Don Torta e Arman scaricano su governo e burocrazia (sic!) le loro colpe. Non basta che si scusino per l'idolatria e per il tempo fatto perdere a vittime di BPVi, Veneto Banca e di... loro stessi: ora si facciano da parte!
Sabato 3 Novembre 2018 alle 19:34Don Enrico Torta e Andrea Arman, un prete malato di protagonismo e un avvocato con una storia condita da discutibili affari, anche con le proprie azioni della Banca Popolare di Vicenza vendute per 500.000 euro al prezzo massimo, e da una sospensione dall'ordine degli avvocati per usura (ci fermiamo come è giusto ad alcuni fatti certi), hanno fatto fuoco e fiamme, prima e dopo il 27 dicembre 2017, giorno della sua approvazione, contro la legge 205, solo perché promossa non dalla loro congrega, sorretta anche da costosi avvocati "consigliati" e forte di ambizioni elettorali, che fissava "l'erogazione di misure di ristoro in favore di risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia degli arbitri in ragione della violazione degli obblighi di - informazione, - diligenza, - correttezza e trasparenza...)".Â
Continua a leggere