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Intesa Sanpaolo: nel Veneto Stefano Barese incontra Confcommercio, Confartigianato, CNA e Coldiretti

Di Note ufficiali Venerdi 7 Luglio 2017 alle 21:44 | 0 commenti

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Dialogo aperto con categorie locali "Grande attenzione alle pmi a cui non faremo mancare il credito". Confermato il plafond aggiuntivo di 5 mld per il territorio. Verrà esteso il programma Filiere: nel Veneto sono già 36 i contratti di filiera attivati che coinvolgono oltre 620 fornitori per un giro d'affari complessivo di 4,4 miliardi
I vertici di Intesa Sanpaolo sono stati oggi in Veneto per incontrare i rappresentati regionali dell'artigianato, commercio e agricoltura. In particolare Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, assieme a Gabriele Piccini (nella foto con Barrese) responsabile ex Banca Popolare di Vicenza e ex Veneto Banca e Renzo Simonato direttore regionale Veneto Friuli VG e Trentino AA, hanno incontrato il presidente Agostino Bonomo e il direttore di Confartigianato Veneto, il direttore di CNA Veneto Mario Borin ed i rappresentanti di Confcommercio e Coldiretti.

Nell'incontro si è sottolineato come l'intervento di Intesa Sanpaolo ha permesso di evitare i gravi riflessi sociali che sarebbero altrimenti derivati dalla procedura di liquidazione coatta amministrativa delle due banche, salvaguardando l'occupazione delle persone che vi lavorano, i risparmi affidati da circa 2 milioni di famiglie e l'attività di circa 200 mila imprese finanziate e conseguentemente l'occupazione di 3 milioni di persone nelle regioni che registrano la maggiore crescita economica del Paese.
Alle richieste dei rappresentati delle categorie di attenzione alle imprese e al territorio, già duramente colpito, Intesa Sanpaolo ha assicurato che da subito è pronta a sostenere il credito, in particolare garantendo che i finanziamenti concessi alle imprese di un territorio così importante come il Veneto non verranno richiamati dalle banche fallite, ma anzi verranno aumentati grazie al nuovo plafond di 5 miliardi stanziato già dallo scorso 26 giugno, che si va ad aggiungere ai 50 miliardi che Intesa Sanpaolo prevede di erogare nel corso di quest'anno. Inoltre ci sarà una particolare attenzione ai tempi di gestione delle pratiche di fido.
E' stata espressa la disponibilità a costituire un tavolo di confronto insieme alle Associazioni dell'artigianato, commercio e agricoltura e i Confidi a loro collegati per meglio affrontare le questioni in campo in termini di credito, capitalizzazione e servizi, anche con azioni formative dedicate, per rappresentare le esigenze e condividere le soluzioni.
Verranno estesi alcuni progetti innovativi nel mondo del credito: si tratta del supporto agli investimenti e l'affiancamento strategico in ottica di Industria 4.0, il nuovo modello di rating qualitativo che prende in considerazioni anche gli asset intangibili e il supporto all'internazionalizzazione, grazie alle strutture specializzate e alla presenza del Gruppo in oltre 40 Paesi.
In particolare verrà esteso il Programma Filiere, con il quale si consente a imprese capofiliera di certificare i propri fornitori di eccellenza, migliorandone la loro valutazione creditizia, così da accelerare e mettere in sinergia gli investimenti in innovazione lungo tutta la filiera. Nel Veneto sono già 36 i contratti di filiere attivati che coinvolgono oltre 620 fornitori per un giro d'affari complessivo di 4,4 miliardi.
Nel Nordest il Gruppo Intesa Sanpaolo impiega più di quanto raccogliamo: nei primi tre mesi dell'anno abbiamo erogato credito a medio e lungo termine per oltre 1,2 miliardi, in aumento del 31,7 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di questi circa la metà è andata alle imprese. Nell'intero 2016 erano stati erogati finanziamenti a medio-lungo termine per 4,6 miliardi, già allora in forte aumento (+39,8%) rispetto all'anno precedente.
«Le due banche venete entrano a far parte a pieno titolo di un unico Gruppo - ha sottolineato Barrese - mantenendo la propria "vocazione veneta" perché Intesa Sanpaolo fa della vicinanza al territorio il modello fondamentale con cui opera. Nell'incontro di oggi abbiamo ascoltato con attenzione le istanze del territorio assicurando la nostra vicinanza concreta al territorio, dove avvertiamo forte la necessità di recuperare fiducia e dove la reputazione è un asset importante. Artigiani, commercianti e imprenditori agricoli devono saper di poter contare sulla nostra solidità e liquidità. Siamo un Gruppo che ben conosce il territorio e che saprà servirlo come una" banca locale", ma con alle spalle un Gruppo tra i primi solidi in Europa».


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