Lavoro giovani, Confindustria: per ingresso serve piena decontribuzione. Furlan: "2 mld per bonus? Vedremo proposte governo"
Sabato 26 Agosto 2017 alle 22:46 | 0 commenti
"Per ottenere il forte impatto desiderato" delle "misure tese ad agevolare l'assunzione dei giovani occorrera' investire risorse sufficienti a garantire la piena decontribuzione fiscale per i primi tre anni, ovviamente con i limiti che saranno utili a evitare usi strumentali e distorti". E' quanto ribadisce Confindustria in una nota, sottolineando che "solo in presenza di scelte mirate e selettive sara' infatti possibile aprire le porte delle imprese a 900mila giovani nel triennio affrontando con coraggio e determinazione quello che possiamo considerare il principale problema del Paese".
Permettere l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani "avra' un impatto positivo sull'economia reale rendendo piu' competitive le imprese e spingendo i consumi e facendo ripartire la domanda", si spiega nella nota di Confindustria, nella quale si ricorda che, a tal proposito, "il progetto giovani di Confindustria punta a conciliare gli interessi delle imprese con quelli delle famiglie perche' i giovani da assumere altro non sono che i figli delle famiglie italiane".
"Vedremo, vedremo il governo che cosa proporra'". Lo ha affermato Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, a margine del Meeting di Cl a Rimini, rispondendo alla domanda se una dotazione di 2 miliardi di euro possa essere sufficiente per il bonus giovani. "Credo che sia l'insieme degli interventi che deve essere valutato", ha spiegato, specificando che "per adesso abbiamo tante notizie giornalistiche, spero che i tavoli che abbiamo aperto con il governo, sia sulla previdenza, sia sulla materia del lavoro, facciano chiarezza su quelli che sono i progetti veri".
Una norma anti-licenziamenti "credo che sia assolutamente doverosa. E' ovvio che un'impresa che assume giovani con queste agevolazioni non puo' in contemporanea magari licenziare i lavoratori assunti due-tre anni prima con altri incentivi". Lo ha affermato Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, a margine del Meeting di Cl a Rimini, spiegando che "abbiamo bisogno in realta' di provvedimenti strutturali in modo che non si creino contraddizioni tra gli strumenti".
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