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Mozione fondo di risarcimento BPVi e Veneto Banca, Franco Conte (Codacons Veneto): "un successo"

Di Edoardo Andrein Martedi 3 Luglio 2018 alle 19:06 | 0 commenti

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Il coordinatore ANLA/Senior/Codacons Veneto, Franco Conte, commenta la mozione approvata dal Consiglio della Regione Veneto sul fondo di risarcimento per i risparmiatori delle banche venete (qui per i dettagli, di seguito invece pubblichiamo il testo integrale): "E' un successo della nostra costante azione contro chi cerca di sabotare, forse in buona fede, ma con grave danno per chi aspetta il giusto risarcimento da tre anni e da sei anni è privato della disponibilità dei suoi risparmi".

"Il Veneto - prosegue Conte - è una Regione importante anche negli equilibri della nuova maggioranza parlamentare e del nuovo Governo. Roma ci deve ascoltare, non ci sono alibi: devono pubblicare subito il decreto di attuazione e predisporre eventuali correttivi sulle criticità che emergessero. Un punto importante a nostro favore e speriamo un ko definitivo per i sabotatori del Fondo".
Ecco il testo integrale della mozione: 
MOZIONE N. 337
FONDO NAZIONALE PER LE VITTIME DI REATI FINANZIARI. LA REGIONE VENETO NE SOSTENGA L’ATTIVAZIONE ED INTERVENGA PER GARANTIRE LA MASSIMA OPERATIVITÀ NEI RIMBORSI presentata il 27 aprile 2018 dai Consiglieri Fracasso, Azzalin, Moretti, Pigozzo, Salemi, Zanoni, Zottis, Ferrari, Guarda e Dalla Libera
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO CHE:
- con l’approvazione della Legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (Legge di Stabilità per il 2018) è stato istituito un Fondo nazionale per le vittime di reati finanziari, avente una dotazione di 100 milioni ed un arco temporale di intervento compreso tra il 2018 ed il 2021;
- il suddetto Fondo è stato creato allo scopo di compensare le vittime di violazioni degli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza e va a riconoscere una distinzione tra investitori che subiscono perdite ingenti dopo aver assunto consapevolmente rischi eccessivi ed i risparmiatori privi di cultura finanziaria cui le banche hanno proposto e venduto come “sicuri” prodotti che invece comportavano rischi esorbitanti.
CONSIDERATO CHE:
- il Veneto, dove si è registrato il duplice tracollo Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, è la regione che conta il maggior numero di risparmiatori, oltre 200 mila, vittime delle suddette violazioni;
- nei giorni scorsi il sottosegretario all’Economia ha annunciato l’emanazione imminente dei decreti attuativi della legge istitutiva del suddetto Fondo. Dunque i rimborsi da parte del Ministero dell’Economia potrebbero cominciare già nei prossimi mesi;
- è indispensabile che tutte le istituzioni intervengano per sostenere in modo fattivo ogni azione in grado di garantire con urgenza il superamento del dramma in cui si sono ritrovate tante famiglie di artigiani, professionisti e piccoli imprenditori, ma anche di lavoratori dipendenti e pensionati (oltre i due terzi delle vittime sono ultra 65enni) le cui risorse sono state azzerate dall’acquisto di azioni delle banche popolari in cui da decenni tenevano i loro risparmi;
- è fondamentale, in vista del riconoscimento dei risarcimenti derivanti dal suddetto Fondo, che in Veneto vengano aperte almeno due sedi operative, a Vicenza e Treviso, per velocizzare e redigere in modo corretto le istruttorie. Un rallentamento delle operazioni rappresenterebbe un’ulteriore penalizzazione per chi, ormai da cinque anni, si ritrova a subire un danno pesantissimo ed ingiusto;
impegna la Giunta regionale
ad intervenire con urgenza a sostegno dell’attivazione del Fondo per le vittime di reati finanziari garantendo in territorio veneto la massima operatività ai fini del riconoscimento dei risarcimenti.


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