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"Vicenza. La città sbancata" nel palazzo comunale con il M5s, tra il silenzio dei media e l'assenza di altri politici. Giovanni Coviello: al convegno BPVi tentativo di "lavarsi la faccia"

Di Edoardo Andrein Giovedi 1 Dicembre 2016 alle 21:41 | 0 commenti

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In una "gelata" per temperatura, ma "calda" per gli interventi e l'argomento, sala Stucchi del Comune di Vicenza a palazzo Trissino nel pomeriggio del 1 dicembre dalle ore 17.30 è andata in scena la presentazione del libro "Vicenza. La città sbancata" organizzata dal Movimento 5 Stelle, sul più grave scandalo bancario della storia bancaria della Repubblica italiana che sta riguardando Banca Popolare di Vicenza. Una presentazione, mandata in onda in diretta streaming dal Movimento, ma "oscurata" dai media locali. E con l'assenza in sala dei politici: nessun altro consigliere comunale o rappresentante delle istituzioni, oltre a quelli del M5s, era presente.

Un'assenza segnalata anche dal senatore Enrico Cappelletti, presente nonostante sia in piena campagna referendaria: "noi come 5 Stelle abbiamo la coscienza a posto, contro il silenzio assordante delle altre forze politiche".
Dopo l'introduzione della promotrice Liliana Zaltron e di un socio BPVi, Luca Canale, il direttore e autore del libro, arrivato a 1200 copie vendute con la seconda ristampa aggiornata con il servizio sanitario InOltre e i consigli ai soci per riavere i loro soldi, Giovanni Coviello ha tenuto un discorso parlando del libro e della situazione che ha causato il sistema BPVi: "il timore è che nulla stia cambiando" ha ribadito in più occasioni, spiegando che "presentare in questo luogo il libro, frutto del lavoro della redazione di VicenzaPiù, è un fatto simbolico importante". 
In una città quella di Vicenza dove al convegno di sabato scorso al teatro Comunale "nessuno dei relatori intervenuti, a parte il giornalista Stefano Righi, ha nominato Gianni Zonin. Un convegno che a differenza di questo incontro è stato organizzato per lavarsi la faccia e giustamente snobbato dalle principali associazioni" ha fatto notare Coviello mostrando i video tratti dal convegno con le proteste dei soci BPVi. 
Come anticipato è arrivato da Roma per intervenire alla presentazione anche Alberto Spampinato, cronista parlamentare e direttore di Ossigeno per l'Informazione che ha detto: 
"Si tratta di un libro molto interessante, un’antologia che dimostra che mentre le cose succedevano tutti potevano tenere gli occhi aperti, ma alcuni giornalisti l'hanno fatto: i giornali invece dovrebbero essere le sentinelle dei cittadini". 
E ha ricordato anche la richiesta danni milionaria di Gianni Zonin per conto della Fondazione Roi.
"Fare costose cause giudiziarie è un modo mafioso per "uccidere" i giornalisti", ha chiosato Coviello, citando poi una frase di Amalia Sartori: 'i giornalisti sono povera gente, basta fargli un po' di cause per zittirli".


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