Quotidiano | Categorie: Politica

Il Consiglio regionale del Veneto approva mozione di solidarietà popolo catalano

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 22 Settembre 2015 alle 21:58 | 0 commenti

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Nota di Antonio Guadagnini, Indipendenza Noi Veneto

Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a maggioranza (29 sì, 0 no e 2 astenuti) la mozione di Antonio Guadagnini che esprimere solidarietà al popolo catalano impegnato nelle prossime settimane con le elezioni anticipate finalizzate ad un percorso verso l'indipendenza. Hanno dichiarato voto favorevole oltre al gruppo Indipendenza Noi Veneto, la Lega Nord Liga Veneta (con il capogruppo Nicola Finco), il consigliere Andrea Bassi per conto del gruppo dei tosiani e il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti.

"Si è svolta di recente una grande manifestazione di popolo a Barcellona alla quale abbiamo partecipato anche noi del movimento indipendentista veneto, alla quale erano presenti quasi due milioni di persone", ha spiegato Guadagnini, a seguito del voto in aula. "Ora tutti i movimenti indipendentisti catalani si sono coalizzati a livello trasversale per chiedere l'indipendenza a fianco del governatore uscente Artur Mas". "Se questa grande coalizione per l'indipendenza della Catalogna vincerà le elezioni", spiega il consigliere, "nel giro di 18 mesi quella che ora è una regione potrà diventare uno stato indipendente. A sostenere questa tesi è il diritto internazionale, a difesa di un diritto fondamentale dell'uomo che è quello all'autodeterminazione!"

Un diritto, suggerisce l’esponente di Indipendenza Noi Veneto, verso il quale ha già espresso solidarietà al popolo catalano i parlamenti di Uruguay, Paraguay, Irlanda, Danimarca, Belgio e diversi rappresentanti delle istituzioni degli Stati Uniti d'America. “Di fronte a questi passaggi epocali, spero che Roma capisca che non può rimanere inerte o sorda”, ha concluso il consigliere Guadagnini: “Quello che nei prossimi giorni accadrà a Barcellona dovrebbe costringere il governo italiano e le altre istituzioni romane a convincersi che il diritto ad esprimersi e ad autodeterminarsi non può essere negato. E il Veneto, subito dopo la Catalogna, vorrà dire la sua, senza alcun impedimento od ostacolo”


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