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Il Parlamento ha il diritto di giudicare l'operato della Banca d'Italia: lo sostiene PerVicenza

Di Lettere al direttore Venerdi 20 Ottobre 2017 alle 19:08 | 0 commenti

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Il Ministro Padoan, secondo quanto scrive la stampa, alla notizia che il PD aveva presentato alla Camera una mozione contro la rinomina del Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, se ne era adombrato assai. Riferisce Il Corriere della Sera "L'hanno visto furibondo, attaccarsi al telefono e urlare con Gentiloni: «Dimmi che non è vero». Abituato ai ritmi e ai riti del Fondo monetario, nonostante gli anni passati sull'ottovolante accanto a Renzi, il ministro dell'Economia non ci voleva credere: «Non ci credo, Paolo, non ci credo». Mozione del PD approvata con 213 voti favorevoli, 97 contrari, 99 astenuti.

Si sono astenuti i deputati di Forza Italia e di Movimento Democratico e progressista, mentre hanno votato contro la Sinistra Italiana, il M5S e Fdl. Questi, seppur in sintesi, e secondo quanto ci scrive la redazione di  PerVicenza e il suo "animatore" Mario Giulianati i fatti. Non va dimenticato che anche a Vicenza era stata redatto, e firmato da una rappresentanza dei cittadini, un appello al Presidente della Repubblica che richiedeva la non rinomina del Governatore della Banca D'Italia Visco. Appello molto probabilmente del tutto inascoltato. Dalla lettura della stampa si nota il ripetersi di una situazione che, in campi diversi e per diverse situazioni, appare una costante nella vita del popolo italiano. Quando accadono avvenimenti importantissimi che obbligano il Governo ad assumere, per le più svariate ragioni, decisioni impopolari, i governi che si sono succeduti in tutti questi anni hanno assunto le decisioni che ritenevano utili e necessarie ma con un distinguo che, a nostro avviso, è, sul piano dello spirito della Costituzione, del tutto anticostituzionale. Il conto del danno da riparare ricade praticamente sempre (salvo rarissime occasioni) sulle categorie di cittadini più deboli. Citiamo, evidentemente è un esempio che ha toccato tantissimi vicentini e veneti, quello delle Popolari Venete. Molti commentatori, anche politici, hanno affermato che vi è stata una carenza di controllo da parte della Banca D'Italia, e qualche episodio specifico molto vicentino ha dato una conferma concreta a questo racconto. Ora che quasi 118.000 azionisti-risparmiatori della ex Banca Popolare di Vicenza e altre diecine di migliaia di Veneto Banca hanno visto sfumare tutti i loro sudati risparmi, il coro dei sostenitori di Visco, con in testa quale direttore il Ministro Padoan, si fa robustamente sentire.
E tra questi, quale rapido esempio, citiamo l'on. Bersani ("Quando vedo il partito di maggioranza fare una mozione così», spiega Bersani commentando gli ultimi sviluppi politici della giornata, «cominciamo a essere fuori come un balcone") sempre popolar-misterioso. E ancora su Twitter ironizza l'on. Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati: «Il pdnetwork di matteorenzi irresponsabile come Mov5 Stelle ... gioca contro governo, contro istituzioni, contro il presidente Mattarella».  E infine la battuta "Sta a vedere che finiremo per rompere le scatole pure a chi sta salvando l'Italia», disse in quel frangente il centrista Cicchitto, alludendo a Draghi. L'on. Cicchitto poteva sforzarsi di trovare qualche cosa di meglio per sottolineare la propria posizione.
Ci sforziamo di ricordare se si ha avuto notizia, quando le Popolari venete sono state praticamente distrutte, di un qualche importante intervento in loro difesa sia dall'ex segretario del PD, Bersani, come dall'ex ministro di FI Renato Brunetta.
La Mozione presentata ora dal PD mi pare che prenda atto di una domanda di giustizia che proviene dalla gente comune. Si riporta per memoria ( Il Sole 24 Ore) un brandello della mozione ampiamente votata "La mozione Pd: vigilanza messa in crisi da ripetute crisi bancarie La nomina del Governatore, rileva il maggiore partito della maggioranza nella sua mozione, costituisce «una scelta particolarmente delicata in considerazione del fatto che l'efficacia dell'azione di vigilanza della Banca d'Italia è stata, in questi ultimi anni, messa in dubbio dall'emergere di ripetute e rilevanti situazioni di crisi o di dissesto di banche, che a prescindere dalle ragioni che le hanno originate - sulle quali si pronunceranno gli organi competenti, ivi compresa la Commissione d'inchiesta all'uopo istituita - avrebbero potuto essere mitigate nei loro effetti da una più incisiva e tempestiva attività di prevenzione e gestione delle crisi bancarie». Non si ritiene che un "capo", in questo caso il Governatore della Banca d'Italia, sia assolutamente insostituibile, come non si pensa che la Banca d'Italia non abbia qualche responsabilità nella conduzione dell'azione di controllo presso le ex Popolari venete. Qualche segnale di equità questo Parlamento lo dovrà ben dare, oppure no?

di redazione di PerVicenza


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