Lettere simili di Bankitalia a Popolare di Bari e Veneto Banca: eppure la prima ancora vive. Mentre anche il fondo maltese Methorios accomuna Bari e Popolare di Vicenza
Pubblicata il 15 ottobre, aggiornata il 17 alle 13. Dopo l'articolo di Nicola Borzi su Il Fatto Quotidiano del 10 ottobre, dal titolo "Popolare di Bari, lo scandalo bancario a scoppio ritardato" e col sommario "Dopo anni di denunce, le autorità di vigilanza ora contestano irregolarità nella vendita di azioni e operazioni 'baciate'. Ma ormai per i 70.000 soci il salasso è già arrivato", siamo in grado di aggiungere qualche particolare di non poco conto specialmente se lo riferiamo, come più ci interessa qui, a quanto avvenuto per Veneto Banca con un "episodio" inizialmente simile ma poi alla fine conclusosi in maniera drammaticamente diversa per l'ex Popolare di Montebelluna e a delle similitudini (diaboliche?) con la Banca Popolare di Vicenza.Â
Continua a leggereSoldi per vittime di BPVi e Veneto Banca più 4 banche risolte, HuffPost: per 2019 nulla poi solo 720 mln in 2 anni. VicenzaPiù: o i 1.500 mln sono fuori deficit e i 720 mln sono in più, oppure c'è un errore o una tragica beffa!
Oltre l’Industria 4.0, convegno al Cuoa con oltre 150 persone: "innovazione e trasformazione nell’impresa"
Il Movimento 5 Stelle attiva “Sos truffati dalle banche”, Sonia Perenzoni: "servizio gratuito"
Finanza Più in chiaro n. 2, Giancarlo Marcotti: chi paga lo spread e l'euro che non è moneta unica ma un sistema di cambi bloccati
Il secondo numero delle nuova rubrica "Vicenza Più Finanza" (il primo ci ha raccontato come la finanza moderna nasce con i Rothschild e che uno dei suoi figli è l'euro) in cui con Giancarlo Marcotti, direttore di Finanzainchiaro.it e noto consulente finanziario prova a fare, senza salire in cattedra ma con semplicità un po' di "cultura finanziaria", si occupa degli effetti dello spread e dell'assenza di un regolatore come la "svalutazione" di una moneta visto che l'euro non è una moneta unica ma un sistema di cambi bloccati per i paesi europei che lo hanno adottato rinunciando alla propria valuta "regolabile". Chi li paga?
Continua a leggere"Il ring" di Renato Ellero, round 1: Europa, deficit - pil, ministri, reddito di cittadinanza, galera... Ma anche Salvini, Di Maio, Tria e poi Ulss 8, magistrati e non solo
Renato Ellero, veneziano di orgogliosa nascita, di passaggio a Padova e da anni tuonante da quel di Vicenza fino e anche oltre il parlanento, in questo primo round della sua rubrica "Il ring di Renato Ellero" prima si racconta come avvocato, docente universitario e senatore della repubblica con la Lega Nord e poi con la sua Lif, prima di "mandare tutti a quel pa... radiso", poi affronta con noi il primo tema onnicomprensivo, contemporaneo ma anche perenne e futuro, sulle relazioni con l'Europa ("se chiedi soldi e mi dai del coglione quella è la porta...").
Continua a leggereBitonci conferma che passa la "rivoluzione" del "ristoro" come da legge 205 e ne allarga subito la dotazione ma evidenzia le balle di Arman e la debolezza della associazioni divise
Tiriamoci un attimo fuori dalla bagarre ed esaminiamo le dichiarazioni fatte, a tutti i rappresentanti presenti delle associazioni dei soci BPVi, Veneto Banca e 4 banche risolte, dall'on. Massimo Bitonci(Lega) sottosegretario del MEF, e diffuse anche da Radiocor (da noi subito riportate il 4 ottobre) e, soprattutto, le sue dichiarazioni in voce e senza filtri a Rete Veneta ieri 12 ottobre molto più inequivocabili nel caso le agenzie del 4 agosto fossero state troppo sintetiche o avessero frainteso qualche affermazione sua o del collega Alessio Villarosa (M5S).
Continua a leggereUsura bancaria, se la conosci la sconfiggi. Alfredo Belluco: non basta azzerare interessi, bisogna condannare a sei anni chi la pratica
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"Usura bancaria: se la conosci la sconfiggi": ad aiutare tutti noi a conoscerla e chi ne fosse vittima a sapere come combatterla - lui è sicuro che si vince nella gran parte dei casi - ci pensa Alfredo Belluco, responsabile per il Veneto di Confedercontribuenti che ha gestito un gran numero di cause contro Istituti bancari, piccoli e grandi, per far riconoscere i diritti dei debitori che lui definisce come spesso solo "presunti" a causa di importi che, partendo dal capitale prestato, si gonfiano a dismisura e contro la legge del 1996 per gli interessi praticati e per tutti i costi aggiuntivi non applicabili.
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