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Meno rosari per la Lettera di San Paolo e più per chi ne ha davvero bisogno

Di Citizen Writers Sabato 19 Settembre 2015 alle 23:25 | 0 commenti

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Riceviamo da Paola Farina e pubblichiamo

Io rea confessa complice di un reato. Non so se ho fatto bene o ho fatto male, credo di aver fatto bene a devolvere una piccola somma a favore dell'organizzazione https://liberationiraq.com/, guidata da Steve Maman che riscatta donne e bambine cristiane e yazide, schiave sessuali per i militanti dell'Isis. Qualcuno dei miei amici ha dissentito, io mi sono posta il problema: donare qualcosa e contribuire a pagare un riscatto o lasciare queste donne in mano all'Isis?

Ho scelto di essere complice di un reato e credo di aver fatto la scelta giusta. Perché scandalizzarsi tanto, quando il nostro governo ha speso 12 milioni di euro per liberare ragazze coccodè e quando i governi europei hanno sempre pagato riscatti?

Chiedo, se possibile, meno preghiere e meno rosari per lo spettacolo di Angelica Liddell "Prima lettera di San Paolo ai Corinzi" e più preghiere per queste creature dimenticate da Dio, dal Papa, dai cristiani e dagli uomini e donne di "buona volontà". Infinitamente grata se tra i lettori di Vicenza Più, quelli fortemente cristiani che stanno sbraitando e pregando per una rappresentazione teatrale, c'è chi vuol far sentire la sua voce al Papa e chiedergli, che oltre ad obbligare le parrocchie ad accogliere profughi e clandestini, bisognerebbe riscattare dall'Isis tutte le donne e bambine cristiane e yazide, in maggioranza irachene, ma anche siriane, oggi schiave del sesso.
Il Medio Oriente è un'ecatombe, eppure non ho mai visto organizzare una manifestazione per la pace, alcuna flottiglia per raggiungere un porto siriano o portare aiuti a quello iracheno. Se solo si fosse rivolto il 10% dell'attenzione in negativo che si rivolge a Israele, forse oggi il mondo non avrebbe visto l'immagine di Aylan Kurdi su una spiaggia e non si sarebbe nemmeno tanto commosso (non so se il merito sia più dell'abilità della fotografa o più della sensibilità individuale...).
Le risoluzioni ONU contro Israele (paese democratico e di diritto), sono tante che non riesco più a contarle, di sicuro più di 500, tra il 2009 e 2012 ben 48 contro Israele, 9 contro la Siria (dove i morti erano già moltissimi) e 3 solo contro l'Iran dove s'impicca la gente solo per una presunzione di colpa, zero in alcuni stati arabi dove si muore per mano dell'uno o dell'altro; alla luce di quanto sopra si può dire che l'ONU è una voce muta e di parte. Israele non è in causa e allora nessuno si smobilita, salvo a dire che Israele potrebbe ospitare iracheni e siriani....

Oltre adulti e bambini che muoiono per tentare la fuga della guerra si stima che ci siano circa 2.700 tra donne e bambine cristiane e yazide in mano ai predatori dell'Isis, ridotte in schiavitù, spesso costrette a dormire dentro a delle gabbie, vendute e rivendute come schiave sessuali, alcune hanno solo otto anni di età. Non solo in balia dei combattenti, ma anche di uomini di varie età. Donne e bambine che subiscono violenze al di là da ogni immaginazione. Alcuni schiavisti hanno ammesso la decapitazione di bambine e donne innocenti, perché si sono rifiutate di sottostare a pratiche sessuali perverse, altre sono ripetutamente picchiate e servite dai loro schiavisti come schiave del sesso ai loro amici e ospiti, non sono quasi mai vittime di un solo predatore. Molte giovani adolescenti sono vendute a bordelli, dove sono violentate da trenta a quaranta volte al giorno dai combattenti ISIS. L'ONU riferisce che i militanti ISIS hanno costretto le schiave sessuali eccessivamente violentate, vendute e rivendute a sottoporsi a interventi chirurgici per la ricostruzione dell'imene fino a venti volte. Questo tipo di violenza genitale femminile sta guadagnando popolarità, perché queste ragazze possono essere rivedute illibate e a prezzi di mercato più alti.
L'ONU riferisce, ma non agisce ad agire c'è un signore canadese, Steve Maman, ebreo originario dal Marocco, religioso, padre di sei figli, benestante ma non multimiliardario, che con il contributo di donazioni dai 5 dollari in su, fatte per lo più da privati, riesce a riscattare queste creature; finora ne ha riscattato 130, bisogna fare di più, arrivare a riscattarne quante più possibile. Il costo di un riscatto è variabile, dipende da molti elementi. Si è anche cercato di ordire una campagna diffamatoria nei confronti di Steve Maman, perché chi non conosce il vero spirito ebraico, non può capire quanto la religione insegni a donare agli altri. Mi domando se non fosse stato ebreo, si sarebbe arrivati a tanta infamia nei suoi confronti?
Ma perché il mondo importante (i politici, l'Onu, l'Europa ed il Mondo, soprattutto i Nobel per la pace immeritati), quello dei grandi e dei ricchi non vede queste cose, mentre io le vedo? Il Papa predichi pure l'accoglienza per chi è riuscito a fuggire, è un suo dovere, ma sappia profondere sostegno per salvare queste creature disperate, e voglio sperare che il mondo non si commuova solo quando vedrà un energumeno dell'Isis stringere fra le sue sporche mani una vagina amputata da un corpo che ancora sperava in un miracolo, il diritto di vivere, perché le lacrime non potranno mai ridare né vita, né dignità, ma non riscattano nemmeno quanti piangono lacrime di coccodrillo.

Leggi tutti gli articoli su: Teatro Olimpico, angelica liddell, Steve Maman

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