Quotidiano | Categorie: Politica, Lavoro

I dati Istat sul lavoro: quelli scritti e quelli raccontati

Di Giorgio Langella Venerdi 10 Marzo 2017 alle 16:45 | 0 commenti

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Mi riprometto di leggere più attentamente i dati dell'ISTAT, ma vorrei, intanto, rimarcare qualcosa. I titoli sull'occupazione e la disoccupazione nel IV trimestre 2016 (dati ISTAT) sonoi seguentiì: "Disoccupati in calo nel 2016, numero lavoratori top dal 2009" (ANSA); "ISTAT: disoccupazione 2016 cala all'11,7%, +293 mila occupati" (IlSole24Ore); "ISTAT, disoccupazione in calo nel 2016. Crescono gli occupati" (Repubblica"); "Occupati 2016 a 22,7 milioni, al top dal 2009. Circa 410mila inattivi in meno. La disoccupazione cala all'11,7%" (Corriere della Sera) ecc... Bene, si afferma che la disoccupazione è calata! Ma è vero? Nella prima pagina del documento dell'ISTAT sul mercato del lavoro (IV trimestre 2016) del 10 marzo 2017, si può cominciare a leggere per capire meglio.

"Nell'arco di un anno - è scritto -, tra il quarto trimestre 2016 e lo stesso periodo del 2015, si registra una crescita di 252 mila occupati (+1,1%) che riguarda soltanto i dipendenti, sia a termine sia a tempo indeterminato, a fronte della stabilità degli indipendenti. L'incremento, in termini assoluti, è più consistente per gli occupati a tempo pieno e il tempo parziale cresce quasi esclusivamente nella componente volontaria. Nel complesso, l'occupazione cresce in maggior misura tra le donne (+148 mila in un anno), ed è concentrata tra gli over50. Il tasso di disoccupazione aumenta di 0,2 punti percentuali sia rispetto al trimestre precedente sia in confronto a un anno prima, con una crescita tendenziale di 108 mila disoccupati."

A pagina 2 viene riportata la tabella con i dati (22.827.000 occupati - 3.077.000 disoccupati).

A pagina 3 viene scritto: "Il tasso di disoccupazione si attesta all'11,9%, in crescita di 0,2 punti percentuali dopo la sostanziale stabilità dei quattro trimestri precedenti."

Nel prospetto 4 a pagina 6 (tasso di disoccupazione ... ) viene riportato il tasso di disoccupazione totale pari al 12,2% con un aumento dello 0,2% rispetto al 2015.

A pagina 37 e seguenti viene evidenziato l'eventuale errore derivante dal fatto che i dati forniti sono stime provenienti da un campione di popolazione. Ebbene (come riportato a pagina 38, prospetto C - calcolo esemplificativo), il numero degli occupati è compreso tra 22.691.000 e 22.931.000 (22.811.000 il valore medio), mentre il tasso di disoccupazione è compreso tra 11,9% e 12,5% (medio 12,2%).

Non credo ci sia bisogno di commenti. Quello che appare evidente è che l'informazione che viene data è migliorativa rispetto alla realtà, che il tasso di disoccupazione e il totale dei disoccupati è comunque cresciuto, che gli occupati sono sì cresciuti ma di un numero che potrebbe essere annullato dall'errore dovuto all'intervallo tra stima minima e massima ...

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