“Sempre più spesso si registra l’avvio di contratti di appalto non genuini, che vengono talvolta proposti alle aziende in modo ingannevole, che in realtà nascondono una mera fornitura di manodopera. Questo può generare aspetti molto critici sia in materia di lavoro, sia di legalità . Per questo, d’intesa con gli enti principalmente coinvolti nella vigilanza, ovverosia Ispettorato Territoriale del Lavoro e Inps, abbiamo stilato un vero e proprio prospetto di sintesi, grazie al quale le aziende potranno facilmente individuare se ricorrere ad un contratto d’appalto o incrementare temporaneamente il proprio organico, tramite un regolare contratto di somministrazioneâ€.Â
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a) Come avevo ipotizzato, il Governo intende depotenziare gli art. 1106-1008 della 205/2017 (istitutivi del cd. Fondo Baretta, meglio legge 205) che restano senza decreto attuativo e i cui fondi già stanziati sono diversamente destinati, e propone un nuovo provvedimento che sarà , pertanto, contraddistinto da un nuovo numero di legge e targato gialloverde;
La proposta di legge finanziaria - è scritto in una nota di Federconsumatori FVG - che verrà trasmessa nei prossimi giorni al Parlamento per la discussione prevede una serie di disposizioni relativa ai risarcimenti per i gli azionisti risparmiatori delle Banche Venete poste in liquidazione coatta amministrativa e per le casse di risparmio dell’Italia Centrale poste in risoluzione. Pur in presenza di alcuni punti interrogativi che potranno essere sciolti attraverso il confronto parlamentare, si possono già evidenziare, accanto ad un dato positivo, alcune gravi criticità .
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A noi piace ragionare (e far ragionare i lettori) su documenti e così pensiamo che aver reso pubblica in esclusiva la Bozza del decreto attuativo della Legge 205 del 27 dicembre 2017 "per l'erogazione di misure di ristoro in favore di risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia degli arbitri in ragione della violazione degli obblighi di - informazione, - diligenza, - correttezza e trasparenza..." sia stato un servizio alla discussione e all'azione prima tramutata in rissa da violentatori della stampa indipendente e, peggio, dei loro associati privati degli argomenti su cui giudicare. Continua a leggere
Sperando fortemente che, dopo le ennesime ipotesi discordanti, trovi riscontro ufficiale nel Bilancio di cui parla e con modalità gestibili ma ancora non note pubblichiamo l'Ansa delle 16.46: «Manovra. 525mln l'anno per ristoro azionisti banche. Al 30% con tetto a 100mila euro. Fondo finanziato per 3 anni. Arriva un fondo da 525 milioni l'anno per il 2019-2021, che assorbe il fondo della scorsa manovra, per il ristoro degli azionisti di banche poste in liquidazione coatta amministrativa (come le due VENETE) o in risoluzione (come le "4 banche") che abbiano subito "danno ingiusto"».Â
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La notizia da noi già "intercettata" ma segnalataci prontamente anche dall'on. Pierantonio Zanettin come pubblicata sul sito delCorriere della Sera e che di seguito riproduciamo, se confermata per l'ipotesi di utilizzo dei fondi dormienti in funzione anti spread da parte del premier Giuseppe Conte, sarebbe un drammatica beffa per le vittime di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca, delle quattro banche risolte e delle altre rientranti nel perimetro della legge 205 del 27 dicembre in vigore dal 1° gennaio 2018 ma ancora non applicabile.
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È organizzato, comunica Codacons Veneto nella nota che pubblichiamo , per martedì 30 ottobre un incontro a Vicenza con avv. Fulvio Cavallari ADUSBEF Veneto, ANLA Veneto, avv. Franco Conte Codacons Vincenzo Gigli Senior Veneto, Avv. Barbara Puschiasis Consumatori Attivi. E' un occasione per essere aggiornati. Come spesso sottolineo - dice Franco Conte - solo chi si informa riesce poi a decidere in maniera responsabile. A fidarsi di altri ci è costato tanto! Partecipate per dare forza alle nostre proposte per il Ristoro al 100% del danno ingiusto.
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Riporto da una nota firmata "Per l’opposizione unita Dalla Rosa - Asproso - Colombara - Selmo - Tosetto" e pubblicata su VicenzaPiu.com: "Avevamo denunciato in campagna elettorale e nuovamente a inizio settembre lo spettro che si aggirava in città : l'accordo del "sindaco leghista" che aveva ottenuto il sostegno del partito di Salvini in cambio della tessera e del governo di Aim. Voci insistenti che speravamo non vere e su cui avevamo detto che non avremmo fatto nessuno sconto: al gruppo Aim servono amministratori competenti e capaci, non lottizzazioni partitiche che nulla hanno a che fare con lo sviluppo industriale di un patrimonio dell'intera città ".
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Vedendo l'evolversi delle vicende della Banca Popolare di Vicenza e quelle parallele di Veneto Banca, esaminandole, verificandole, raccontandole dal 2010 in poi ci siamo fatti mano a mano l'idea e sempre più il convincimento che la ormai ex popolare di Montebelluna sia stata sacrificata dal "sistema" di interessi sull'altare dell'ora ugualmente defunta Popolare vicentina. Se i vertici trevigiani hanno commesso gli errori, che sono loro addebitai, e/o compiuto gli atti illeciti, di cui sono accusati, quelli vicentini, secondo noi e chi legge le carte e il loro retro, ne hanno progettati e realizzati a spanne 100 volte di più.Â
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Pierantonio Zanettin, solo 57enne ma decano dei parlamentari vicentini con la sua quarta legislatura, inaugura gli incontri che avremo con i nostri rappresentanti alla Camera dei Deputati e del Senato per farci illustrare le loro attività e sottoporre le istanze del nostro territori. Se in questo primo video incontro l'on. Zanettin parla anche di temi più prettamente locali, come il Tribunale di Vicenza e l'area su cui sorge, non potevamo non chiedergli delle vicende post crac della Banca Popolare di Vicenza tanto più che lui deteneva il conto n. 480 della fu Popolare vicentina in cui cominciò a mettere i suoi risparmi da praticante avvocato e che ne è stato fra i soci danneggiati.