Pubblicato il 25 dicembre alle 23.10, aggiornato il 26 alle 22.50. In questi giorni è ripartita la trattativa che entro sei mesi dovrebbe portare a una fusione tra Agsm Verona e Aim Vicenza che, se rimarrà con le proporzioni fissate tra Achille Variati e Flavio Tosi, cioè col 52.50% per i veronesi e il 42.50% per i vicentini, o se vedrà quote diverse, forse peggiori per l'utility berica, dopo la conquista di palazzo Trissino da parte di Francesco Rucco e di Palazzo della ragione da parte di Federico Sboarina, avrà sempre Vicenza in minoranza. Anche se giustificata dai numeri delle varie due diligence una presenza minoritaria del comune palladiano nella nuova società unica dell'energia fa subito sanguinare una ferita appena aperta e difficile da chiudere.
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Durante l'era comunale a gestione monocratica di Achille Variati, attorniato da un gruppo di assessori e consiglieri comunali per la gran parte acefali e/o inermi (non ce ne vogliano ma, se avessero avuto cervello e/o carattere, meriterebbero ora un attributo ben peggiore), Vicenza ha subito una serie notevole di danni: per colpe indirette di complice miopia, uno su tutti è stato quello della Banca Popolare di Vicenza, mentre per scelte dirette l'esempio più chiaro è quello della "cessione" della Fiera di Vicenza (nella foto Variati, Marzotto e Cavalieri nel consiglio comunale che brindò alla cessione di fatto della Fiera di Vicenza a Ieg, ndr).
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Rimini2.0 con una breve nota da comunicazione delle dimissioni di Matteo Marzotto da vicepresidente di Italian Exhibition Group: «Matteo Marzotto si è dimesso da vicepresidente esecutivo di Italian Exhibition Group (L.For. G.Pao, La Stampa). Lo si apprende da una comunicazione inviata ai dipendenti voluta dall'amministratore delegato di Ieg, Ugo Ravanelli. Le dimissioni di Marzotto erano previste da tempo ma, si apprende, erano attese solo dopo lo sbarco della società in Borsa, previsto adesso per il mese di dicembre. Non è stato possibile avere un commento da parte di Marzotto.» (nella foto  Matteo Marzotto in fase ludica col "famoso" Gianluca Vacchi e col "creativo" Lapo Elkann).Â
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La polemica, annunciata, di questi giorni per la nomina di Gianfranco Vivian ad amministratore unico del gruppo Aim Vicenza dimostra quanto anche l'opposizione, da anni c'è da dire e cambiando colore, degradi verso il pettegolezzo e non si elevi alla valutazione di merito. Che Vivian sia espressione del centro destra e sia esponente targato Lega, oltre alla sua presunta mancanza di esperienza specifica, è l'argomento principe negativo esibito dai consiglieri di centrosinistra molti dei quali erano in sala Bernarda con la precedente maggioranza.
Nell'annunciare la nomina di Gianfranco Vivian, un professionista esperto di area leghista, come nuovo amministratore unico del gruppo Aim Vicenza al posto di Umberto Lago, designato da Achille Variati in quota PD - centrosinistra, il sindaco Francesco Rucco alle nostre domande specifiche ha risposto (qui il video) dichiarando che Vivian non sarà a tempo pieno, anche se Aim sarà il focus della sua attenzione, e che la sua retribuzione sarà pari a quella del suo predecessore (il 70% di quella del sindaco con bonus sui risultati).
La trevigiana Ascopiave, già quotata in Borsa, che detiene la maggiore rete di vendita e distribuzione di gas del Veneto (con la collegata Ascotrade è presente, e con forza, anche nel business dell'energia elettrica), ha un fatturato di 532 milioni, contro i 716 di Agsm e i 265 di Aim che sono state e potrebbero essere ad un passo dal fondersi con il 42% della nuova società ai vicentini e il 58% ai veronesi che ora, però, in fase di ridiscussione vogliono una quota maggiore e, di conseguenza, una governance più polarizzata sull'Arena che non sulla Basilica Palladiana.
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Su Dagospia leggiamo la ricostruzione (di seguito l'articolo*) delle operazioni pro gruppo Benetton griffate Gianni Mion, l’ultimo presidente della Banca Popolare di Vicenza prima della sua messa in liquidazione coatta amministrativa, che non ha bloccato la liquidazione da capogiro del suo primo ad Francesco Iorio, difeso già da Stefano Dolcetta per evitargli un’azione di responsabilità per il periodo del suo mandato.Â
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Continua il silenzio generale della stampa locale e dell'amministrazione comunale uscente di Achille Variati sullo scandalo della Fondazione Roi, nel cui cda a guida Ilvo Diamanti ancora siede il prof. Giovanni Villa, o Giovanni Carlo Federico Villa che dir si voglia, censurato ufficialmente per suoi comportamenti anche dall'Università di Bergamo in cui insegna a tempo pieno ("ancora per poco" ci dicono fonti di quella città ) e a cui non aveva chiesto, come da legge, il permesso di ricoprire un ruolo retribuito proprio dalla Roi come direttore tecnico o scientifico che dir si voglia dei Musei Civici di Vicenza (salvo le aggiunte sul sito comunale, postume alle nostre denunce, erano e sono solo la Pinacoteca Chiericati, il Museo Naturalistico Archeologico di S. Corona e il Museo del Risorgimento e della Resistenza).
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Nuovo Consiglio di amministrazione per la società che gestisce il trasporto pubblico vicentino. Saranno Cristiano Eberle, Imerio Borriero e Barbara Biondani a guidare Società Vicentina Trasporti per i prossimi tre anni. Li ha nominati l'assemblea dei soci, composta da Provincia e Comune di Vicenza, che ha anche designato Cristiano Eberle quale Presidente. "Come prima cosa - ha commentato il Presidente e Sindaco Achille Variati- voglio ringraziare il Cda uscente e in particolare il Presidente Angelo Macchia, che hanno tenuto a battesimo la società , accompagnandola nei primi passi con il dovuto rispetto del passato e predisponendo un piano industriale che guarda al medio e lungo termine della mobilità locale.Continua a leggere