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La BCE col Quantitative Easing ha acquistato il 9% del nostro debito pubblico: ha abbassato la febbre senza curare la malattia

Di Giancarlo Marcotti Giovedi 8 Giugno 2017 alle 13:32 | 0 commenti

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La Banca Centrale Europea sta proseguendo l'operazione di Quantitative easing, la scadenza, che ha già subito proroghe, è al momento fissata per la fine dell'anno in corso, tuttavia ricorderete che Mario Draghi aveva già precisato "e oltre se necessario". In cosa consista questo benedetto/maledetto Quantitative easing ormai è noto anche al grande pubblico, sinteticamente si tratta dell'acquisto di obbligazioni ed in particolare di titoli dello Stato sul mercato secondario. E' un'operazione nota, ma non certo pubblicizzata, ritengo infatti che quasi nessuno italiano sappia quanta parte del nostro debito pubblico è oggi in mano alla Bce, ed allora togliamoci questa curiosità.

I dati ce li fornisce la stessa Bce: a fine maggio l'ammontare complessivo di titoli dello Stato italiani acquistati dalla Banca Centrale tramite l'operazione di quantitative easing è risultato pari a 264,76 miliardi di euro, quindi pressappoco il 9% del nostro debito pubblico e la scadenza media di questi titoli è di poco superiore agli otto anni e mezzo.
Visto che gli acquisti debbono avvenire in maniera proporzionale, nessuna sorpresa nell'apprendere che la Bce ha contemporaneamente acquistato titoli dello Stato francesi per 304,44 miliardi e tedeschi per oltre 380 miliardi di euro.
Ma torniamo a noi, ponendoci una prima domanda: dovremo restituire alla Bce questi soldi?
Certamente sì, che siano in mano alla Bce, o a qualunque altro investitore, i titoli dello Stato, quando scadono, vanno onorati.
E se prima della loro scadenza l'Italia uscisse dall'euro?
Beh, certamente potrebbe nascere un contenzioso, dal momento che noi certamente andremmo a ridenominare tutto il nostro debito pubblico nella nuova moneta mentre la Bce vorrà essere liquidata in euro.
Ma non intendo con questo articolo disquisire sulla conversione del debito pubblico nella nuova moneta che adotteremo, bensì vorrei porre l'accento sui vantaggi/svantaggi di questa operazione denominata Quantitative easing.
Innanzitutto occorre chiarire cosa si intende quando diciamo che la Bce esegue questi acquisti sul mercato secondario. Significa semplicemente che acquista titoli "già emessi", non partecipando direttamente alle aste, non andando formalmente contro al suo statuto che le vieta di diventare prestatore di ultima istanza.
Tuttavia si tratta di un escamotage, poiché l'effetto sul mercato, se non uguale, è molto simile, i tassi, di fatto, vengono comunque calmierati. I titoli dello Stato vengono sottoscritti in asta dalle banche ordinarie, la Bce interviene quindi in seconda battuta riacquistandoli sul mercato aperto.
Effetto?
- I risparmiatori praticamente vengono esclusi dal mercato dei titoli di Stato e di conseguenza indirizzano le loro disponibilità verso investimenti alternativi
- l'eccesso di liquidità creata dalla Banca Centrale rende meno volatile il comparto azionario e quindi, apparentemente, meno rischioso
- tuttavia il mercato "non si fida troppo" e preferisce indirizzarsi verso le Piazze più forti e considerate quindi meno pericolose
- Ed ecco che Wall Street e Francoforte (ma anche Londra) da tempo continuano a battere ogni record
La domanda ora da porsi, quindi, è: cosa accadrà quando la Bce interromperà gli acquisti di titoli di Stato?
La risposta non è semplice, gli Stati più deboli (Italia in testa) chiederanno al Presidente della Bce di prorogare ulteriormente le operazioni di Quantitative easing, eventualmente diminuendo ancora l'ammontare mensile degli acquisti, ma sappiamo che la Germania non è per nulla d'accordo.
Ed ancora chi comprerà i titoli di Stato italiani, e di tutte gli altri Stati dell'eurozona, quando Draghi smetterà di "generare moneta" (visto che non viene stampata, ma prodotta premendo il tasto "enter" di un computer)?
La risposta è ovvia: il mercato!
Ma ciò non è anomalo?
Assolutamente no! Al contrario! E' anomala la situazione che stiamo vivendo! L'acquisto da parte della Banca Centrale di titoli di Stato è una operazione da disperati, ed infatti è stata decisa quando sono falliti tutte gli altri tentativi messi in atto dalla Bce.
A mio modo di vedere, poi, il Quantitative easing NON ha alcun senso, serve solo a procrastinare la crisi, se vogliamo ad "anestetizzarla" per un certo periodo di tempo, ma i problemi precedenti riemergeranno in tutta la loro gravità, anzi ci troveremo in una situazione peggiore perché per anni abbiamo occultato la febbre ... non la malattia.


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