Martedì sera 28 giugno alle ore 20 a Montebello vicentino Federcontribuenti ed altre associazioni vicine ai risparmiatori veneti defraudati dei risparmi in conseguenza dei recenti crack bancari indice una fiaccolata nella piazza principale del Paese. I manifestanti formeranno un lungo serpentone lungo il corso del Paese circondando idealmente la villa veneta appartenuta fino allo scorso gennaio a
Gianni Zonin, ex patron della
Banca popolare di Vicenza che con un atto notarile ha donato la villa al figlio, riservandosi il diritto di abitazione.
Alla fiaccolata sono state invitate le principali associazioni e comitati che in queste settimane stanno cercando di dare aiuto ai risparmiatori che rischiano di aver perso in gran parte il valore delle proprie azioni.Â
Federcontribuenti già con una manifestazione svoltasi lo scorso 2 giugno ha chiesto alla magistratura berica un sequestro conservativo del bene. Â
"Credo sia arrivato il momento di costruire un fronte comune tra i tanti azionisti delle banche di credito cooperativo e le banche locali che sono stati scippati dei propri risparmi - spiega il presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella - In questo senso l'incontro di martedì sera è un appuntamento costituente. Come spesso accade i veneti hanno fatto l'errore di dividersi in tante parrocchie e parrocchiette. Noi invece vogliamo unire tutti perchè solo l'unione di chi rischia di aver perso i risparmi di una vita darà la forza per portare avanti una battaglia che sarà lunga e complicata, a livello nazionale ed europeo. Dividersi o peggio, isolarsi, porta solo ad una sconfitta. Circonderemo la villa di Zonin non per minacciare chissà che, ma solo per sottolineare che si rischia di chiudere la stalla dopo che i beni confiscabili a chi ha distrutto le banche venete, rischiano di essere già passati irrimediabilmente di mano. Abbiamo condotto settimane fa gli accertamenti immobiliari che hanno portato a smascherare la donazione dell'ex presidente di Banca popolare di Vicenza, e siamo pronti a smascherare altre operazioni simili nei prossimi giorni".
Ci saranno anche le troupe del programma di approfondimento giornalistico di Rai3 "Ballarò" a seguire domani sera a partire dalle 20.30 la fiaccolata di protesta davanti alla villa di Gianni Zonin a Montebello Vicentino.Â
"Siamo soddisfatti di questa prima attestazione di attenzione anche a livello nazionale per la nostra iniziativa - spiega il presidente di Federcontribeunti Marco Paccagnella che sta coordinando la manifestazione - torniamo dove abbiamo manifestato il 2 giugno per dire stop al processo di auto spoliazione fittizia del patrimonio da parte di Gianni Zonin, e degli altri ex amministratori di Banca popolare di Vicenza. Se la magistratura berica non farà in fretta a chiudere le porte dei patrimoni di chi è responsabile del crack, rimarrà ben poco su cui rivalersi alle migliaia di azionisti che attualmente possono sperare solo su una azione civile per vedersi restituire indietro almeno una parte degli investimenti fatti in buona fede sulla banca vicentina". La location scelta ha un alto valore simbolico: la villa di Montebello infatti è stata ceduta da Gianni Zonin ai figli nel mese di febbraio di quest'anno alla vigilia dell'azzeramento dei valori delle azioni di BPVI. Secondo Federcontribuenti tale mossa immobiliare serve a cercare di sottrarre quanto più patrimonio possibile ad eventuali future azioni di responsabilità nei confronti dell'ex presidente. Federcontribuenti già lo scorso 2 giugno con una analoga manifestazione ha chiesto alla magistratura che i beni di Zonin, presenti e passati, quote azionarie comprese, siano sottoposti a sequestro conservativo. "Gianni Zonin e i suoi esecutori ad ogni livello hanno mentito sapendo di mentire ad azionisti e correntisti - spiega Paccagnella - ora devono trarre le conseguenze dalle proprie azioni".Â
Assieme ad un nutrito gruppo di azionisti della BPVI saranno presenti delegazioni di azionisti di Veneto Banca e Crediveneto, Bcc dei territori della bassa padovana e veronese, che ha subito una sorte ancor più tragica di quelle a cui stanno andando in contro Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca.Â
"Siamo convinti che il Governo possa fare di più e meglio per tutelare i risparmi dei veneti che in questo momento rischiano di aver perso tutto - sottolinea Paccagnella - altrimenti rischiamo di vedere allungare la scia di persone che in preda alla disperazione compiono gesti estremi. Per il momento verso di sè, ma non escludo che l'esasperazione possa portare ad una pericolosa escalation".