BPVi e Veneto Banca oltre l'ultima spiaggia ma Pier Carlo Padoan rassicura
Martedi 13 Giugno 2017 alle 11:17 | 0 commenti
Mentre a Milano, quando scriviamo, si sta svolgendo il Cda della Banca Popolare di Vicenza (domani è previsto quello di Veneto Banca) di cui si paventano le dimissioni in caso di una mancata decisione da parte di Stato e privati, chiamati a immettere circa 6.4 miliardi nei due istituti per evitare le "risoluzione" (fallimento), il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan comunica che "la soluzione e' ormai prossima e che le interlocuzioni con le istituzioni europee sono incoraggianti". Nella sua nota il ministro ribadisce che "la soluzione non contemplerà alcuna forma di bail-in e che obbligazionisti senior e depositanti saranno in ogni caso pienamente garantiti".
Se quest'ultima dichiarazione appare fondamentalmente pleonastica, se veramente non ci dovesse essere il bail in, che in prima battuta "toccherebbe" gli azionisti, gli obbligazionisti junior e i correntisti con oltre 100.000 euro di depositi, sarà fondamentale conoscere le decisioni di Intesa Sanpaolo e di Unicredit, le due banche chiamate di fatto all'ultimo capezzale delle due veente dopo le resistenze e i rifiuti di ulteriori iniezioni di capitali da parte delle Casse di Risparmio e di gran parte delle altre istituzioni bancarie.
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