Diamanti, associazioni consumatori: risarcire risparmiatori coinvolti
Martedi 31 Ottobre 2017 alle 21:48 | 0 commenti
I risparmiatori coinvolti dalla vendita scorretta di diamanti devono essere risarciti. Lo chiedono le associazioni di consumatori, all'indomani delle sanzioni Antitrust per 15 milioni di euro alle societa' Intermarket Diamond Business (Idb) e Diamond private Investment (Dpi) e agli istituti di credito con i quali operavano: Unicredit e Banco Bpm (per Idb); Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena (per Dpi), per le modalita' di offerta dei diamanti da investimento giudicate 'gravemente ingannevoli e omissive'.
In particolare, per Altroconsumo 'la pratica commerciale scorretta delle banche e' lampante: i consulenti hanno proposto ai risparmiatori l'acquisto di diamanti come bene rifugio usando informative e quotazioni fornite dalle due societa' senza verificarne il contenuto e quindi senza alcun rispetto della minima diligenza professionale a cui sono tenute nella loro attivita'. Ora i clienti che hanno acquistato diamanti come investimento sulla base del rapporto di fiducia con la banca devono essere risarciti. Dal nostro sito i risparmiatori possono scaricare il modulo di reclamo per risolvere il contratto e chiedere il rimborso di quanto pagato'.
'Prendiamo atto dei provvedimenti con cui l'Antitrust, dopo una lunga istruttoria, ha definito due procedimenti che ci hanno visto partecipi, nei confronti delle due principali societa' di vendita dei diamanti, Intermarket Diamond Business e Diamond Private Investment insieme alle banche attraverso cui svolgono la vendita dei diamanti. A questo punto chiediamo alle societa' interessate e, soprattutto, agli istituti di credito una grande operazione trasparenza del mercato che auspichiamo da tempo a garanzia dei risparmiatori coinvolti', e' il commento del Movimento Difesa del Cittadino e del Codacons, che ricordano che sono oltre circa 120mila i risparmiatori che hanno scelto questo investimento considerato altamente difensivo rispetto agli strumenti finanziari come obbligazioni e azioni. 'L'obiettivo da perseguire con ancora maggiore decisione soprattutto dopo il provvedimento dell'Antitrust e' la messa a norma delle informazioni precontrattuali e l'elaborazione di un codice etico che fissera' le buone prassi di vendita dei prodotti ed eliminera' tutti i profili di ingannevolezza e scorrettezza dalle pubblicita' e dai prospetti informativi, prevedendo anche un supporto per eventuali problemi post vendita ed il diritto di recesso', insistono le associazioni, sottolineando che 'chi ha scelto di investire i suoi risparmi in questo bene rifugio va tutelato anche nella fase del disinvestimento e che sia giunta l'ora di riformare finalmente questo mercato evitando un panic selling ingiustificato, dannoso per i risparmiatori e che li salvaguardi da speculatori pronti a riacquistare i diamanti venduti a prezzi stracciati e lunghi contenziosi giudiziari dall'esito molto dubbio vista la peculiarita' dell'investimento'. Per Federconsumatori, infine, 'e' ora che le autorita' bancarie e finanziarie, a partire da Banca d'Italia e Consob, troppe volte distratte, agiscano con maggiore attenzione e incisivita' su tali questioni, sanzionando i comportamenti degli istituti bancari, arginandoli con la disposizione di misure tese a superare la grave asimmetria informativa che pone i cittadini, sempre e comunque, in una posizione di svantaggio', precisando che 'tutti i risparmiatori coinvolti potranno rivolgersi presso i nostri sportelli, dove valuteremo caso per caso il percorso di tutela piu' opportuno da intraprendere per ottenere i dovuti rimborsi'.
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