I motivi del default della BPVi, il presidente di ViNòva Otello dalla Rosa: chiusura provinciale e crisi di visione del mondo. E, gli ricordiamo, miopia dei media locali
Lunedi 7 Agosto 2017 alle 13:34Pubblichiamo volentieri l'analisi che fa il presidente di ViNòva, Otello Dalla Rosa, del default della Banca Popolare di Vicenza con una doverosa premessa e puntualizzazione su una sua frase. Dalla Rosa, che non ce ne vorrà per la nostra "pignoleria", dice di aver seguito "il dibattito sulla crisi delle banche partito dalle pagine del Corriere della Sera e giunto di recente alle pagine del Giornale di Vicenza e delle testate on-line locali...". In effetti, se il dibattito è partito solo oggi sui media a cui fa cenno, la denuncia del default in arrivo è iniziata su VicenzaPiu.com dal 13 agosto 2010, come ben sa il presidente di ViNòva, che ha presentato "Vicenza. La città sbancata" per secondo e tra i pochi a Vicenza.
Continua a leggereLe... “criticità” dopo il disastro BPVi, M5S e Liliana Zaltron ad Achille Variati: chi paga l'incontro tragicomico, fuori tempo massimo e solo "pro" un'associazione?
Sabato 19 Novembre 2016 alle 11:18Il M5S ha annunciato ieri la presentazione ai cittadini il 1° dicembre del nostro libro "Vicenza. La città sbancata" proprio "simbolicamente" a Palazzo Trissino, un vero e significativo "evento" per la città ufficiale, che, fatte alcune coraggiose eccezioni tra cui quella recente di Otello Dalla Rosa presidente di Vinòva e la prima in assoluto di Andrea Pittarello, a cui era presente tra i politici solo Liliana Zaltron di M5S, vorrebbe cancellare la "memoria" delle complicità politiche e ambientali con la gestione del sistema che ruotava intorno a Gianni Zonin. E oggi Liliana Zaltron diffonde ai media un'interrogazione, che pubblichiamo di seguito, sull'incontro del 26 novembre organizzato, per ricrearsi una impossibile verginità , solo ora e con delle evidenti parzialià da chi mantiene i privilegi e le posizioni acquisite anche grazie a quelle complicità che hanno reso possibile e, soprattutto, non evitabile con una sensibilizzazione popolare fatta nei tempi debiti il disastro che si è abbattuto su decine di migliaia di soci risparmiatori e ora sta per calare come una mannaia su migliaia di dipendenti.
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