Smog, Legambiente: vergogna europarlamentari veneti che hanno votato per aumentare le emissioni delle auto
Giovedi 4 Febbraio 2016 alle 17:44 | 0 commenti
Legambiente Veneto
Elisabetta Gardini, Remo Sernagiotto, Mara Bizzotto e Lorenzo Fontana devono vivere molto a Bruxelles e frequentare molto poco la regione che li ha eletti loro rappresentanti per il parlamento europeo, per aver votato una norma così scandalosa e dannosa -commenta Gigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto- scelta assurda e insensata che va contro la salute dei cittadini e l’ambiente.
"Dopo 7 anni consecutivi di aria avvelenata, con un 2015 pessimo ed un inizio anno col botto con 6 città capoluogo su 7 ad aver già "bruciato" la metà dei giorni di sforamento del PM10 consentiti dalla legge, in una regione dove sono stimate dall'agenzia europea per l'ambiente in almeno 30.000 le morti premature dovute allo smog, i politici nostrani sfoggiano tutta la loro ignoranza, piegandosi biecamente alla pressione delle lobby dei produttori di automobili. Anche l'Agenzia Europea dell’Ambiente nel suo Report sulla qualità dell’aria del 2015 definisce l’inquinamento atmosferico come il problema ambientale e sociale con il più grande rischio presente oggi in Europa per la tutela dell’ambiente -rincara la dose Lazzaro- evidentemente così non è per gli europarlamentari veneti ai quali chiediamo di scusarsi pubblicamente perché quello che è accaduto è assurdo e grave, e noi siamo stanchi di vergognarci al posto loro".
"È giusto che i cittadini sappiano chi sta dalla parte dello smog, magari mentre sono costretti a fare i salti mortali per il blocco del traffico dando la colpa la Sindaco di turno. I parlamentari europei sono poco avvezzi a pensare che il loro operato ha una ricaduta sulla vita dei cittadini, in questo caso i più deboli e malati, e ancor meno sono abituati a renderne conto. Siamo molto felici di rendere noti i loro nomi, e chiediamo ai Sindaci, anche dei loro stessi partiti politici, di farsi spiegare dai loro colleghi in Europa come si conciliano queste decisioni con la tutela della salute e con gli sforzi che essi stanno mettendo in atto per trovare soluzioni concrete".
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