Quotidiano | Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende

La nostra casa brucia ma le chiavi dell'estintore le ha un estraneo. Per BPVi e Veneto Banca sono a Bruxelles e Francoforte

Di Giancarlo Marcotti Martedi 13 Giugno 2017 alle 08:16 | 1 commenti

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Un giorno sì e l'altro pure noi andiamo a Bruxelles e Francoforte a pregare in ginocchio di poter salvare le nostre Banche, tra cui Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, e mi chiedo se ci sia un gradino più basso al quale l'Italia possa ancora scendere. L'articolo 1 della Costituzione recita nel secondo comma, dopo il primo stranoto, ma ora ben poco rispettato, sulla "Repubblica democratica fondata sul lavoro", che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". Ma se la sovranità l'abbiamo persa da diverso tempo, quella che stiamo perdendo ora è anche la dignità. La cosa assurda è che nessuno dice che... "la questione è assurda", ossia nessuno fa rilevare che dover chiedere ad altri il permesso di salvare i nostri beni, la nostra vita, il futuro dei nostri figli... è semplicemente inconcepibile.

E' come se stesse andando a fuoco la nostra casa. Noi potremmo spegnere l'incendio, ma gli estintori si trovano all'interno di un contenitore chiuso da un lucchetto la cui chiave è in mano ad una terza persona. Ebbene noi stiamo andando da questa persona chiedendo umilmente se per favore ci può dare le chiavi di questo lucchetto.

Ma non basta! Perché questa persona che detiene le chiavi del lucchetto, anziché fornircele immediatamente si mette a farci delle domande "ma è davvero grave questo incendio?", "ma sta andando davvero a fuoco la casa?", "ma per spegnere l'incendio non potete usare quel po' d'acqua che esce dai rubinetti?" e cose del genere.
E noi, anziché dargli un cazzotto in faccia e prenderci le chiavi del lucchetto, stiamo lì a disquisire con lui rispondendo alle sue demenziali domande.
Ebbene, converrete tutti che, non solo non ci si deve perdere in chiacchiere inutili, ma il comportamento più logico e normale è che neppure dobbiamo andare a chiedere le chiavi del lucchetto a questa persona! Prendiamo un tronchese, rompiamo il lucchetto e usiamo gli estintori per spegnere l'incendio che sta mandando a fuoco la nostra casa. Punto!
Solo successivamente ci preoccuperemo di discutere con colui che deteneva le chiavi del lucchetto per eventualmente risarcirlo del costo del lucchetto rotto e dell'uso degli estintori.
Ma poi dobbiamo soprattutto porci una domanda essenziale:
"Perché la chiave del contenitore degli estintori da utilizzare per spegnere eventuali incendi che possono distruggere la nostra casa ... la diamo in mano ad altri? Ma perché?"
Non è neppure della nostra famiglia! Ed oltretutto vive lontano, a Bruxelles, ed ha una seconda casa a Francoforte.


Commenti

Inviato Mercoledi 14 Giugno 2017 alle 10:18

Questo articolo che è una becera provocazione, come argomenti siamo a livello da bar sport (come le ruspe di Salvini se preferite).
Ma quali chiavi a Bruxelles? I crediti deteriorati non li hanno forse erogati le venete? i prezzi gonfiati delle azioni e i bilanci creativi non li hanno forse deliberati i CDA delle venete, anche coi voti "pro capite" dei piccoli azionisti? le azioni farlocche non le hanno forse piazzate i "poveri" impiegati bancari delle venete, sapendo benissimo che la bolla stava per esplodere?
Altro che poteri forti, Zonin e congiure massonico europeista. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Le regole UE GIUSTAMENTE vietano che lo stato falsi le regole del mercato finanziando delle banche facendo concorrenza sleale alle altre banche serie. E' sacrosanto.
I lungimiranti pseudo economisti italioti invece sono affezionati ai cari vecchi metodi all'italiana, con il conto che finisce sempre in mano a Pantalone.
Unico obiettivo scaricare l'incapacità e la protervia di chi se ne è abbondantemente approfittato (spesso incanutito) sulle nuove generazioni schiacciate da un debito pubblico insopportabile.
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