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Crescita Pil. Padoan: concentrare risorse sul lavoro per i giovani e gli investimenti. Calenda e Boccia, inversione che comincia a diventare strutturale

Di Redazione Economica VicenzaPiù Mercoledi 16 Agosto 2017 alle 19:17 | 0 commenti

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"Se vogliamo continuare a mettere in sicurezza le finanze pubbliche e ridurre il peso del debito che grava sulle generazioni future, disponiamo di poche risorse. Dovremmo concentrarle su misure per incentivare le assunzioni dei giovani che cercano lavoro, per confermare le agevolazioni a sostegno degli investimenti privati, per proseguire nel sostegno agli investimenti pubblici, e per potenziare gli strumenti contro la poverta'. Investire sul capitale sociale e fisico del paese ne accrescera' potenziale e produttivita', e contribuira' a rafforzare il ciclo fiducia-investimenti che sta sostenendo questa ripresa". Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, commentando - con lo sguardo rivolto alla prossima legge di Bilancio - i dati sul Pil diffusi questa mattina dall'Istat.

"Nel secondo trimestre dell'anno il prodotto interno lordo e' aumentato rispetto al trimestre precedente per la decima volta consecutiva. L'incremento dello 0,4 per cento corrisponde a una crescita dell'1,5 per cento rispetto al livello raggiunto nel secondo trimestre 2016, il tasso di crescita economica piu' sostenuto dall'inizio della crisi", ha rilevato Padoan.

"A questi risultati - ha rilevato Padoan - ha contribuito una politica economica che dal 2014 ha proceduto con coerenza lungo un sentiero stretto, ma tracciato in modo chiaro: riduzione delle tasse, incentivi agli investimenti privati, misure sociali per il contrasto alla poverta' e alla disuguaglianza; gestione oculata del bilancio allo scopo di migliorare i saldi di finanza pubblica, cosi' da stabilizzare la relazione tra debito e PIL e rimuovere cause di preoccupazione ed instabilita' nei mercati, che potrebbero fare aumentare i tassi e quindi sottrarre risorse alla ripresa. L'intero spettro delle tasse sulle famiglie e sulle imprese e' stato interessato da riduzioni: e' stata ridotta l'Irpef ai lavoratori con remunerazioni piu' basse attraverso un beneficio di 80 euro al mese, e' stata eliminata la componente Irap calcolata sul lavoro dipendente, e' stata cancellata l'IMU sui beni strumentali imbullonati e quella sui terreni agricoli, l'IRES e' scesa dal 27,5 al 24 percento, l'imposta sulla proprieta' della casa in cui si vive (TASI) e' stata cancellata. Stimiamo che nel 2017 su queste voci i contribuenti italiani pagheranno meno imposte per un importo superiore a venti miliardi di euro rispetto al 2013".

"Gli investimenti privati sono ripartiti anche grazie alle agevolazioni fiscali: super-ammortamento, iper-ammortamento, credito d'imposta per ricerca e sviluppo e altri incentivi hanno spinto le imprese a cogliere un clima internazionale piu' favorevole alla crescita per fare investimenti con i quali migliorare la propria capacita' produttiva. Sul fronte degli investimenti pubblici c'e' ancora molto da fare: dopo anni di contrazione della spesa in conto capitale, sono stati aumentati gli stanziamenti ed e' stato abolito il patto di stabilita' interno che limitava le capacita' di intervento degli enti locali. La necessaria riforma del codice degli appalti realizzata nel 2016, riveduta e corretta nell'anno in corso, aiutera' a gestire in modo piu' trasparente ed efficiente gli appalti pubblici. Si stanno creando le condizioni per una ripresa sostenuta nella realizzazione di infrastrutture - ha aggiunto Padoan - che e' gia' evidente in campo ferroviario. Sara' primario lo sforzo nella messa in sicurezza del Paese sotto il profilo dei rischi sismici e idrogeologici".
"Si', sono dati oggettivi e incontestabili, siamo a una inversione che comincia a diventare strutturale". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, alla domanda se il dato Istat di oggi sulla crescita di +0,4% del Pil nel secondo trimestre dell'anno (+1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) rappresenti una 'svolta'. Intervistato dal Tg3, Boccia ha rilevato come si tratti di un "effetto combinato" di "politiche economiche coerenti" e della "capacita' di reazione della gran parte dell'apparato industriale del Paese". In questo senso, l'industria italiana deve "continuare a fare quello che sta facendo": "continuare a investire e a credere nel Paese che dimostra di avere potenzialita' elevate, per costruire un percorso che possa essere strutturale in termini di crescita".
'Dopo 10 trimestri consecutivi di aumento del Pil la crescita e' sempre piu' strutturale, anche grazie alle riforme e ai provvedimenti a favore della crescita dei governi Renzi e Gentiloni, ma rimane molto da fare per ritornare al periodo precrisi in termini di PIL e occupazione". E' il commento del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ai dati Istat sul Pil. "Occorre - sostiene Calenda in una nota - insistere nella prossima legge di bilancio su investimenti, internazionalizzazione e supporto all'occupazione giovanile".
La prossima legge di Bilancio deve poggiare su due pilastri: "Non smontare le riforme fatte fino ad oggi che sono la causa" dei dati del Pil certificati oggi dall'Istat e "cominciare a lavorare sul lavoro, per dare valore al lavoro e rendere competitivo il Paese, partendo dai giovani, con un grande piano di inclusione dei giovani nel mondo del lavoro e in particolare nelle imprese private". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, rispondendo ad una domanda sui contenuti della legge di bilancio nel corso di una intervista al Tg3. Quanto alle proposte che si discutono in questi giorni sulle pensioni, in particolare per i giovani, per Boccia questo "e' un elemento importante ma forse non prioritario: bisogna pensare ai giovani per farli entrare nel mondo del lavoro, costruire il presente dei giovani non pensare al futuro pensionistico dei giovani, che e' un elemento importante ma non penso che sia prioritario quanto invece l'importanza del mondo del lavoro".

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