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Legge di bilancio, Federico Ginato: arriva il riconoscimento della finanza etica e sostenibile

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 25 Novembre 2016 alle 15:13 | 0 commenti

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Nota di Federico Ginato, Pd

«Il Parlamento ha riconosciuto che esiste un modo più responsabile e sostenibile per concepire e fare finanza». Così il deputato del Pd Federico Ginato commenta - dopo il voto di uno specifico emendamento nella Commissione Bilancio di ieri - l'approvazione nella legge di bilancio del riconoscimento e dell'introduzione di incentivi fiscali per gli organismi bancari di finanza etica e sostenibile. L’azione arriva dopo un lungo percorso che Ginato sta portando avanti a favore di un’economia più “civile”.

La questione era già stata posta durante il dibattito parlamentare sulla riforma dei Crediti Cooperativi, era poi proseguita con l’approvazione di una risoluzione a prima firma Ginato in Commissione Finanze della Camera e con la presentazione di un progetto di legge sulla finanza etica, i cui contenuti sono, di fatto, ora assorbiti nella legge di bilancio attraverso l’emendamento approvato.

«Dopo il lavoro di approfondimento e confronto su cui, insieme a tanti colleghi, ci siamo impegnati in questi mesi - sottolinea Ginato - siamo riusciti a far passare in legge di bilancio importanti incentivi per quelle banche che valutano i finanziamenti alle imprese sulla base di una valutazione degli investimenti secondo criteri di sostenibilità sociale e ambientale. Si tratta di un traguardo fondamentale e per nulla scontato per dare sostegno, valore e futuro a quegli istituti, come Banca Etica, che da anni sono impegnati nel promuovere forme di economia ancora capaci di guardare al bene comune».

L'emendamento prevede inoltre che gli istituti di banca etica e sostenibile devono destinare almeno il 20 per cento del proprio portafoglio crediti a organizzazioni non profit o imprese sociali; non distribuire profitti, ma reinvestirli nella propria attività; adottare un sistema di governance e un modello organizzativo a forte orientamento democratico e partecipativo, caratterizzato da un azionariato diffuso; adottare politiche tese a contenere il livello di retribuzione della propria dirigenza.

«Per la pima volta – conclude il deputato vicentino – la definizione di finanza sostenibile ottiene un riconoscimento legislativo importantissimo. Da qui si può partire per superare definitivamente un modo di fare banca che non ha saputo pensare al bene delle comunità locali e dei suoi abitanti ma è diventata anzi la causa di un grande impoverimento morale ed economico».

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