E se licenziassimo Renzi per giusta causa? Assunzioni in calo anche in Veneto
Mercoledi 18 Maggio 2016 alle 23:01 | 0 commenti
E se licenziassimo Renzi per giusta causa? (ripristinando l'articolo 18 e abolendo il "jobs act") ...
Oggi l'INPS ha pubblicato i dati delle assunzioni e delle cessazioni nei rapporti di lavoro relativi al trimestre gennaio marzo 2016. Questi dati evidenziano come i problemi dell'occupazione e del lavoro siano ben lungi dall'essere risolti nonostante tutti gli annunci, le promesse e le bugie con le quali Renzi e il suo governo tentano di imbonirci ogni giorno. Nel primo trimestre di quest'anno si è verificato un netto calo delle assunzioni a tempo indeterminato rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti.
Nel 2016 le nuove assunzioni a tempo indeterminato sono infatti 324.098, ben al di sotto delle 486.469 assunzioni effettuate nel 2015 e delle 370.877 del 2014. Nel primo trimestre di quest'anno, per quanto riguarda i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, ci sono state 377.497 cessazioni. La somma (al netto delle trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoratori già occupati a termine e apprendisti) tra assunzioni e cessazioni rivela, quindi, un saldo negativo di 53.399 rapporti di lavoro.
In Veneto le nuove assunzioni sono 24.447 nel 2016 mentre erano 36.296 nel 2015 e 26.511 nel 2014. Le cessazioni nei primi mesi del 2016 sono 32.534 con un consistente saldo negativo tra assunzioni e cessazioni.
In compenso i voucher, che significano lavoro precario e sfruttamento, crescono del +45,6% in Italia (31.472.305 nel 2016, 21.610.595 nel 2015, 12.322.913 nel 2014) e del +39,3% in Veneto (a marzo del 2016 sono 4.171.543 mentre nel 2015 erano 2.994.082 e nel 2014 furono 1.789.915).
Ma il famigerato "jobs act" non doveva far aumentare le assunzioni a tempo indeterminato, non doveva "stabilizzare" il lavoro e far crescere il paese?
Anche senza considerare che il cosiddetto "tempo indeterminato", grazie alla cancellazione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, è oggi solo una definizione che non dà alcuna garanzia a chi vive del proprio lavoro, risulta evidente che la precarietà continua a crescere e che, con le politiche del lavoro che questo governo ha imposto, non esiste futuro per nessuno. È una ulteriore dimostrazione di incompetenza e malafede che decreta il fallimento di Renzi e del suo governo. Si potrebbe ripristinare l'articolo 18 e tutti i diritti cancellati dal "jobs act". E licenziare Renzi e ministri vari per giusta causa.
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