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Adesione diocesi di Vicenza a transazione BPVi, Coordinamento VB e BPVi a mons. Pizziol: tuteli operatività banca e posti di lavoro ma anche giustizia per i soci. La risposta è censura del colloquo col portavoce del vescovo di questa chiesa

Di Edoardo Pepe Lunedi 20 Marzo 2017 alle 21:56 | 0 commenti

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Pubblicata alle 21.56, aggiornata alle 22.50. Dopo la pubblicazione della nota che segue abbiamo ricevuto una telefonata preoccupata del portavoce del vescovo che, temendo che pubblicassimo quanto oggi ci ha scritto con toni saccenti e altezzosi da unico portatore della verità, ci ha detto che non ci consentiva di considerare il suo scritto come ufficiale ma solo privato. In attesa che almeno mantenga il "mezzo" impegno a un confronto pubblico imparziale di sicuro non sciveremo quanto il portavoce ci ha comunicato prendendo atto che questa è la trasparenza della Chiesa di Vicenza. Di certo, però, non mancheremo di scrivere quello che già oggi gli avevamo educatamente risposto, visto che noi quello che scriviamo non lo nascondiamo mai, a nessuno e chiunque ce lo chieda. Cristo, di persona, però, a parte, che, però, già sa...

Con le firme di Lando Arbizzani per ANLA-Veneto, Vincenzo Gigli per Senior Italia-Veneto e Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, aderenti al Coordinamento Popolari VB e BPVi proponiamo un'opinione, sotto forma di messaggio al vescovo, sul caso da noi sollevato sull'opportunità non solo di aderire ma soprattutto di pubblicizzare la propria adesione, secondo noi condizionante, all'Offerta Pubblica di Transazione (Opt) da parte della diocesi di Vicenza.

E lo facciamo prima di riferire domani della risposta che ci è arrivata dal portavoce di mons. Beniamino Pizziol e della nostra replica in attesa di un confronto pubblico a cui abbiamo invitato il vescovo che dovrebbe farsi rappresentare, a detta del suo portavoce, da uno dei consulenti che lo hanno supportato nella sua decisione. Ecco di seguito, intanto, cosa pensano al riguardo Lando Arbizzani, Vincenzo Gigli e Franco Conte.Nella tragica vicenda che vede due importanti banche del territorio, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, bruciare i risparmi di migliaia di famiglie, soprattutto persone anziane, è inevitabile che maturino strategie diverse. Resta importante però tenere insieme, al di là di certi protagonismi in buona fede, un atteggiamento che aiuti all'unità, a convergere sull'obiettivo comune di risarcire i risparmiatori traditi, favorire l'operatività delle banche e difendere i posti di lavoro.

Si tratta di tre obiettivi connessi, non c'è una priorità: o si raggiungono tutti e tre o nessuno è possibile separatamente!

In questo spirito inoltriamo la presente nota a mons. Beniamino Pizziol, prezioso collaboratore di due grandi Patriarchi della Chiesa veneziana: Marco Ce e Angelo Scola, amato sacerdote della Chiesa veneziana, Vescovo della diocesi di Vicenza.

La Sua decisione di aderire alla "conciliazione" con la Banca Popolare di Vicenza ha sollevato critiche. Ella ha ritenuto prioritario salvare i posti di lavoro e quindi l'operatività di una banca che è radicata nella storia e nella cultura del Territorio.
Proprio la relativa entità della somma in questione 27.000 euro evidenzia che si è trattato di una decisione per il bene comune, un gesto che rovescia il triste andazzo del "prima noi" col "prima chi sta nel disagio".
Per altro resta aperta la ferita di chi ha bisogno di essere sostenuto per non subire l'umiliazione della resa ad una modesta somma risarcitoria con rinuncia a perseguire i responsabili.
Il dramma sociale, devastante, sta non tanto nella distruzione di ricchezza, ma nel tradimento della buona fede della gente semplice: il Vescovo deve conforto a queste persone che meritano una responsabile speranza. In questa direzione proponiamo di unirsi a noi con la Sua autorevolezza, personale e di ruolo, perché la Politica si faccia carico di accelerare l'avvio della Commissione d'Inchiesta finalmente decisa, ma entrata nel porto delle nebbie delle procedure e quindi a rischio d'insabbiamento.

Stiamo mobilitando chi vuole chiarezza e giustizia, ad inviare mail al Presidente del Senato sen. Pietro Grasso [email protected] ed alla presidente della Camera on.le Laura Boldrini [email protected] perché nel definire il calendario dei lavori si acceleri sulla Commissione.
Si dovrà appurare che i titoli comprati dai risparmiatori della Popolare Vicentina erano proposti come prodotti per il risparmiatore, con l'avallo degli organi di vigilanza. Questo è un profilo essenziale per far capire che non siamo di fronte a persone che hanno sbagliato una speculazione ed ora cercano un risarcimento a spese della collettività. In questa vicenda sono in campo risparmiatori che sono stati ingannati.

Come è già avvenuto per le quattro banche fallite nel novembre 2014 e prima per banche portoghesi e spagnole, il risarcimento è compatibile con le normative europee e soprattutto è radicato nell'art. 47 della Costituzione "La repubblica promuove e tutela il risparmio..." . Infatti quella tipologia di "azione" era venduta come "deposito per il risparmio" non certo come partecipazione al rischio aziendale.
Quindi solidarietà ed apprezzamento per la decisione di Mons Pizziol, ma lo vogliamo a fianco dei risparmiatori per cercare Giustizia, virtù che porta a riconoscere a ciascuno ciò che gli spetta; poi potremo sederci sullo scranno della Misericordia.
ANLA-Veneto Senior         Italia-Veneto     Codacons Veneto
Lando Arbizzani              Vincenzo Gigli    Franco Conte


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