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Potrebbe venir definito un integrativo aziendale "pioniere" quello sottoscritto ad ottobre alla Faresin Industries spa di Breganze, alla presenza della FIM CISL vicentina che ha contribuito attivamente a determinare il buon esito della trattativa. L'azienda dal 1973 è capitanata dalla famiglia Faresin che, ogni giorno, punta a ritagliarsi uno spazio maggiore nel mercato mondiale dei carri miscelatori per il settore zootecnico e sollevatori telescopici utilizzati nei comparti agricolo, industriale ed edilizio, per diventare leader del settore a pieno titolo, affrontando caparbiamente le sfide del futuro.

Contando sulla collaborazione di circa 140 addetti, la Faresin Industries spa ha intrapreso nel 2017 un
percorso fondato sulle relazioni industriali condivise con le OO.SS. storicamente presenti in azienda, con le quali, in passato, sono stati affrontati i periodi di difficoltà conseguenti alla crisi del settore zootecnico e, da oggi, anche la disponibilità ad un confronto sulla possibilità concreta di evidenziare l'apporto di tutti i lavoratori impegnati nella fase di crescita, per la quale l'azienda di Breganze ha investito molto.
Nonostante non ci sia una rappresentanza sindacale unitaria, come ci si aspetterebbe da un'azienda di
tali dimensioni, sottolinea Davide Passuello della FIM CISL di Thiene, ritengo che la firma del testo di
questo integrativo, possa rappresentare una sorta di fondamenta sulle quali costruire reciprocamente un interesse alla condivisione degli obiettivi di Faresin Industries spa, coinvolgendo sempre più i lavoratori che avrebbero una levatura più che sufficiente per entrare a pieno titolo nelle future e sperate fasi di contrattazione.
Pur trattandosi di un primo e sperimentale accordo integrativo legato ad un'annualità particolarmente
positiva per l'azienda, le parti hanno scelto di considerare ed integrare aspetti normativi innovativi, quali la fruibilità dell'importo del premio sotto forma di "welfare" (beni e servizi), l'impegno a definire un percorso di formazione che dia risposta a quanto disposto dal CCNL dell'industria metalmeccanica (rispetto al diritto soggettivo alla formazione di ogni lavoratore) così da perseguire obiettivi di eccellenza delle prestazioni d'utilizzo dei prodotti, oltre che un capitolo molto specifico che riguarda l'attenzione in materia di sicurezza sul posto di lavoro.