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Processo Veneto Banca, udienza preliminare: rinviata all'11 dicembre per difetto di notifica per due imputati. Meno di un'ora per annunciare 4.000 costituzioni di parte civile

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Novembre 2017 alle 11:41 | 0 commenti

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ROMA, servizio esclusivo dal nostro corrispondente Angelo Di Natale - E' durata meno di un'ora l'attesa udienza preliminare del processo per il crac di Veneto Banca. Un difetto di notifica per Vincenzo Consoli e Diego Xausa, due degli undici imputati (quasi tutti assenti e rappresentati dai rispettivi difensori) ha reso impossibile l'operatività dell'udienza stessa se non per la presa d'atto dell'impossibilità di procedere e la contestuale programmazione dei lavori. Il Gup Lorenzo Ferri ha rinviato a lunedì 11 dicembre per il deposito delle costituzioni di parte civile già annunciate in gran numero. Secondo una stima sommaria dovrebbero essere poco meno di quattro mila gli azionisti che formalizzeranno la richiesta di essere riconosciuti a tutti gli effetti come soggetti danneggiati dalla condotta degli imputati alla quale viene ricondotto un "danno" miliardario.

Tra le richieste di costituzione di parte civile ci saranno anche quelle di Banca d'Italia e Consob, ovvero le istituzioni preposte al controllo e le cui funzioni sarebbero state ostacolate dalla condotta degli undici imputati. Che siano vittime e non, anch'esse, responsabili del dissesto è materia controversa ma, attualmente, la pretesa dei due istituti di proclamarsi, e di costituirsi, come parti danneggiate trova conferma nel decreto di richiesta di rinvio a giudizio e quindi nelle risultanze delle indagini preliminari sulla base delle quali si svilupperà il processo, destinato certamente, almeno per alcuni degli indagati se - come appare molto probabile - saranno rinviati a giudizio, alla fase dibattimentale.
A quella dell'11 seguirà un'udienza martedì 19 dicembre nella quale il giudice vaglierà le richieste di costituzione e, dopo una necessaria riserva, si pronuncerà sulla loro ammissione.
Quindi si riprenderà subito dopo le festività di fine anno, con nuove udienze il 12 e il 26 gennaio, il 16 febbraio e il 9 marzo. Nel cronoprogramma stilato dal giudice è questa la data nella quale la complessa attività di un'udienza preliminare con migliaia di parti coinvolte dovrà giungere al traguardo di una decisione di rinvio a giudizio o proscioglimento. Successivamente si aprirà il dibattimento pubblico per gli allora eventuali imputati che opteranno per il rito ordinario (ed alcuni come l'ex amministratore delegato e direttore generale Vincenzo Consoli e l'ex presidente Flavio Trinca hanno già annunciato tale opzione), mentre altri potrebbero scegliere il patteggiamento o il rito abbreviato per fruire di sconti di pena.
Già oggi, nonostante fosse scontato che, anche in assenza di difetti di notifica, non sarebbe stata possibile alcuna attività di merito, centinaia di persone interessate alla costituzione di parte civile - risparmiatori danneggiati in qualità di azionisti, correntisti e obbligazionisti - si sono fisicamente presentate ma, non essendo ancora parti del procedimento, sono state tenute fuori dalla porta dell'aula "Occorsio" della Corte d'Assise, a piano terra dell'edificio A di piazzale Clodio.
Quelle dell'udienza preliminare sono infatti sedute camerali che non ammettono la presenza del pubblico. Ma già dall'udienza del 12 gennaio l'aula potrebbe essere occupata da migliaia di persone tutte coinvolte e parti in causa.


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