Quotidiano | Categorie: Interviste, Vita gay vicentina

Duello Sarri-Mancini a colpi di "finocchi": a Vicenza parlano il tifoso del Napoli Coviello e il presidente di Arcigay Stella

Di Edoardo Andrein Mercoledi 20 Gennaio 2016 alle 22:46 | 1 commenti

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È scoppiato un pandemonio mediatico e politico sulla vicenda dello scontro verbale, ripreso anche da molti giornali stranieri, al termine di Napoli-Inter di coppa Italia tra l'allenatore dell'Inter Roberto Mancini e quello del Napoli primo in classifica Maurizio Sarri: una vicenda che ha generato discussioni e spaccato in due l'opinione pubblica sugli insulti in campo “frocio" e "finocchio”. Abbiamo, quindi, deciso di interpellare il tifoso del Napoli forse più famoso di Vicenza, Giovanni Coviello, direttore di VicenzaPiù e “uomo di campo” (gestito, ndr) nel volley di serie A, e Mattia Stella, suo amico e presidente di Arcigay Vicenza.

Abbiamo, quindi, “disturbato” il direttore mentre rientrava a casa a sera tardi, raccogliendo una sua dichiarazione poco prima che iniziasse a cenare:

“Ovvio che Sarri ha sbagliato nel dire quel che ha detto – è il pensiero consegnato da Coviello a un interista come chi scrive  - ma, senza ricordare che in campo chi ci è stato, dentro o appena fuori, sa che si fa e si dice di tutto e di più per poi andare al terzo tempo come nel rugby, lui ha chiesto scusa davanti a tutti mentre Mancini, che ha reso pubblici gli insulti mediaticamente, rifiuta anche le scuse, parrebbe, per maturare altri crediti dopo quelli che ogni domenica cerca piangendo e insultando, lui, gli arbitri. Se Mancini è reduce da un matrimonio perché offendersi per un insulto di Sarri fuori luogo? E se, giochiamo, fosse vera la sua scelta gay e se l'ha resa pubblica grazie alla, ripetiamo, sbagliata, anche perché controproducente, provocazione di Sarri accetti le scuse e lo ringrazi per l'outing liberatorio. Fare le scuse dopo aver sbagliato è segno di coraggio, accettarle sarebbe segno di signorilità, quella inglese a cui si appella. Meno che per gli striscioni inneggianti al Vesuvio...”.

Una vicenda che sconfina anche nei risvolti politici direttore....

“Se per Sarri, che guadagna 700.000 euro all'anno, un insulto equivalente – sdrammatizza Coviello - sarebbe stato dargli del democristiano Mancini, col suo ingaggio da 4 milioni a stagione, reagisca con la competizione è a Sarri urli "comunista!". Il motivo per cui Berlusconi non l'ha ingaggiato senza che nessuno protestasse contro il "razzismo politico".

In conclusione il direttore di VicenzaPiù fa alcune domande per inquadrare nel contesto di ieri, interessato?, il coraggio di Mancini nel denunciare, sempre?, i fatti di razzismo dichiarando che col razzismo il calcio, vero, mai migliorerà:

“Mancini si è mai dichiarato con convinzione contro l'omofobia prima d'oggi per difendere persone meno fortunate di lui? Ha stigmatizzato il presidente delle FIGC, Tavecchio, per le sue farsci contro gay, ebrei e neri? E Mancini non è lo stesso che ha ridotto a folklore gli striscioni, anche quelli razzisti, degli interisti contro i napoletani?”.

Oltre alla posizione del direttore Coviello abbiamo voluto ascoltare anche un pensiero sulla vicenda da parte di Mattia Stella, presidente dell'Associazione 15 Giugno Arcigay Vicenza:

"Mancini ha fatto bene a denunciare le parole che sono state dette - esordisce Stella - il mondo del calcio italiano non finisce mai di stupirci, sono comportamenti da condannare che non rappresentano un paese civile. Ci auguriamo che le nuove leve di calciatori e calciatrici diano un esempio diverso, per adeguare lo spirito del calcio e dello sport italiano a quello che c'è in tanti altri ad altri paesi europei".

Sarri ha poi detto che lui ha molti amici gay...

“Tutti gli omofobi usano questa frase, ma anche se fosse vero non legittima quel modo di esprimersi".

Una vicenda arrivata proprio nei giorni in cui si sta per votare la legge sulle unioni civili e in tutta Italia sono programmati flash mob nelle piazze:

"Quello di Sarri è sicuramente un episodio negativo - conclude Stella - stiamo vivendo in queste ultime settimane delle tensioni papabili sui giornali e tv, un attacco frontale del mondo conservatore: da noi il presidente Zaia ha dichiarato che vuole mandare una delegazione del Veneto per partecipare al Family Day... Tutto questo è frutto di una cultura omofoba che nel nostro Paese non riusciamo a sconfiggere”.

Mancini ha da poco divorziato... Chissà magari ora farà la prima unione civile con... Sarri.

D'altronde si sa, chi disprezza compra.


Commenti

Inviato Giovedi 21 Gennaio 2016 alle 10:36

Direttore, non mettiamola sul fatto che uno, quando guadagna di meno, possa offendere, nè allarghiamo la discussione, chiamando in causa Berlusconi, Tavecchio e tante altre amenità.
Offendere con quei termini l'allenatore della squadra che ti sta battendo per 2 a 0, al 95 ° minuto, significa cercare di TRASFORMARE IN LITE un fatto sportivo, per nascondere le proprie scelte strategiche ASSURDE (3 elementi essenziali per gioco del Napoli in panchina per oltre 60 minuti? ).
Mi spiace per i napoletani, ma un allenatore, che NON sa assumersi le proprie responsabilità, deve essere allontanato dagli stadi per lungo tempo, per comportamento "INCIVILE, OMOFOBO ed ANTISPORTIVO.
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