Norma in senato per vittime delle due banche venete prevede indennizzo del 30% su 39.3 euro per BPVi (cioè 12 €) e per Veneto Banca su 30.5 euro (9 €). Rocca: "M5S, è giusto?"
Lunedi 17 Dicembre 2018 alle 17:02
Dopo aver pubblicato "In anteprima le Proposte emendative che riguardano commi 256-268, già art. 38 per le vittime di BPVi, di Veneto Banca e delle altre 9 banche interessate" abbiamo chiesto, al solito, un commento anche al dr. Riccardo Federico Rocca dello studio Legale Rocca di Milano di cui alleghiamo ora le riflessioni.
1. La quinta Commissione permanente (Bilancio) nella seduta pomeridiana di domenica 16 Dicembre 2018 ha confermato il testo dell'emendamento all'art. 38 statuendo che, per le due banche ex popolari venete, la misura dell'indennizzo è (attuale comma 260, precedente comma 5) pari al 30 per cento del valore contabile delle azioni nel bilancio di esercizio chiuso al 31dicembre 2011.
Continua a leggereIn anteprima le Proposte emendative che riguardano commi 256-268, già art. 38 per le vittime di BPVi, di Veneto Banca e delle altre 9 banche interessate
Lunedi 17 Dicembre 2018 alle 10:53
Dopo quanto anticipato in esclusiva il 14 dicembre ("In anteprima esclusiva il testo che sabato 15 approda in Senato per le vittime di BPVi, di Veneto Banca e, non più?, delle quattro banche risolte"), commentato il 15 ("Incostituzionale la formulazione "allargata" dell'art. 38 capo III legge di bilancio per le vittime di BPVi, di Veneto Banca ecc.? Rocca: il rischio è che sia azzerato come i... soci") e integrato il giorno stesso ("Articolo 38 per le vittime delle banche: oltre a BPVi e Veneto Banca ci sono anche le 4 risolte e altre 5 banche in Lca tra cui la BCC Brutia, il tutto almeno sulla carta") pubblichiamo immediatamente le Proposte emendative che riguardano i commi 256-268, già art. 38 ddl 1334 /2018 della legge di bilancio.Â
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Articolo 38 per le vittime delle banche: oltre a BPVi e Veneto Banca ci sono anche le 4 risolte e altre 5 banche in Lca tra cui la BCC Brutia, il tutto almeno sulla carta
Sabato 15 Dicembre 2018 alle 15:22
Restano fermi i nostri dubbi, confermati da Riccardo Federico Rocca, sui rischi a cui va incontro l'art. 38 del Capo III della legge di bilancio, da noi pubblicato in anteprima esclusiva, per le vittime della banche a causa del suo allargamento (di valore delle azioni da "indennizzare" che per alcuni, non pochi, diventa l'affare del secolo se arriverà in porto) e dell'alleggerimento delle motivazioni alla base delle dazioni ai risparmiatori, non più legate solo alla causa oggettiva del misselling agganciato di fatto all'esistenza di processi penali in corso ma al depauperamento di valore delle partecipazioni.
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Il Fondo di ristoro di BPVi, Veneto Banca, Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria, CaRiFe e CaRiChieti. Osservazioni "personali" di Franza e Gasperini, membri Consob
Venerdi 2 Novembre 2018 alle 09:22
Enea Franza e Maria Sofia Gasperini, Consob, da Diritto Bancario.itÂ
Le opinioni espresse dagli Autori sono personali e non impegnano la Consob, Autorità di appartenenza
Premessa. I Fondi di solidarietà e di ristoro finanziario recentemente istituiti per indennizzare i risparmiatori/investitori coinvolti nella vicenda delle c.d. Banche Venete (i.e. Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e di Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti si inseriscono, con le peculiarità che si avrà cura di segnalare, nel quadro degli strumenti di tutela dei soggetti danneggiati da situazioni, latu sensu, di crisi degli intermediari bancari. Â
Continua a leggereIl caso BPVi - Banca Etruria, Il Sole 24 Ore: la procura di Arezzo chiede a Vicenza gli atti sui controlli Bankitalia
Mercoledi 13 Dicembre 2017 alle 10:51
La procura di Arezzo (nella foto il procuratore Roberto Rossi con Pier Ferdinando Casini) chiede supporto alla procura di Vicenza per approfondire la vicenda della mancata fusione tra Banca Etruria e Banca Popolare di Vicenza . Fusione che secondo Bankitalia non sarebbe mai stata caldeggiata dalla Vigilanza ma che, sulla base delle ultime ispezioni di Palazzo Koch avvenute tra il 2013 e il 2014, sembrerebbe descritta proprio come possibilità da tenere in considerazione. Gli inquirenti aretini hanno chiesto ai colleghi vicentini, già qualche settimana fa, di inviare il materiale relativo alle ispezioni di Bankitalia dentro la Popolare di Vicenza. In particolare, gli approfondimenti potrebbero riguardare l'ispezione del 2012 e quella del 2015, in cui vennero messi in luce i primi elementi critici dell'istituto vicentino, a partire dai crediti da svalutare.
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