acquisire illecitamente del denaro con la violenza e le minacce, l'obbiettivo principale è quello di controllare il territorio. Il fatto che nelle regioni del Nord siano in forte aumento le denunce per estorsione, segnala ancora una volta che questi gruppi criminali organizzatisi sono diffusi in modo capillare in tutto il Paese e in particolare nelle regioni più ricche".
L'escalation del fenomeno estorsivo è riscontrabile anche da quanto emerge nel Graf. 1 che ricostruisce l'andamento delle denunce a livello nazionale avvenuto tra il 2006 e il 2015.
Secondo i dati di Transcrime (Centro di ricerca dell'Università Cattolica di Milano) fa sapere l'Ufficio studi della CGIA, si stima che il fatturato complessivo dell'estorsione organizzata in Italia oscilli tra i 2,7 e i 7,7 miliardi di euro l'anno.
Pur essendo molto contenute (nel 2015 le segnalazioni sono state solo 375), non va nemmeno sottovalutato il fenomeno dell'usura (vedi Graf. 2).
"Con le sole denunce effettuate all'Autorità giudiziaria - dichiara il segretario della CGIA Renato Mason - non è possibile dimensionare il fenomeno dell'usura. Le segnalazioni, purtroppo, sono molto esigue. Tuttavia, l'attenzione non va assolutamente abbassata, perché come sanno gli addetti ai lavori è molto difficile che le vittime trovino la forza per denunciare i propri strozzini. Oltre al perdurare della crisi e la conseguente stretta creditizia, sono soprattutto le scadenze fiscali o la necessità di fronteggiare piccoli imprevisti di spesa a spingere molte micro aziende nella morsa degli usurai, spesso per importi molto contenuti che non superano qualche migliaio di euro".
Una delle ragioni che probabilmente continua a spingere molti piccoli imprenditori tra le braccia degli usurai è il perdurare del credit crunch praticato dalle banche nei confronti delle imprese. Tra il giugno 2011 (punto più alto dell'erogazione del credito) e lo stesso mese di quest'anno, i prestiti bancari alle
imprese (società non finanziarie e famiglie produttrici) sono diminuiti di 153,5 miliardi di euro (-15,3 per cento). Con una caduta verticale di questo genere, è molto probabile che alcune piccole imprese, sempre a corto di liquidità e tradizionalmente sotto-capitalizzate, pur di rimanere a galla siano ricorse a forme illegali di approvvigionamento del credito.


Tab. 1 - L'escalation delle denunce per estorsione dal 2010 al 2015 e qui le altre tabelle

 

Rank per var. % in 5 anni (2015/2010)

 

2010

 

2011

 

2012

 

2013

 

2014

 

2015

Var. ass. 2015-2010

Var. % 2015/2010

Valle d'Aosta

3

6

15

25

18

17

+14

+466,7

Trentino Alto Adige

50

43

66

48

84

144

+94

+188,0

Emilia-Romagna

290

294

391

446

668

791

+501

+172,8

Umbria

65

76

92

90

88

167

+102

+156,9

Friuli-Venezia Giulia

63

57

76

84

104

142

+79

+125,4

Toscana

317

327

302

372

490

706

+389

+122,7

Molise

27

41

42

35

41

55

+28

+103,7

Liguria

154

128

156

156

222

290

+136

+88,3

Marche

123

133

137

167

167

223

+100

+81,3

Veneto

273

252

312

317

404

490

+217

+79,5

Lazio

517

628

649

644

733

916

+399

+77,2

Sardegna

143

95

107

167

201

245

+102

+71,3

Lombardia

797

873

857

972

1.167

1.336

+539

+67,6

Basilicata

51

71

46

82

78

85

+34

+66,7

Piemonte

409

352

403

457

569

667

+258

+63,1

Puglia

565

611

671

638

754

805

+240

+42,5

Sicilia

650

616

651

736

722

897

+247

+38,0

Abruzzo

163

158

180

141

226

220

+57

+35,0

Campania

1.021

1.070

1.050

1.005

1.124

1.277

+256

+25,1

Calabria

311

268

275

302

362

366

+55

+17,7

Italia

5.992

6.099

6.478

6.884

8.222

9.839

+3.847

+64,2

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat


 

Leggi tutti gli articoli su: Cgia, Estorsione

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