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Le Bcc della provincia di Vicenza presentano i dati aggregati: "all’insegna della crescita"

Di Comunicati Stampa Venerdi 15 Giugno 2018 alle 14:49 | 0 commenti

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Crescere e servire bene il proprio territorio - è scritto in un comunicato ufficiale della Federazione Veneta Banche di Credito Cooperativo - mantenendo saldi i principi di localismo, di mutualità, di cooperazione e attenzione ai bisogni delle comunità: al termine della stagione delle assemblee delle banche, in generale, per le Banche di Credito Cooperativo e Casse rurali della Provincia di Vicenza il 2017 si è chiuso con ottimi risultati e con ottime prospettive. Le BCC hanno sempre vantato un legame speciale con il loro territorio di appartenenza e hanno mantenuto, uniche banche ormai rimaste nel territorio, relazioni strettissime con i soci e con il tessuto economico e sociale locale. 

Uno stile che negli anni sta premiando l’attività delle 5 BCC Vicentine, sia nei risultati di bilancio, sia nella vitalità organizzativa.

I dati di bilancio aggregati parlano chiaro. Stabili negli anni gli sportelli BCC a presidiare i territori, mentre il sistema bancario da tempo ha scelto la via della razionalizzazione dei costi di gestione e la chiusura delle filiali nei paesi e nei piccoli centri.

Il principio di fedeltà delle BCC al localismo è testimoniato da 134 sportelli, che crescono lievemente nel numero rispetto ai 130 sportelli del 2016, sia a fronte di aperture, sia per effetto dell’acquisizione di filiali all’interno del gruppo BCC. Una fedeltà che evidentemente la base sociale ripaga, dimostrando gradimento e fiducia. Crescono i soci sfiorando le 34.500 unità (+3,2% rispetto all’anno precedente), mentre i clienti arrivano a sfiorare i 185 mila, crescendo in un solo anno di oltre 9 mila unità (+5,2%) con trend in ulteriore crescita nel primo trimestre del 2018.

L’utile aggregato che raggiunge gli 11,4 milioni di euro (+21,4% rispetto al 2016) non è il solo elemento di crescita e di miglioramento.

La raccolta complessiva aumenta del 7,5% e si attesta a 6,9 miliardi di euro (con una raccolta diretta che si attesta a 4,7 miliardi di euro segnando un aumento percentuale del 4,6% e una raccolta indiretta che guadagna un +14,3% alla soglia di 2,2 miliardi di euro).

Crescono gli impieghi a oltre 4,1 miliardi di euro (+2,6%). Diminuiscono invece le sofferenze a 550 milioni di euro grazie a politiche prudenziali messe in cantiere da tempo dai Consigli di amministrazione delle BCC beriche (-3,8% rispetto all’anno precedente).

Solidità dunque, testimoniata da un Cet1 che sale al 15,5% in forma aggregata, ma anche dinamismo e attenzione alle politiche territoriali: questa la ricetta delle Banche di Credito Cooperativo Vicentine, che hanno rilanciato il principio della banca a km zero, vicina alla gente non solo per esigenze e per mentalità, ma anche sotto il profilo logistico.

Famiglie, ma soprattutto imprese, piccole e medie, hanno dimostrato di avere bisogno all’interno del tessuto produttivo vicentino e veneto in particolare di partners qualificati e di consulenti a 360 gradi.

“Le BCC si sono strutturate in questi anni- fanno sapere dalle Direzioni generali delle BCC- per trattare in modo qualificato sia una semplice pratica di credito al consumo, sia pratiche complesse di finanziamento in pool alle imprese del valore di svariati milioni di euro. La nostra forza rimane quindi il localismo, ma anche una acquisita capacità organizzativa nell’offrire servizi strutturati, nell’accompagnare le imprese all’estero, nel dialogo e nella collaborazione con i Consorzi di Garanzia.

Si tratta di un’attività fondamentale per tante aziende per l’agevolazione della concessione del credito. Se i grandi gruppi bancari non hanno più interesse a garantire il corretto funzionamento di queste convenzioni nel territorio, le BCC continuano ad assicurare questo servizio”.

Ma c’è di più. Oltre a questo stanno riscuotendo molto successo operazioni di strutturazione e di emissione di minibond: il Credito Cooperativo attraverso la Federazione Veneta delle BCC in partnership con la finanziaria regionale Veneto Sviluppo ha introdotto questa opportunità anche per le aziende pronte a un tipo di percorso più evoluto. Il tramite e il volano è sempre la BCC.

Ma sono numerose anche le pratiche BCC messe a punto a favore delle imprese con la garanzia di Mediocredito Centrale o nel caso di operazioni con l’estero con la garanzia di Sace e Simest.

“La nostra carta dei servizi offre tutte le operazioni dal leasing al factoring- fanno sapere le BCC Vicentine. Operazioni che siamo in grado di svolgere attraverso le Capogruppo, per dare al socio, al cliente, all’impresa la massima disponibilità per una gamma di servizi evoluta e dedicata, sempre con taglio sartoriale e su misura. La capacità di servire i territori – per le BCC si tratta di un principio irrinunciabile trasversalmente- sarà assicurata anche dopo l’entrata a pieno regime dei Gruppi bancari del Credito Cooperativo”.

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