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MyMenu.it chiude il terzo anno d'esercizio con numeri in crescita: +140% le consegne, quest'anno il volume d'affari supererà il milione di euro.

Di Comunicati Stampa Martedi 1 Agosto 2017 alle 14:45 | 0 commenti

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Scommessa vinta dal bocconiano Edoardo Tribuzio, imprenditore padovano under 30 che dà da lavorare ad altri 100 coetanei: "Ma niente voucher: solo contratti certificati".
Crescere del 140% in volume d'affari quando si sfiora il milione di euro di valore dei pasti consegnati non era facile. Ma è il risultato raggiunto da MyMenu, la piattaforma di consegne a domicilio nata dall'intuizione del giovane imprenditore padovano Edoardo Tribuzio, laurea alla Bocconi in business administration in tasca, che tre anni fa ha trasformato l'idea imprenditoriale nelle prime consegne. Crescita che si accompagna con un aumento degli addetti alle consegne che ad oggi nelle sei città dove l'azienda padovana opera (oltre a Padova MyMenu opera a Verona, Modena, Bologna, Brescia e Reggio Emilia) conta più di 100 persone impiegate.

"In un mondo in cui spesso le aziende sono state lambite da sospetti di sfruttamento della manodopera con i ragazzi in motorino che sono pagati a voucher o peggio - spiega Edoardo Tribuzio - noi abbiamo cambiato passo, con una nuova formula contrattuale che rispetta a pieno le norme vigenti in materia giuslavoristica ed è stata certificata dall'Università di Padova in qualità di ente delegato alla certificazione dei contratti (http://www.diritto-lavoro.com/2016/01/11/la-certificazione-dei-rapporti-di-collaborazione/ ). Per i driver, un numero in continuo aumento e forza motore nella quale l'azienda ha sempre investito e riposto la propria attenzione, anche una serie di vantaggi in centri sportivi, negozi e altro che vengono messi a disposizione grazie alle sempre più convenzioni sottoscritte ad hoc".
La consegna media per un pasto dal momento dell'ordine a quello della consegna non supera la mezz'ora. E il numero delle consegne è passato dalle 1200 di due anni fa alle oltre seimila dello scorso mese di giugno.
Un mercato quello delle consegne che cresce a ritmi vertiginosi: ormai si può parlare compiutamente della dimensione e-commerce per la ristorazione di qualità, segmento sul quale da sempre si è rivolta l'attenzione di MyMenu, diventato ormai il partner di riferimento per traghettare la ristorazione tradizionale verso le nuove tendenze del mercato.
"A Padova ne abbiamo più di 30 che lavorano con noi in maniera continua (Bologna 22, Brescia 24, Modena 20, Padova 33, Reggio Emilia 30, Verona 30)".
I piatti preferiti dai clienti di MyMenu appartengono a varie tipologie di cucina, dalla tartare all'hamburger, dal giapponese a piatti della cucina tradizionale italiana, questo grazie alla selezione di ristoranti rinomati per la qualità ma anche per l'innovazione che hanno voluto riporre nei propri menu, spesso rivisitati per essere gustati comodamente a casa o in ufficio.
"I nostri migliori clienti sono le donne, età media di 34 anni. Lo schema che si sta sempre di più affermando è quello della donna in carriera e spesso madre di famiglia che anziché portare fuori a cena la famiglia preferisce ordinare per marito e figli la cena ad esempio del venerdì sera. Questo grazie al nostro consolidato impegno nell'offrire un servizio a cui affidarsi per qualsiasi tipo di occasione di consumo dei pasti fuori dai luoghi d'acquisto ed in assenza di tempo o voglia di mettersi ai fornelli".
L'obiettivo di MyMenu dopo l'apertura in 6 città top del Nord-centro Italia è di mettere quanto prima la propria qualità a disposizione di tutti gli italiani, per il questo il CEO, motivato anche dalle innumerevoli richieste che quotidianamente arrivano da diverse città italiane, ormai da mesi dialoga anche con altri operatori del settore, sempre made in Italy, per la creazione di un Italian Champion of Food Delivery, convinto che in Italia, gli italiani, possano garantirsi ed aggiudicarsi la quota più grande di questo mercato in grande sviluppo.


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