Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende

"Vicenza. La città sbancata" presentato a ViNova. Dalla Rosa: "tempi insostenibili della Procura di Vicenza". E la discussione si accende sul tema informazione

Di Edoardo Andrein Giovedi 10 Novembre 2016 alle 23:04 | 0 commenti

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Una partecipata presentazione di “Vicenza. La città sbancata” all'associazione ViNova nella sede in viale Verdi a Vicenza. Il presidente Otello Dalla Rosa e l'economista Paolo Gurisatti, membro del direttivo, hanno ospitato il direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello per quella che è stata "una delle più grandi crisi bancarie" ha esordito Dalla Rosa nella sua introduzione iniziale. "Rappresenta la crisi di un sistema e degli azionisti che si trovano mazziati due volte, oltre che la crisi della classe dirigente". E Dalla Rosa poi accusa che "siamo di fronte a tempi insostenibili della Procura di Vicenza, è inaccettabile, come pure la mancanza finora di un'azione di responsabilità verso gli amministratori". 

Poi il lungo discorso di Coviello che ha ringraziato l'associazione "per il coraggio, è la prima presentazione che è stata organizzata a Vicenza da una associazione sui temi affrontati dal nostro libro sulla BPVi. E questo avviene dopo oltre quattro mesi dalla sua pubblicazione che ha portato dopo un grande successo di vendite al lancio della seconda, arricchita, edizione".
Quindi il direttore ha ribadito che "la perdita è di oltre 12 miliardi per l' economia vicentina perchè al venir meno della spendibilità del 40% circa delle azioni della Banca in loro possesso per un controvalore di 2.5 miliardi sui 6.3 totali va aggiunto l'effetto negativo sull'indotto della mancata spendibilità che in base a dati di Repubblica possiamo valutare in 10 miliardi".
Un calcolo dibattuto con Gurisatti, editorialista indipendente del quotidiano locale, con il quale si è accesa anche una discussione sul ruolo svolto dall'informazione nel mancato allerta mediatico per il disastro della banca.
Quindi spazio alle domande degli intervenuti, tra considerazioni di soci e politici. 
Ma una conclusione vale per tutti:
"Se c'è stato del marcio questo è nato dalla gestione perché i controlli carenti di Bankitalia e le nuove norme di Bce non avrebbero pesato più di tanto se la Banca Popolare di Vicenza fosse stata sana".
E anche per questa evidenza il "moderatore" alla fine ha convenuto sulla carenza informativa e sull'atteggiamento "di sistema" di gran parte della stampa locale.


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