Quotidiano | Categorie: Lavoro

Lavoro, l'analisi dei dati diffusi dall'Inps: crescono i voucher in Veneto

Di Giorgio Langella Mercoledi 21 Settembre 2016 alle 00:07 | 0 commenti

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Il lavoro in Italia, una situazione disastrosa. Il 12 settembre 2016, Matteo Renzi scriveva: “Dati ufficiali Istat di oggi. Nel II trimestre 2016 più 189mila posti di lavoro. Da inizio nostro governo: più 585mila. Il #JobsAct funziona”. Lo stesso giorno, il ministro del lavoro Giuliano Poletti dichiarava: “Il Jobs Act funziona, confermata la crescita dell'occupazione”. Il 19 settembre 2016, i dati diffusi dall'INPS relativi ai primi 7 mesi dell'anno ci fanno capire che l'affermazione di Renzi è, per lo meno, alquanto azzardata.

Infatti, se il JobsAct doveva garantire l'aumento progressivo di posti di lavoro a tempo indeterminato (anche se, in assenza dell'articolo 18, anche questi posti di lavoro possono essere considerati “poco stabili”) i dati INPS dimostrano qualcosa di molto diverso, evidenziando come una “riforma” costata svariati miliardi (alla collettività) abbia prodotto quasi nulla in termini di occupazione stabile.

I risultati del mese di luglio per i contratti a tempo indeterminato (i contratti a tutele crescenti del jobs act) sono riportati in tabella:

ITALIA

nuove assunzioni

cessazioni

nuove assunzioni - cessazioni

trasformazioni da contratti a termine

trasformazioni da apprendistato

luglio 2016

89.426

120.854

-31.428

25.677

5.838

luglio 2015

145.283

141.447

3.836

37.939

7.426

luglio 2014

107.275

135.922

-28.647

28.355

5.461

lug 2016 – lug 2015

-55.857

-20.593


-12.262

-1.588

lug 2016 – lug 2014

-17.849

-15.068


-2.678

377

gen-lug 2016

743.695

896.622

-152.927

179.122

50.129

gen-lug 2015

1.122.402

986.912

135.490

280.879

48.774

gen-lug 2014

808.113

939.276

-131.163

218.370

41.956

2016 – 2015

-378.707

-90.290


-101.757

1.355

2016 – 2014

-64.418

-42.654


-39.248

8.173

Rispetto agli anni precedenti, nel 2016 le assunzioni calano drasticamente, dimostrando che l'aumento del 2015 era dovuto sostanzialmente solo agli sgravi fiscali. Il lavoro non diventa più stabile ma, quando esiste, è sempre più precario. Nei primi sette mesi dell'anno i voucher, infatti, crescono in maniera decisa dai 35.797.229 del 2014 ai 61.920.170 del 2015 per arrivare ai 84.350.315 del 2016.

 

Nella nostra regione la situazione non è diversa, anzi:

VENETO

nuove assunzioni

cessazioni

nuove assunzioni - cessazioni

trasformazioni da contratti a termine

trasformazioni da apprendistato

gen-luglio 2016

52.405

76.650

-24.245

18.191

6.802

gen-luglio 2015

79.333

82.332

-2.999

28.145

7.029

gen-luglio 2014

53.470

76.907

-23.437

22.655

5.612

2016 – 2015

-26.928

-5.682


-9.954

-227

l2016 – 2014

-1.065

-257


-4.464

1.190

I voucher, in Veneto, nei primi sette mesi dell'anno crescono dai 4.989.191 del 2014 agli 8.094.230 del 2015 per arrivare ai 10.648.155 del 2016.

Al di là della propaganda renziana, la realtà è quella di un fallimento completo delle politiche del governo portare avanti con leggi approvate imponendo la fiducia, senza programmazione, senza un progetto di sviluppo industriale del paese.

Una “crescita” inesistente basata sulla propaganda, su miliardi pubblici regalati a privati che hanno dimostrato la propria incapacità ad affrontare la crisi, sull'abbandono del ruolo dello Stato nello sviluppo economico e industriale del paese.

È il fallimento non solo di un governo inadeguato ma di un sistema ingiusto e sbagliato che mira unicamente al profitto e al privilegio individuale.

Leggi tutti gli articoli su: Inps, Matteo renzi

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