Letti e riletti del 30 maggio: anche Milano indaga su BPVi, l'assemblea delle Bcc venete si spacca in due e da Sviluppo Cotorossi si minacciano querele per Borgo Berga
Martedi 30 Maggio 2017 alle 14:16 | 0 commenti
Il caso Banca Popolare di Vicenza sbarca anche a Milano come hanno riassunto oggi sulle pagine de Il Corriere della Sera Adrea Priante e Federico Nicoletti e Diego Neri sul GdV. Il nuovo filone investigativo è stato trasferito a Milano per ragioni di competenza, pare, su richiesta del Gip vicentino, Barbara Maria Trenti, che a una richiesta dei pm di sequestri cautelari di beni di Zonin & c. ha obiettato l'incompetenza territoriale di Vicenza a favore di Milano, sede della Consob, per il reato di "ostacolo alla vigilanza" .
Archiviando le questioni investigative, che riguardano il passato, ementre Luigi Dell'Olio per il Mattino di Padova si è concentrato sul presente scrivendo della riunione in corso oggi dei due Cda, che "sarà ancora una volta interlocutoria". Veneto Banca e Bpvi devono fare, infatti, il punto dopo i paletti messi dalla Commissione europea. In pratica servono sodi tanti: un miliardo di ricapitalizzazione dai privati "come condizione preliminare all'intervento dello Stato, ma nessuno sembra disposto a mettere soldi in quello che ormai appare sempre più un buco nero."Â
Terremoto, annunciato, anche per le Bcc, come si legge sempre sulle pagine de Il Corriere del Veneto in un articolo a firma di Gianni Favero che riassume così l'assemblea degli istituti veneti tenutasi ieri: "La federazione Bcc, del Veneto cambia statuto e allarga il cda a 24 membri Ma il provvedimento è passato ieri con il voto di 13 delegati (quelli della BCC aderenti ad ICCREA, ndr) perché tutti gli altri (che hanno come referente la Cassa Centrale Banca di Trento, ndr) erano assenti."
La spaccatura è netta. Alla base c'è il cambiamento di rapporti di forza tra chi ha deciso di "sposare" Iccrea, ora in maggioranza nel board, e chi è rimasto con Ccb. Una tale divisione non si è vista in nessuna Regione, solo in Veneto, ma la situazione sembra sotto controllo, almeno a sentire Ilario Novella, presidente delle Federazione: "E' andata bene, anche se preferisco non rilasciare dichiarazioni".
Sulle pagine de Il Giornale di Vicenza, tralasciando le notizie bancarie, trova ancora spazio la questione Borgo Berga. Diego Neri registra infatti il contrattacco di Sviluppo Cotorossi, dopo che il tribunale del Riesame ha detto "no" al sequestro dell'area ritenendo corretto l'operato della società privata. "In questi anni la nostra iniziativa è stata oggetto di una seria infinita di esposti-precisa Paolo Dosa, presidente della società -. Un progetto che aveva e ha tutte le autorizzazioni in regola è diventato l'oggetto di speculazioni ideologiche e politiche strumentali."Sebbene la trafila giudiziaria si ben lontana da finire, dunque Sviluppo Contorossi, passa al contrattacco e annuncia querele verso "Chi ha chiesto di accertare irregolarità inesistenti".
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