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C'è filo conduttore tra dirigenza vecchia e nuova di BPVi e Veneto Banca? Se lo chiede Piatrizio Miatello di Ezzelino III da Onara

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 9 Maggio 2017 alle 20:15 | 0 commenti

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Riceviamo e pubblichiamo una nota di Piatrizio Miatello, presidente dell'Associazione Ezzelino III da Onara

Le vicende di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca ci hanno insegnato a non fidarci mai del sistema bancario. Dalle carte della Procura di Roma in nostre mani emerge, ormai senza nessuna ombra di dubbio, che gran parte del personale delle due banche era a conoscenza della gravissima situazione in cui versavano entrambi gli Istituti Bancari. Nonostante ciò, solo pochissimi soggetti si sono astenuti dall'eseguire le direttive diramate dai vertici. In tale cotesto la tutela dal risparmiatore, che ricordiamo essere sempre una persona, è scomparsa. Ma c'è un filo conduttore tra la vecchia dirigenza e la nuova dirigenza delle due banche? Processualmente, per ora, nulla lega la vecchia dirigenza a quella nuova. Moralmente ed eticamente però, se con la vecchia dirigenza il concetto di persona è scomparso, ciò continua ad essere anche ora ed allo stesso modo per la nuova dirigenza.

Oggi tutti i dirigenti ci snocciolano formule tecniche in base alle quali essi sono costretti ad operare. A loro dire, non ci si può discostare dal risultato oggettivo. Ciò sarebbe corretto, in un contesto però di normalità dove ogni parte ha fatto e fa diligentemente il suo ruolo.
Ma la situazione in Veneto Banca ed in Banca Popolare di Vicenza non si può certo definire normale. Migliaia e migliaia di risparmiatori sono stati derubati dei lori risparmi.
In sintesi, quindi, prima i risparmiatori sono stati calpestati a causa del non rispetto dei parametri oggettivi da parte delle banche; ora i risparmiatori non possono essere risarciti perché gli stessi parametri oggettivi non lo consentirebbero.
E' comodo dunque scavalcare le regole quando ciò consente ingenti profitti e poi utilizzare la giustificazione  dei parametri oggettivi per non restituire i profitti realizzati in precedenza e spesso truffaldinamente.
Ma i parametri oggettivi che ci sono ora c'erano anche prima. Tutta, o quasi, la dirigenza attuale sapeva il contesto in cui volontariamente essa, in cambio di compensi enormi, sta operando.
Un contesto nel quale migliaia e migliaia di persone sono state truffate da chi, qualche minuto prima dell'attuale dirigenza, sedeva sulle stesse sedie dove si siedono ora i nuovi dirigenti.
Un contesto nel quale il primo parametro oggettivo e morale a cui adempiere, e' restituire il maltolto a tutte le persone che sono state truffate.
Persone che come prima e senza alcuna distinzione, anche oggi continuano invece ad essere dimenticate.
La situazione della due banche venete e' critica.
Comunichiamo a tutti che stiamo lavorando per costituire un comitato di vigilanza per la tutela del risparmio e della persona.
Tale comitato interagira' attivamente con alcune banche, con le quali siamo in trattativa, ed avra' la funzione di tutelare a 360 gradi i risparmi e le persone.
Comunichiamo a tutti che grazie ai professionisti a cui l'associazione si e' rivolta stiamo predisponendo una serie di informative rivolte esclusivamente agli aderenti per imparare a vedere piu' da vicino alcuni temi cosi' tutelando meglio i nostri interessi e i nostri diritti.
Qui e' allegato un approfondimento che riguarda la lettura dell'estratto conto bancario.


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