La Procura di Roma accelera, Il Fatto: chiuse le indagini su Veneto Banca, Vicenza Consoli & c. verso il processo
Venerdi 30 Dicembre 2016 alle 09:45 | 0 commenti
Aggiotaggio e ostacolo alle attività di vigilanza. Sono le ipotesi di reato su cui ha indagato la Procura di Roma, che ieri ha chiuso le indagini sulle irregolarità nella gestione di Veneto Banca. L'avviso è in corso di notifica all'ex amministratore delegato dell'istituto, Vincenzo Consoli, a due ex presidenti, Flavio Trinca e Francesco Favotto, e ad altre 12 persone tra manager, ex componenti del collegio sindacale (tra cui il vicentino Diego Xausa, ndr) e dirigenti di fascia alta della banca. Consoli è dallo scorso mese di agosto ai domiciliari; con lui erano stati indagati gli altri manager che hanno tenuto le redini di Montebelluna tra il 2013 e il 2014, prima dell'azzeramento del valore delle azioni e l'ingresso del fondo Atlante. Durante le indagini vi sono stati anche perquisizioni e sequestri, tra i quali quello del palazzo di Vicenza in cui Consoli risiedeva, per un valore di 1,8 milioni di euro.
Il valore complessivo dei sequestri era stato pari a circa 45 milioni di euro. Nell'atto di chiusura delle indagini - secondo quanto si è appreso - a Trinca e Consoli la Procura di Roma contesta, tra l'altro, di aver comunicato a Bankitalia un patrimonio di Veneto Banca relativo agli anni 2012 e 2013 diverso da quello reale.
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